Le ricerche del DIATI presentati in Europa
05/10/2022
Ricerca e innovazione

Le ricerche del DIATI presentate in Europa

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Ornella Salimbene

Le ricerche del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI di recente sono state protagoniste di un breve “tour” europeo. Infatti due studi portati avanti dal dipartimento sono stati selezionati e presentati alla European Respiratory Congress-ERS a Barcellona (4-6 settembre 2022) e alla International Aerosol Conference-IAC ad Atene (5-9 settembre 2022). 

Autore e relatore dei lavori selezionati è l’ingegner Ornella Salimbene, afferente al DIATI e dottoranda in Urban and Regional Development. Il suo approccio di ricerca si basa sulla citizen science e sul coinvolgimento dei cittadini come “sensori umani attivi”, un approccio pervasivo che oltre al suo scopo scientifico mira a sensibilizzare la popolazione sull’inquinamento della qualità dell’aria e sul suo impatto sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.

Il lavoro presentato all’ERS di Barcellona discute della possible correlazione tra il Black Carbon (componente carboniosa del particolato), il traffico stradale e gli indici di funzionalità respiratori, misurati in un campione di popolazione torinese affetta da Broncopatia Cronica Ostruttiva (lo studio si chiama Associations of black carbon with lung function in COPD patients”). L’ERS rappresenta ogni anno un’occasione in cui si riuniscono gli esperti mondiali delle malattie respiratorie per discutere dell’avanzamento scientifico e clinico relativo alle malattie polmonari, tutti i lavori selezionati e discussi sono stati pubblicati nell’European Respiratory Journal.

La conferenza IAC, che si è svolta ad Atene, invece riunisce gli esperti mondiali che si occupano di aerosol atmosferico e qualità dell’aria, si svolge ogni due anni. Il progetto selezionato e discusso in questo caso si intitola “Citizen science for monitoring air pollution: Challenges and experiences from Torino Living Lab”. Si tratta della disamina di tre studi pilota condotti a Torino e Dublino, in cui è stata analizzata l’esposizione al Black Carbon in diversi microambienti e il comportamento di circa 400 cittadini a favore della qualità dell’aria.

L’obiettivo di questo tipo di ricerche è coinvolgere i cittadini nelle attività scientifiche, per farli diventare co-protagonisti dell’infinito percorso della conoscenza, diventando fonte di dati per la comunità scientifica. Si tratta di un passaggio cruciale per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’ONU per i prossimi 10 anni. L’attività di ricerca alla base di questi studi punta a evolversi e allargarsi, intrecciando competenze interdisciplinari per raggiungere lo scopo comune. Sulla base dei risultati positivi ottenuti dagli studi pilota, Salimbene e il gruppo di ricerca – che ha coinvolto il professor Andrea Lingua del Geomatic Lab del DIATI, la professoressa Deborah Panepinto del DIATI, la professoressa M. Teresa Baeza Romero dell’UCLM di Toledo e il professor Francesco Pilla dell’UCD di Dublino - prevedono di lanciare prossimamente un intenso programma di monitoraggio pervasivo urbano della qualità dell’aria nella città di Torino.