L’Ateneo si impegna a ridurre e a razionalizzare i propri consumi energetici e il relativo impatto sull’ambiente attraverso:
- l'efficientamento energetico delle strutture esistenti;
- la progettazione delle nuove sedi secondo alti standard di qualità (con attestato di sostenibilità ambientale secondo il Protocollo ITACA) e prediligendo il riutilizzo di strutture esistenti;
- l'utilizzo di impianti efficienti e l'implementazione di energia autoprodotta da fonti rinnovabili;
- il costante monitoraggio dei consumi elettrici e termici per una più efficace gestione.
Il costante monitoraggio dei consumi permette inoltre un calcolo periodico delle emissioni di CO2 e una verifica dell'andamento del percorso dell'Ateneo verso la decarbonizzazione.
Verso la neutralità carbonica entro il 2040
Il percorso per arrivare all’ambizioso traguardo di azzeramento delle emissioni anticipato di 10 anni rispetto agli impegni “Net Zero” presi a livello internazionale, rappresenta una sfida importante per l’Ateneo, che richiede l’avvio di azioni immediate e concrete nel breve periodo e un Piano pluriennale di Decarbonizzazione per l’abbattimento delle emissioni di CO2 (dirette e indirette).
“In questi anni, come Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile abbiamo lavorato ad un protocollo di rilevazione delle emissioni per le università che è risultato un’ottima base di partenza per la costruzione del nostro cruscotto delle emissioni. Su questa base di informazioni l’Ateneo può prendere decisioni consapevoli e mettere a punto azioni mirate per raggiungere la neutralità carbonica e, allo stesso tempo, supportare il difficile percorso verso la neutralità climatica della Città di Torino che è una delle 100 'Mission Cities', in ambito europeo, diventando hub di sperimentazione e innovazione in ambito climatico.”
Patrizia Lombardi, Vice Rettrice per Campus sostenibile e Living Lab
“Il percorso che ci accingiamo a intraprendere avrà un impatto su tutte le strutture tecnico-amministrative dell’Ateneo, chiamate a collaborare affinché tutti i filoni di attività dei prossimi anni convergano verso il comune obiettivo di decarbonizzazione”.
Vincenzo Tedesco, Direttore generale
Il Politecnico ha sviluppato il proprio inventario delle emissioni climalteranti seguendo gli standard del protocollo “GHG Protocol Corporate Accounting and Reporting Standard (2004)”, analizzando le dimensioni delle emissioni dirette (Scope 1), indirette generate dall’energia acquistata e consumata (Scope 2) e tutte le altre emissioni indirette generate dall’Ateneo (Scope 3).
L’approccio adottato ha visto il coinvolgimento dei diversi tavoli del Green Team e dell’amministrazione per identificare i dati per la valorizzazione delle diverse fonti di emissione.
Il monitoraggio delle emissioni GHG di Ateneo è riferito agli anni 2018-2023 per le seguenti dimensioni:
- Scope 1: Parco veicoli
- Scope 2: Energia Elettrica, Energia Termica (in quanto prevalente la fonte teleriscaldamento),
- Scope 3: Mobilità del personale, missioni e viaggi, cloud service, forniture di ufficio
L’inventario delle emissioni ha messo in risalto i seguenti aspetti:
- La chiara evidenza di ambiti prioritari di produzione di CO2 (riscaldamento, elettricità, mobilità)
- La necessità di coinvolgere la comunità accademica per la valutazione complessiva delle azioni e il completamento del programma complessivo
- La necessità di integrare le informazioni su alcuni ambiti (es: waste, food) e di incrementare il livello di dettaglio delle rilevazioni per poter identificare azioni locali puntuali (es: impatto singoli edifici)
- L'opportunità di completare la simulazione con i «numeri» della comunità complessiva, che include gli studenti (su mobilità e altro), per garantire il massimo risultato possibile anche sullo scope 3
- L'opportunità/necessità di distinguere emissioni legate al funzionamento ordinario rispetto alle emissioni prodotte da specifiche attività di ricerca
Queste analisi e considerazioni hanno portato a individuare le prime azioni a breve termine che riguarderanno il potenziamento degli impianti fotovoltaici di Ateneo, il completamento della sostituzione dei serramenti, l’avanzamento del piano di revamping dei sistemi con illuminazione a LED, il rafforzamento del monitoraggio ambientale degli spazi attraverso l’implementazione di nuova sensoristica nella strutture di Ateneo e l’ottimizzazione del tuning degli impianti termici ed elettrici.
Il Politecnico di Torino si sta muovendo per far fronte alla crisi climatica e, oltre alle azioni che ha già messo in atto nei mesi recenti, intende massimizzare i risultati coinvolgendo la propria comunità.
Lo strumento messo in atto è quello delle Call for ideas con l'obiettivo di stimolare la ricerca di soluzioni efficaci ed innovative da applicare ai propri campus.