Perché fare un tirocinio all'estero dopo il conseguimento del titolo?
Svolgere un tirocinio all’estero è un’esperienza altamente formativa, che arricchisce non solo il tuo curriculum, ma anche il tuo percorso personale e culturale.
Ti permette di:
- Sviluppare competenze trasversali come l’adattabilità, la comunicazione interculturale e la gestione di contesti nuovi e stimolanti.
- Migliorare le tue competenze linguistiche, utilizzando quotidianamente una lingua straniera in ambito professionale.
- Conoscere da vicino ambienti di lavoro internazionali, con metodologie, approcci e culture aziendali diversi da quelli italiani.
- Aumentare la tua competitività sul mercato del lavoro, grazie a un profilo più aperto, dinamico e internazionale: le aziende valutano molto positivamente le esperienze all’estero sul curriculum di uno studente universitario.
- Creare una rete globale di contatti, utile per future collaborazioni o opportunità di carriera.
E’ possibile attivarlo una volta terminati i propri studi e solo dopo l'aggiornamento della carriera da parte degli uffici competenti.
La normativa dei tirocini post-lauream all’estero è diversa da quella italiana e cambia da paese a paese:
- in alcuni paesi il tirocinio extracurriculare potrebbe non essere retribuito;
- in alcuni paesi potrebbe essere necessario un visto d’ingresso;
- in alcuni paesi è permesso solo il tirocinio curriculare per studenti (verifica con l'ente ospitante se la normativa locale consente l’attivazione di tirocini per neolaureati).
Dopo aver concordato con il Soggetto Ospitante i contenuti del tirocinio, le modalità di svolgimento, l'orario e il luogo, è importante ricordare di predisporre la documentazione obbligatoria, l'internship agreement, PRIMA dell'inizio del tirocinio, a seguito dell'accreditamento del Soggetto Ospitante sul portale del Politecnico.