Horizon Europe è il nono programma dell’Unione europea per la Ricerca e l’innovazione, ha l’obiettivo di massimizzare l'impatto, realizzare le priorità strategiche dell'UE, come la ripresa, le transizioni verdi e digitali, e affrontare le sfide globali, rispondendo alle questioni socio-economiche che interessano le società.
In questa pagina è possibile consultare i progetti attivi in cui Politecnico di Torino coordina il partenariato di ricerca.
Electrolife punta a essere un mezzo per accelerare la decarbonizzazione dell'industria attraverso l'utilizzo di tecnologie legate all’idrogeno. Attualmente, le tecniche di elettrolisi soffrono di limitazioni in termini di costi, efficienza, stabilità e scalabilità. Il progetto mira a ridurre il costo di produzione dell'idrogeno, ad estendere la durata di vita delle differenti tecnologie e ad aumentare l'efficienza energetica.
Resiliage promuove un cambiamento nel modo di affrontare la gestione del rischio e nel modo in cui la ricerca e le pratiche affrontano le variazioni in diversi aspetti della società. Resiliage mira ad accrescere la resilienza delle comunità attraverso un'innovazione sistemica della gestione del rischio per disastri naturali o cambiamento climatico, avvalendosi dell’heritage come fattore trainante.
Nanobloc punta a sviluppare nuovi rivestimenti antimicrobici, antimicotici e antivirali realizzati con una tecnologia ecofriendly, scalabile a livello industriale. Saranno selezionate, grazie alle conoscenze ottenute, le tecnologie più adatte alle differenti applicazioni al fine di sviluppare e diffondere rivestimenti biocidi/virucidi efficaci e duraturi senza effetti tossici per la salute.
Reborn mira a far progredire lo sviluppo di dispositivi medici cardiaci per il trattamento di persone che hanno subito un attacco di cuore (infarto miocardico). Con l’utilizzo di biomateriali intelligenti e multifunzionali punta a fornire un nuovo dispositivo medico, sotto forma di "cerotto" cardiaco, da applicare al cuore per stimolare e sostenere il rimodellamento locale del tessuto cardiaco.
Con le recenti spinte per una produzione a ridotto impatto ambientale e minor fabbisogno di materie prime, MIMOSA lavora per strutture multi-materiale composte da leghe metalliche e materiali compositi senza elementi intermedi (adesivi o rivetti). Queste strutture potranno essere rigenerate, ritornando ad essere materie prime "secondarie" per l'additive manufacturing.
Obiettivo del progetto è la fabbricazione di componenti della distillazione a membrana delle acque di scarto, impiegabili su larga scala e sostenibili, sostituendo gli attuali materiali potenzialmente dannosi con altri non nocivi e basandosi sui principi della chimica verde.
Il progetto propone una nuova soluzione di conversione dei flussi di rifiuti umidi in idrogeno verde e carbonio, con recupero di materie prime critiche. L'obiettivo è sostenere la transizione verde, in particolare per il settore metallurgico.
Il progetto mira allo sviluppo di processi di produzione di celle per batterie sostenibili e sicure, creando una mini linea pilota utile allo sviluppo delle linee di produzione di celle utilizzate nelle gigafactory europee. Obiettivo non secondario è ridurre al minimo l'impatto ambientale e il consumo energetico.
Obiettivo del progetto è il miglioramento dell'imaging funzionale del cervello rispetto all’EEG classica e non invasiva attraverso il primo mezzo di contrasto sviluppato per questa tecnologia utilizzando tecniche innovative di microfluidica, nanoelettronica e scienza del calcolo ad alte prestazioni, evitando il ricorso a tecniche invasive che prevedono il trapanamento del cranio.