Percorsi formativi diversi, ruoli differenti ma uno stesso intento
“Uscire dai confini dell’azienda”. “Avere un metodo per porre le domande giuste”. Stefano Grosso – imprenditore – dopo 22 anni dalla laurea decide di scegliere il Master EMBT per confrontarsi con esperienze diverse e, facendo così, aggiornare le proprie conoscenze. Diana Russo – export e marketing manager in un’azienda metalmeccanica – sceglie EMBT per cambiare passo e far accelerare l’azienda in cui lavora. Stefano ha una laurea in ingegneria gestionale, Diana una scienze internazionali; lui imprenditore, lei manager con responsabilità sui mercati esteri e sul marketing. Formazioni diverse, percorsi e ruoli differenti in azienda ma uno stesso intento.
Stefano – la cui azienda lavora nel settore della pulizia professionale di macchinari di distribuzione e servizi - dopo aver precisato l’obiettivo generale della sua scelta aggiunge: “Io arrivo da ingegneria gestionale e l’EMBT rappresenta la naturale evoluzione del mio percorso formativo. In altri termini, ho deciso di arricchire e mettere in ordine le mie competenze dopo 22 anni dalla laurea e altrettanti di lavoro. Prima dell’EMBT non c’era a Torino una possibilità di questo genere”. Parole d’ordine: interdisciplinarietà. Stefano sottolinea: “Con EMBT ho la possibilità di confrontarmi con persone che arrivano da esperienze diverse, con cui lavorare su casi differenti da quelli del mio settore. Stare solo in azienda chiude la mente.
L’interattività è poi fondamentale. Così come lo è vedere in che modo i diversi scenari di preparazione di ognuno di noi portano ad affrontare uno stesso tema da visioni diverse”.
Diana ha deciso la partecipazione con il suo titolare: l’azienda lavora nella meccatronica, fino a 10 anni fa prevalentemente con un orizzonte nazionale mentre oggi il 45% del prodotto finisce all’estero. “Io arrivo da un percorso di relazioni internazionali, mi sono ritrovata in un’azienda meccanica entrando come junior export manager. La mia entrata in azienda e il suo sviluppo ci ha portati a chiederci chi siamo e dove vogliamo andare. Mi sono resa conto che in azienda non si riusciva a comprendere la reale natura del lavoro fatto e quindi delineare una strategia di sviluppo. EMBT ci aiuta in questa direzione perché ci fornisce un metodo per agire in una situazione sempre più complessa. Anche se siamo una piccola realtà”.