Pubblicare su una rivista Open access

La rapida diffusione dell’OA ha favorito la nascita di un cospicuo numero di case editrici pronte a rispondere alla richiesta sempre più crescente di pubblicazioni da parte della comunità scientifica. Purtroppo non tutti gli editori si sono  dimostrati all’altezza di garantire un alto livello qualitativo, creando delle forti riserve all’interno del mondo accademico. Alcuni editori definiti "predatory publishers" hanno adottato un modello di business che prevede la pubblicazione di articoli scientifici dietro compenso e senza fornire i servizi e un processo di referaggio rigoroso, tipici di un editore scientifico legittimo. Sfruttano i vantaggi del modello di pubblicazione Open Access per ottenere un tornaconto economico, adottando strategie  di mercato e di ingaggio ingannevoli e poco corrette. Di qui la necessità di potersi avvalere di strumenti che consentano di poter valutare la qualità delle pubblicazioni.

    Come verificare la qualità di una rivista Open access

    Per avere la garanzia che una rivista open access offra un alto livello qualitativo sarebbe bene verificare che sia inclusa nella Directory of Open Access Journals (DOAJ), un portale che indicizza tutti i journal scientifici e accademici open access che utilizzano un sistema di controllo della qualità, e l'editore essere membro dell'Open Access Scholarly Publishers Association (OASPA) e/o del Committee on Publication Ethics (COPE), una organizzazione senza scopo di lucro il cui obiettivo è definire linee guida e pratiche riguardanti l'etica nell'editoria scientifica.

    Compass to publish è stato sviluppato dalla biblioteca universitaria di Liegi ed è stato pubblicato online a novembre: consente di valutare l'autenticità delle riviste ad accesso aperto rispondendo a una serie di domande

    Altri database dove è possibile verificare la qualità delle riviste OA e del processo di peer review sono QOAM (Quality Open Access Market) e SciRev

    Think Check Submit è una checkl-list utile per avere la garanzia di scegliere una rivista accreditata e adatta al proprio ambito di ricerca

    Whyopenresearch è un sito creato per sensibilizzare i ricercatori alle diverse modalità di pubblicare OA rendendoli consapevoli di come la loro carriera possa trarre beneficio dalla condivisione dei risultati della ricerca.

    Domande da porsi prima di pubblicare

    • L’editore è facilmente identificabile e contattabile (via email, telefono e posta)? Verificare su Google Maps dove si trova la  sede dell’editore (talvolta viene fatto uso di indirizzi che in realtà sono semplici caselle postali)
    • I membri del comitato editoriale della rivista sono conosciuti nel proprio ambito di ricerca? Sul sito della rivista sono riportate informazioni sulle loro qualifiche accademiche?
    • Due o più riviste hanno lo stesso comitato editoriale? I membri sono solo due o tre? I membri del comitato editoriale provengono dallo stesso paese o vi è poca diversità di provenienza tra di loro?  (specialmente nei casi di riviste internazionali)
    • Le linee guida e le politiche editoriali della rivista sono chiare e trasparenti?
    • La rivista ha un ISSN e assegna un DOI agli articoli che pubblica?
    • La rivista è conosciuta tra i colleghi? Si sono letti alcuni articoli della rivista per sondarne il livello?
    • Gli ultimi articoli si trovano con facilità nell’archivio?
    • Il nome della rivista riflette la sua origine o è coerente con la sua mission?  Alcuni titoli sono vaghi e molto simili a quelli di altre rinomate riviste (misleading names come "Medical research archives" che copia il titolo della rivista di Elsevier "Archives of medical research")
    • Il processo di peer review è trasparente e chiaramente indicato? Tempi (brevi) e tassi (elevati) di accettazione dei manoscritti devono far suonare un campanello d’allarme. Su alcuni siti viene addirittura proposto l’accesso ad una  “corsia preferenziale” a pagamento per “beneficiare” di una revisione dei paper in tempi più rapidi (il paper viene quasi sempre accettato  e pubblicato)
    • La rivista è indicizzata in WoS, Scopus e PubMed? Alcuni editori fanno uso di falsi Impact Factor (attenzione ai Bogus journal metrics/misleading metrics)
    • La rivista ha una politica relativa alla conservazione digitale? (in caso negativo, qualora cessasse le pubblicazioni, il suo contenuto non sarebbe più fruibile in rete)
    • Sul sito è chiaramente indicata la presenza/assenza di tariffe per pubblicare un articolo? C’è trasparenza sui costi richiesti?
    • Se è previsto il pagamento di una fee viene anche richiesto il trasferimento di copyright all’editore? Esistono casi di richiesta di cessione del copyright addirittura  in fase di sottomissione del paper?
    • Attenzione alle pratiche di ingaggio: email ricevute scritte in forma discutibile, in tono informale, con errori di grammatica da un editore difficilmente identificabile (lo scopo è di “lusingare” il ricercatore a pubblicare su argomenti poco mirati)
    • L’editore fa uso di eccessiva pubblicità, fastidiosa per accedere ai contenuti del sito?
    • L’editore impiega risorse insufficienti per prevenire casi di plagio, auto-plagio, manipolazione delle immagini?

    Per approfondire

    Principles of transparency and best practice in scholarly publishing -  version 3

    ​Potential, possible, or probable predatory scholarly open‑access publishers

    Criteria for Determining Predatory OpenAccess Publishers

    What are ‘predatory’ conferences and how can I avoid them?

    How to avoid the risk of submitting your research article to a journal of questionable repute?

    Cofactor Journal Selector Tool 

    Addressing Faculty Publishing Concerns with Open Access Journal Quality Indicators / Beaubien, S, Eckard, M. DOI 10.7710/2162-3309.1133. I, n Journal of
    Librarianship and Scholarly Communication (2014) 2(2):eP1133, Pacific University Library

    Academic Journals Plagued by Bogus Impact Factors / Mehdi Dadkhah, Glenn Borchardt, Mohammad Lagzian, Giorgio Bianciardi. DOI 10.1007/s12109-017-9509-4. In:  Pub Res Q (2017) 33:183–187, Springer (full-text disponibilie nell'intranet d'ateneo)