Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile e i relativi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs nell’acronimo inglese), articolati in 169 target da raggiungere entro il 2030.
È un evento storico perché è stato espresso un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale. La sfida per organizzazioni complesse, policentriche e multi stakeholder, quali sono le università, è di cogliere le opportunità dell’Agenda 2030 per promuovere nuovi meccanismi di governance istituzionale, orientando in modo coerente i processi decisionali interni, l’allocazione delle risorse, la riprogettazione organizzativa, il sistema degli incentivi per la didattica e la ricerca.
L’Ateneo assume come strategica una formazione di terzo livello mirata ad approfondire la tematica dei Sustainable Development Goals in modo sia disciplinare, nei diversi corsi di Dottorato, che traversale a questi stessi, per i contenuti intrinsecamente multidisciplinari della tematica e ha attivato da tempo una collaborazione con il Joint Research Centre (JRC – Commissione Europea, sede italiana, Ispra).
La Scuola di Dottorato ha inserito nel catalogo Hard Skills alcuni insegnamenti dedicati a questa tematica.