Architettura per un mondo surriscaldato: il DAD alla 14esima BIASP
Che risposta può dare l’architettura a un mondo che cambia, segnato da crisi ambientali, climatiche e sociali? È questa la domanda che ha guidato la 14ª Biennale Internazionale di Architettura di San Paolo – Architectures for an Overheated Planet conclusasi il 19 ottobre 2025 presso il Parco Ibirapuera di San Paolo (Brasile), che quest’anno ha ospitato anche il Concorso Internazionale delle Scuole di Architettura e Urbanistica.
Tra le oltre 130 proposte provenienti da tutto il mondo, soltanto 30 sono state selezionate dalla giuria, e tra queste figura il progetto del Dipartimento di Architettura e Design-DAD intitolato “Adapting the Built Legacy: Unlocking the Reuse Potential of Dismissed Buildings in Post-Industrial Cities”.
Nel corso della cerimonia del 18 ottobre, il progetto Adaptive Reuse of the Built Legacy è stato premiato come vincitore per l’asse “Refurbishing More and Building Green”.
Attraverso 40 proposte di design sviluppate da 130 studenti internazionali, organizzati in team lungo tre anni accademici, il progetto affronta la questione del riuso adattivo degli edifici obsoleti e della riduzione delle emissioni di gas serra legate alla costruzione e all’utilizzo degli edifici, proponendo strategie sostenibili di rigenerazione urbana. I lavori si concentrano sul riuso di edifici e siti urbani dismessi nella città di Torino, selezionati tra 20 immobili del patrimonio comunale e altre aree di rilevanza urbana. Un lavoro che integra ricerca e didattica in un approccio interdisciplinare che combina progettazione architettonica e urbana, tecnologia dell’architettura e meccanica strutturale.
L’obiettivo è trasformare il patrimonio edilizio esistente in risorsa per la rigenerazione culturale, sociale ed ecologica della città, promuovendo l’idea che le nuove funzioni devono seguire le forme esistenti.
Alla Biennale sono stati presentati quattro progetti relativi a tre siti torinesi, documentati attraverso modelli fisici, disegni critici e sezioni di progetto.
Il team è composto dalla referente del progetto Elena Guidetti, dal direttore del Dipartimento Michele Bonino, dal docente referente del corso di laurea magistrale in Architecture for Heritage Emanuele Morezzi e dal professore titolare del corso Adaptive Reuse of the Built Legacy Matteo Robiglio e dalla professoressa Tiziana Binda del Dipartimento di Architettura e Design-DAD, dal professore Tomà Berlanda del Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST e dal professore Amedeo Domenico Bernardo Manuello Bertetto e dalla ricercatrice Erica Lenticchia del Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica-DISEG.
A cui si aggiungono i tutor e collaboratori del corso che hanno curato la candidatura: Necdet Ayik, Ebru Emirbayer e Ludovica Rolando.
I progetti inclusi sono stati selezioni tra i team di studentesse e studenti internazionali che hanno partecipato alle ultime due edizioni del corso: Camila Cadena, Marvin Gronski, Nour Tabet, Melis Guher Ferah, Sahar Tajzadeh, Ahmet Can Basak, Shadi Masihi Pour, Kosar Mohammadi, Jessica Sagar, Laura Zotaj, Parisa Abna, Mahtab Fallah, Fatameh Zarnoosheh e Belynda Aggad.
La ricercatrice Elena Guidetti spiega: “Attraverso i progetti di riuso adattivo dei nostri studenti abbiamo voluto mettere alla prova le pratiche sviluppate al Politecnico di Torino, aprendole al confronto con le esperienze dell’America Latina per generare nuove connessioni e favorire ibridazioni.”
Tra i progetti selezionati alla 14ª Biennale Internazionale di Architettura di San Paolo figura anche il contributo interdisciplinare guidato dal Dipartimento di Architettura e Design-DAD in collaborazione con il Dipartimento di Energia-DENERG: il progetto After the Office: Unpacking Manhattan’s Modernist Towers in Transition.
Coordinata dalle professoresse Elena Guidetti e Caterina Barioglio del DAD, la ricerca si avvale della collaborazione delle ricercatrici Maria Ferrara del DENERG e Ilaria Tonti del DAD, e con il contributo internazionale della professoressa Francesca Contrada dell’École Nationale Supérieure d’Architecture Paris-Val de Seine (ENSAPVS) e della designer Elena Majorana, fondatrice dello studio Zenzero Creative di Losanna.
La ricerca analizza il riuso adattivo degli edifici modernisti per uffici a Manhattan, esplorando le recenti conversioni da ufficio a residenziale come strategia per ridurre le emissioni di carbonio e rigenerare i distretti monofunzionali.
Attraverso l’integrazione di analisi quantitative e studio architettonico, il lavoro evidenzia come la trasformazione di torri costruite tra il 1960 e il 1990 possa contribuire alla decarbonizzazione urbana e al rinnovamento funzionale del tessuto costruito.
In conclusione, la partecipazione del Politecnico alla 14ª edizione della Biennale di San Paolo, una delle principali piattaforme di dibattito sulla cultura architettonica in Sudamerica, con una partecipazione nelle giornate del 18 e 19 ottobre di più di 45mila visitatori e visitatrici, conferma ancora una volta l’impegno dell’Ateneo nella promozione della sostenibilità, del riuso e dell’innovazione progettuale, valorizzando il contributo della formazione universitaria italiana nel dibattito architettonico internazionale.