Immagine grafica con una persona che indica la scritta CO2
26/07/2023
Ricerca e innovazione

Energia verde e non solo

“Tutto ciò che ha a che fare con processi e tecnologie non convenzionali nel settore dell’energia (decarbonizzazione, e-chemicals, H2, management globale della CO2) può trovare nel nostro centro un aiuto in termini tecnologici, soprattutto industria e trasporti”. Massimo Santarelli (professore ordinario al Dipartimento Energia-DENERG "Galileo Ferraris"), sintetizza così la funzione principale dell’infrastruttura di ricerca CCL-CO2 Circle Lab, un centro congiunto tra Politecnico e IIT-Istituto Italiano di Tecnologia.

CCL, co-finanziata attraverso un bando INFRA-P della Regione Piemonte, raccoglie una serie di laboratori in grado di rispondere a differenti esigenze del sistema produttivo per quanto riguarda lo sviluppo di processi elettrochimici, termochimici e biotecnologici, basati sulle Fonti di Energia Rinnovabili (FER), per la gestione globale della CO2 fino alla formazione di prodotti ad elevato valore aggiunto da CO2, con una gestione sostenibile dei processi. Santarelli poi precisa: “Siamo al servizio delle imprese per una serie articolata di tecnologie per la cattura, l'accumulo e l'utilizzo delle emissioni di diossido di carbonio che possono derivare dalle attività umane (Carbon Capture Utilization and Storage - CCUS)”

CCL è costituito da una serie di laboratori dislocati in due sedi: alcuni si trovano presso la sede centrale del Politecnico, presso l’Energy Center Lab, mentre altri si trovano presso l’Environment Park di Torino. Sono sostanzialmente tre i servizi di CCL. Prima di tutto le attività inerenti la “cattura di CO2” da miscele esauste industriali, o da miscele di origine biologica (biogas, syngas). In secondo luogo le tecnologie di “ri-utilizzo di CO2” con metodi elettrochimici, termochimici, biologico/biochimici, alimentati da energia rinnovabile. Infine le tecniche di “accumulo energetico” connesso alla CO2 (paradigmi energy-to-X) e al settore dei moduli elettrochimici (batterie e supercapacitori).

“Le aziende – spiega Santarelli -, possono fruire delle nostre facilities e strumentazioni sperimentali ma anche sviluppare con noi un progetto specifico per studiare il problema particolare dell’impresa. La stessa può anche proporre il prototipo che desidera testare. Svolgiamo poi anche attività di formazione rivolte al personale delle imprese che deve essere abilitato allo sviluppo progettuale oppure all’uso di particolari tecnologie”.