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25/11/2024
Ricerca e innovazione

Il Politecnico protagonista a Restructura 2024

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Lo stand del Politecnico

In Italia il patrimonio edilizio da riqualificare raggiunge circa il 70% del costruito. Il tema del suo recupero è, quindi, una delle sfide fondamentali per l’intera filiera delle costruzioni ed un elemento cardine di Restructura 2024. L’evento, organizzato da GL Events Italia da giovedì 21 a sabato 23 novembre presso l’OVAL Lingotto Fiere di Torino, ha presentato al pubblico circa 200 espositori, sia nazionali che internazionali.

Il Politecnico per la prima volta è partner del Salone: in questa edizione 2024 sono stati 5 i suoi dipartimenti coinvolti, il Dipartimento di Architettura e Design-DAD, il Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica-DISEG, il Dipartimento Energia “Galileo Ferraris”-DENERG, il Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI, e il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST. Nello stand di Ateneo erano inoltre presenti 11 laboratori, il MODLab Arch _ Laboratorio Modelli reali, il LaSTIn _ Laboratorio Sistemi Tecnologici Innovativi, il LabDia _ Laboratorio di Diagnostica non distruttiva, il LabG4CH _ Laboratorio di Geomatica per i beni culturali e il LAMSA _ Laboratorio di Analisi e Modellazione dei Sistemi Ambientali del DAD, il MastrLab e il Drawing TO the future del DISEG, il LAA - Laboratorio di Acustica Applicata e il RU HPBE High Performance Building Envelope del DENERG, il Geomatics Lab del DIATI, e il SDG11lab del DIST.

69 sono stati quindi i e le docenti, le ricercatrici e i ricercatori, le dottorande e i dottorandi del Politecnico che hanno partecipato alle attività dei tre giorni di fiera, e 41 i relatori e le relatrici ospiti dei diversi eventi coordinati direttamente dall’Ateneo, che hanno affrontato temi quali la rigenerazione urbana, la sicurezza delle strutture e delle infrastrutture, la gestione del cambiamento climatico, la conservazione del patrimonio culturale e il riciclo dei materiali, per citarne solo alcuni. Erano inoltre presenti, presso lo stand, altri contributi, realizzati in partenariato con enti/soggetti esterni della filiera e figure afferenti al Politecnico che sono intervenuti all’interno del fitto programma di eventi.

E ancora, l’Ateneo è stato promotore di presentazioni con interventi multidisciplinari e di una tavola rotonda che si è tenuta nella giornata conclusiva di sabato 23 novembre. Quando il nuovo incontra l’esistente, è questo il tema al centro delle riflessioni tra progettisti, mondo della ricerca, amministrazione pubblica, enti del settore e imprese.

Il Salone si è fatto infatti interprete dei temi di maggiore attualità nell’odierno panorama della riqualificazione, recupero, ristrutturazione e rigenerazione del contesto urbano, proponendo soluzioni nuove per restare al passo con la rapida crescita del settore. L’intera manifestazione ha indagato le nuove tecnologie e i materiali già presenti sul mercato che permettono oggi di attuare azioni consapevoli e sostenibili, oltre agli aspetti economici e finanziari. Dalla formazione all’uso delle nuove tecnologie, passando dall’AI: innovazione e sostenibilità sono state le parole chiave di questa nuova edizione della fiera. 

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I laboratori del Politecnico presentati al Salone

Ampio spazio è stato dedicato, a partire dalla prima giornata del Salone, alle risposte che la ricerca condotta dal Politecnico può dare nei confronti degli eventi climatici sempre più estremi che ci troviamo a vivere negli ultimi anni, che richiedono sforzi condivisi per gestire i correlati rischi idrogeologici relativamente alla sicurezza delle costruzioni e alla resilienza del territorio.

Gli studi condotti in Ateneo e portati all’attenzione del pubblico della fiera hanno guardato, nello specifico, alle sfide per raggiungere l’obiettivo della decarbonizzazione degli edifici: dall’efficientamento energetico attraverso innovativi sistemi di digitalizzazione lo sguardo si è spostato quindi sulle opportunità offerte dalle geostrutture energetiche. 

La conservazione del patrimonio culturale locale è stato un altro importante tema affrontato nel corso degli eventi curati dal Politecnico. In questo, e in tutti gli altri incontri organizzati dall’Ateneo, il focus è stato sulla sostenibilità quale aspetto fondamentale nei progetti di costruzione e messa in sicurezza degli edifici, sostenibilità garantita ad esempio dall’uso di materiali riciclati seguendo gli approcci dell’economia circolare.

Il pubblico del Salone ha potuto inoltre conoscere le attività dei laboratori e dei team di ricerca del Politecnico: ha potuto, ad esempio, osservare la realizzazione di modelli per il design, l'architettura, l'urbanistica e la comunicazione visiva, scoprire l’ambito dell’acustica architettonica, comprendere come si sviluppano prototipi, in un’ottica di life cycle design, di componenti e materiali per l’architettura, seguire le procedure di caratterizzazione meccanica dei materiali e le prove su strutture dalla piccola alla grande scala, osservare il funzionamento del Rilievo Metrico 3D e del Telerilevamento per affrontare le emergenze ambientali, e imparare come si utilizzano le strumentazioni geomatiche per effettuare rilievi del patrimonio costruito.

“Il Politecnico di Torino ha accolto fin dall’inizio la proposta di collaborazione per l’edizione 2024 di Restructura, con una presenza importante e articolata perché i temi attorno al mondo delle costruzioni mettono insieme discipline diverse in modo integrato – ha dichiarato il Rettore Stefano CorgnatiL’approccio del nostro Ateneo verso la transizione energetica ed ambientale è un approccio sempre più transdisciplinare e lo dimostriamo in questa edizione con il coinvolgimento di nostri numerosi dipartimenti. Le sfide in questo settore sono molteplici e le future politiche pubbliche dovranno indirizzarne in modo corretto lo sviluppo. Per questo motivo, il nostro Ateneo offre un supporto di tipo science-based per guidare la transizione dei territori verso un futuro più sostenibile dal punto di vista ambientale ed energetico così come ci chiede l’Europa”.