BENI CULTURALI, RISCHIO E RESILIENZA

ICAR/18 3 CFU - (30 ore)
ICAR/21

DOCENTI
Andrea Longhi | professore associato di Storia dell’architettura (ICAR/18)
Silvia Beltramo | professore associato in Storia dell’architettura (ICAR/18)
Angioletta Voghera | professore ordinario di Urbanistica (ICAR/21)
Dibattito con colleghi, ricercatori e attori del territorio

Andrea Longhi, architetto, è professore associato di Storia dell’architettura presso il Politecnico di Torino,
Dipartimento Interateneo di Scienze Progetto e Politiche del Territorio, di cui è Vice-direttore; insegna Storia e critica del patrimonio territoriale nella laurea magistrale in Pianificazione; è docente della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio e del corso di laurea magistrale in Conservazione e restauro dei beni culturali dell’Università di Torino (con CCR "La Venaria Reale").

PROGRAMMA
La storia del patrimonio culturale italiano è una storia di resilienza: i beni culturali e il paesaggio portano in sé traccia di vicende tormentate, di traumi (terremoti, alluvioni, bombardamenti, incendi ecc.) e di pressioni (inquinamento, affollamento turistico e abbandono), ma dimostrano come le comunità abbiano trovato soluzioni resilienti per preservare, ricostruire e riattualizzare le proprie memorie, minacciate dai rischi e ferite da una pluralità di catastrofi.
Le lezioni del modulo discuteranno come il patrimonio culturale (di cui si analizzeranno le diverse definizioni) manifesti la propria resilienza, e soprattutto come il patrimonio culturale sia un elemento decisivo per la coesione e la resilienza delle comunità locali.
Dopo un inquadramento di storia ambientale sul rapporto tra insediamento e resilienza (società resilienti e resilienza ambientale), verranno indagate le reazioni di comunità e città a fronte delle catastrofi (ricostruzione memoriale o ricostruzione migliore, selezione del patrimonio), per arrivare a un quadro aggiornato delle attuali procedure di valutazione del rischio e di prevenzione per il patrimonio culturale, con particolare attenzione al tema del rapporto tra beni culturali e comunità nei documenti internazionali (partecipazione e prevenzione, declinati come educazione a rischio e resilienza comunitaria a fronte dei disastri).
Caso-studio specifico sarà la conoscenza del patrimonio ecclesiastico e – più in generale – del patrimonio di interesse religioso, al fine di una corretta valutazione del rischio e di una adeguata pianificazione di politiche di valorizzazione e sviluppo.