Installato in quota il modulo abitativo S.A.S.S.O. per il monitoraggio delle Alpi
È stato installato negli scorsi mesi, in soli due giorni di lavoro, il modulo abitativo S.A.S.S.O. (Small Alpine Shelter for Scientific Observation) realizzato nei primi due anni di attività dal Team studentesco “Shelters – Architectures for the Alps” del Dipartimento di Architettura e Design-DAD. Si tratta di una struttura progettata a supporto del monitoraggio ambientale in alta montagna, con la funzione quindi di accogliere, dare riparo e mettere in sicurezza la strumentazione e il personale tecnico che necessita di uno spazio abitativo durante le operazioni in quota.
Il modulo, realizzato grazie al supporto dei fondi dell’Ateneo per le progettualità studentesche e a sponsorizzazioni di partner privati – tra i quali figura la ditta Edil-Art Ecò che ha sostenuto gli e le studenti nel cantiere didattico – è stato impegnato per tutto l’anno in un percorso espositivo itinerante che lo ha visto toccare il Forte di Bard nell’ambito dell’iniziativa “Forte di Bard per la montagna”, il Castello del Valentino a Torino nell’ambito della “Biennale Tecnologia” e del Festival “Un grado e mezzo”, ed infine il comune di Valpelline (Valle d’Aosta).
La struttura trova ora collocazione in un sito a 2.400 metri di quota nel comune di Bionaz, in Valle d’Aosta, dove rimarrà per alcuni anni a disposizione dei ricercatori e delle ricercatrici del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI e del Dipartimento di Energia–DENERG del Politecnico che, attraverso l’installazione di strumentazione di ricerca e impianti di autoproduzione dell’energia dedicati e progettati per lavorare in ambienti montani isolati, potranno svolgere attività di monitoraggio dei ghiacciai e delle caratteristiche ambientali della zona. Supportati dal modulo abitativo, i ricercatori e le ricercatrici potranno così osservare e misurare masse glaciali e nevose, acquisire dati pluvio-termometrici, campionare acque e nevi di primo arrivo, sorvegliare i fenomeni di dissesto, installare una stazione permanente GNSS e una camera fotografica fissa per l'osservazione dei ghiacciai. S.A.S.S.O. verrà inoltre utilizzato per stage formativi e sarà a disposizione di altri enti e tecnici che si occupano di monitoraggio ambientale.

L’iniziativa, coordinata dal docente del DAD Roberto Dini con il supporto di docenti, ricercatrici e ricercatori dei Dipartimenti DIATI e DENERG, e del Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica-DISEG, rientra in un progetto più ampio di valorizzazione del territorio ideato dalla Scuola di Montagna Sarvadza che promuove azioni di formazione, didattica e ricerca sull’alta montagna. Il progetto si è avvalso, nelle sue diverse fasi di sviluppo, delle competenze dell’Istituto di Architettura Montana – IAM del Politecnico, ed è stato quindi realizzato con il patrocinio di Fondazione Courmayeur Mont-Blanc, CVA, Arpa Valle d’Aosta, Habitons N(o)us, Diocesi di Aosta, con la sponsorizzazione da parte di Botto Giuseppe spa e Sasso srl, e con la collaborazione di diversi fornitori e artigiani di Piemonte e Valle d’Aosta.
"Durante le operazioni di montaggio in quota della struttura, a cui hanno partecipato anche i nuovi iscritti al Team, gli e le studenti hanno avuto la possibilità di prendere parte ad un’esperienza altamente formativa per la comprensione delle dinamiche di un cantiere complesso e con forti limitazioni dovute al territorio e all’altitudine – commenta il professor Dini – Per il futuro, grazie anche al fatto che sarà possibile contare su un gruppo di lavoro variegato con studenti provenienti da diversi corsi di laurea, stiamo ora lavorando su altri progetti legati allo sviluppo architettonico delle stazioni di monitoraggio ambientale”.