Riconoscimento del titolo estero

Con la ratifica della Convenzione di Lisbona, avvenuta tramite Legge 11 luglio 2002, n. 148, è stato introdotto in Italia il concetto di riconoscimento finalizzato del titolo estero.

È quindi fondamentale conoscere lo scopo e la finalità per cui è richiesto un riconoscimento nel nostro sistema prima di iniziare qualsiasi procedura valutativa, tenuto conto delle differenti procedure esistenti nel nostro ordinamento e dei differenti enti preposti a tali adempimenti.

Riconoscimento accademico

La legge 11 luglio 2002, di cui gli Artt. 2 e 3, attribuisce la competenza per il riconoscimento dei titoli di studio stranieri alle Università che la esercitano nell'ambito della loro autonomia e in conformità ai rispettivi ordinamenti.

È possibile distinguere ulteriormente due tipi di riconoscimento accademico:

Si verifica quando due qualifiche:

  • appartengono al medesimo livello di istruzione (in considerazione delle classificazioni internazionali dei titoli);
  • hanno uguale natura (accademica, professionalizzante o di ricerca) e presentano i medesimi elementi di natura (numero crediti, durata eccetera);
  • appartengono al medesimo settore disciplinare ed esiste un titolo italiano con cui si possa comparare il titolo estero;
  • producono nel sistema di riferimento i medesimi effetti accademici (come la possibilità di accesso a medesimi corsi di livello superiore).

Si ricorda che, ai fini dell'iscrizione all'esame di stato presso il Politecnico, la/il candidata/o con titolo estero deve aver precedentemente ottenuto l'equivalenza con il corrispondente titolo italiano.

Si verifica quando due qualifiche producono tutti gli effetti giuridici e hanno il medesimo “valore legale”. Al fine di consentire la richiesta di rilascio del corrispondente titolo italiano, il titolo estero deve rispettare tutte le seguenti caratteristiche:

  • essere titolo ufficiale rispettivamente di primo, secondo ciclo o terzo ciclo del sistema estero di riferimento, rilasciato da istituzione ufficiale del sistema estero;
  • consentire nel sistema estero di riferimento l'ingresso a medesimi corsi di secondo o terzo ciclo;
  • presentare i medesimi elementi di natura e disciplinari del titolo italiano corrispondente (numero crediti, durata, curriculum degli studi, natura accademica e/o elementi di ricerca eccetera);
  • deve esistere un titolo italiano con cui si possa comparare il titolo estero, sia per tipologia sia per ambito disciplinare. Nello specifico, il titolo deve essere presente nell'offerta formativa del Politecnico, per l'anno accademico di riferimento, nel periodo in cui si presenta la richiesta;
  • per il riconoscimento diretto su corsi di Laurea magistrale e Dottorato, è obbligatoria la presenza di una tesi di laurea finale;
  • rispettare i requisiti di ammissione definiti dal Politecnico di Torino per l’accesso ai corsi di laurea, laurea magistrale, dottorato;
  • soddisfare i crediti formativi minimi ministeriali richiesti dal regolamento didattico del Corso di studi per il quale si chiede il riconoscimento.

 

Riconoscimento professionale

Se il titolo estero è abilitante alla professione:

Per ulteriori informazioni sul riconoscimento professionale consigliamo di visitare questi siti web:

    Riconoscimento non accademico

    Per le finalità indicate di seguito le Università non sono competenti:

    • Accesso a pubblici concorsi
    • Attribuzione di punteggio per la definizione della graduatoria definitiva nei pubblici concorsi/Progressione di carriera nella P.A.
    • Fini previdenziali/Riscatto periodo di studi
    • Iscrizione ai Centri per l'impiego
    • Accesso al praticantato o tirocinio successivi al conseguimento del titolo
    • Assegnazione di borse di studio e altri benefici
    • Valutazione di titoli e certificazioni comunitarie
    • Selezioni pubbliche di personale non dipendente

    Per ulteriori informazioni sul riconoscimento non accademico consigliamo di visitare il sito web del Centro di informazione sulla mobilità e le equivalenze accademiche (CIMEA):