Progetti Horizon Europe

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HEU

Horizon Europe è il nono programma dell’Unione europea per la Ricerca e l’innovazione, ha l’obiettivo di massimizzare l'impatto, realizzare le priorità strategiche dell'UE, come la ripresa, le transizioni verdi e digitali, e affrontare le sfide globali, rispondendo alle questioni socio-economiche che interessano le società.

In questa pagina è possibile consultare i progetti attivi in cui Politecnico di Torino coordina il partenariato di ricerca.

MIMOSA

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Un aereo sorvola un campo di grano sotto al cielo azzurro

Con le recenti spinte per una produzione a ridotto impatto ambientale e minor fabbisogno di materie prime, MIMOSA lavora per strutture multi-materiale composte da leghe metalliche e materiali compositi senza elementi intermedi (adesivi o rivetti). Queste strutture potranno essere rigenerate, ritornando ad essere materie prime "secondarie" per l'additive manufacturing.

MEloDIZER

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Foto della sala dove sono riuniti i partecipanti alla riunione del progetto melodizer

Obiettivo del progetto è la fabbricazione di componenti della distillazione a membrana delle acque di scarto, impiegabili su larga scala e sostenibili, sostituendo gli attuali materiali potenzialmente dannosi con altri non nocivi e basandosi sui principi della chimica verde.

 

H2STEEL

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Industria verde e sostenibile

Il progetto propone una nuova soluzione di conversione dei flussi di rifiuti umidi in idrogeno verde e carbonio, con recupero di materie prime critiche. L'obiettivo è sostenere la transizione verde, in particolare per il settore metallurgico.

GIGAGREEN

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Gigafactory sostenibile

Il progetto mira allo sviluppo di processi di produzione di celle per batterie sostenibili e sicure, creando una mini linea pilota utile allo sviluppo delle linee di produzione di celle utilizzate nelle gigafactory europee. Obiettivo non secondario è ridurre al minimo l'impatto ambientale e il consumo energetico.

CEREBRO

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Immagine evocativa del cervello umano

Obiettivo del progetto è il miglioramento dell'imaging funzionale del cervello rispetto all’EEG classica e non invasiva attraverso il primo mezzo di contrasto sviluppato per questa tecnologia utilizzando tecniche innovative di microfluidica, nanoelettronica e scienza del calcolo ad alte prestazioni, evitando il ricorso a tecniche invasive che prevedono il trapanamento del cranio.