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16/07/2025
Studenti@PoliTO

La geomatica per la tutela del patrimonio: il Team DIRECT alla Necropoli di Cerveteri

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Studentesse e studenti del team DIRECT (DIsaster RECovery Team), unico in Italia a occuparsi di geomatica applicata alla gestione di eventi catastrofici e alla documentazione del patrimonio costruito

Nel cuore della necropoli etrusca di Cerveteri, in provincia di Roma, il passato ha incontrato l’innovazione: il team DIRECT del Politecnico ha iniziato a trasformare una parte del sito millenario in un modello digitale tridimensionale, unendo storia, tecnologia e formazione sul campo.
Il gruppo studentesco DIRECT (DIsaster RECovery Team), unico in Italia a occuparsi di geomatica applicata alla gestione di eventi catastrofici e alla documentazione del patrimonio costruito, ha svolto una campagna di rilievo presso il sito UNESCO della Necropoli della Banditaccia a Cerveteri dal 25 al 28 giugno scorsi, nell’ambito di un’iniziativa interdisciplinare supervisionata dai professori Filiberto Chiabrando, Emanuele Morezzi, Lorenzo Teppati Losè e Tommaso Vagnarelli del Dipartimento di Architettura e Design-DAD.
L’obiettivo della missione era documentare e analizzare digitalmente le caratteristiche architettoniche, spaziali e ambientali di una delle necropoli più antiche al mondo attraverso tecnologie geomatiche all’avanguardia. 

Durante i quattro giorni di missione le studentesse e gli studenti hanno adottato un approccio multi-sensore, cioè utilizzando diverse tecnologie di rilevamento e acquisizione dati, ciascuna con specifiche caratteristiche e finalità, per ottenere una documentazione completa e precisa del sito: la fotogrammetria da UAV è stata impiegata per la produzione di ortofoto dettagliate, cioè fotografie aeree corrette geometricamente e metricamente misurabili,  e modelli 3D texturizzati; i ricevitori GNSS hanno garantito l’accurata georeferenziazione e il controllo dei dati; un sistema di mobile mapping, tecnologia di rilievo in movimento, ha permesso la scansione in tempo reale del settore della necropoli noto come Via degli Inferi e di altre zone del Parco; il laser scanner terrestre è stato utilizzato sia per gli interni sia per gli esterni delle tombe etrusche, tra cui il Tumulo degli Scudi e delle Sedie, uno dei più suggestivi dell’intero sito; infine, i voli multispettrali, ovvero rilievi aerei effettuati con sensori capaci di catturare informazioni in diverse bande dello spettro elettromagnetico (invisibili all’occhio umano), hanno interessato aree a potenziale rischio nell’ottica della conservazione. 

Inoltre, la documentazione video con camere 360, dispositivi in grado di registrare immagini sferiche in tutte le direzioni per una visione immersiva, ha consentito una visualizzazione immersiva degli spazi interni ed esterni, supportando future iniziative didattiche e di divulgazione. 
La missione ha messo in evidenza il valore dell’apprendimento esperienziale, offrendo alle studentesse e agli studenti di architettura e ingegneria l’opportunità di collaborare in un contesto reale, contribuendo attivamente alla documentazione e alla salvaguardia di un patrimonio culturale fragile. 

Le attività sul campo si inseriscono in un più ampio progetto di collaborazione tra il Dipartimento di Architettura e Design-DAD e il Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia, avviatosi nel 2022, volto alla conservazione delle strutture e del paesaggio archeologico, al monitoraggio dei monumenti, all’analisi storico e archeologica basata su dati geospaziali e alla promozione dell’accessibilità virtuale a uno dei siti archeologici più rilevanti dell’Italia preromana.