Con il Politecnico games vincenti per le imprese
Dal tennis alle imprese, magari passando da altri sport. L’attività di ricerca e sperimentazione del Politecnico si applica anche alle competizioni sportive, sempre con un occhio attento al rigore scientifico e alle ricadute sulle aziende. Quello delle relazioni tra sport e ricerca è un campo che l’Ateneo sta esplorando da tempo, ma che adesso ha preso forma più definita con la nascita del Tech4tennis Lab, una struttura espressamente dedicata a sviluppare e testare tecnologie avanzate applicabili al mondo del tennis ma che è pronta ad aprirsi ad altri sport e che, soprattutto, lavora a stretto contatto con le aziende.
“Per la creazione di Tech4Tennis Lab ci siamo ispirati al modello dei college americani, dove sport e università sono strettamente legati, con l’attenzione rivolta agli aspetti di ricerca da un lato e ai risultati sportivi dall’altro – spiega Enrico Macii, docente presso il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST – Il Tech4Tennis Lab si propone di essere un ambiente aperto, dove ricercatori, studenti, aziende e squadre di tennis possano sviluppare e testare sul campo nuove tecnologie innovative”.
Al vaglio del laboratorio sperimentale passano, ad esempio, nuovi sensori per racchette e palline, sistemi di video-analisi del gioco, strumenti di intelligenza artificiale (AI) e machine learning (ML) utili a migliorare le prestazioni degli atleti, tecnologie di realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR) che offrono nuove modalità di allenamento, e fitness trackers che monitorano costantemente le condizioni fisiche degli atleti, contribuendo a migliorare la loro preparazione e prevenire infortuni.
Altri ambiti di ricerca includono la biomeccanica, la robotica, la medicina sportiva, la psicologia e la sociologia dello sport. La caratteristica peculiare del Tech4Tennis Lab è, pertanto, quella di essere una piattaforma che unisce ricerca e sperimentazione sul campo con atleti di alto livello – il laboratorio nasce infatti dal progetto pilota University Tennis Team, che raccoglie, nell’ambito delle attività del CUS Torino, tennisti di primo piano a livello nazionale – e con il coinvolgimento delle imprese attive nel settore della produzione di attrezzature sportive.
“Le tecnologie stanno rivoluzionando il mondo del tennis, migliorando le performance degli atleti e l’esperienza del pubblico – sottolinea Macii – Tutto questo impone una continua ricerca e un costante coinvolgimento delle aziende del settore”.
Il Tech4Tennis Lab ha, inoltre, un’attenzione particolare alle tecnologie per il tennis paralimpico, in particolare per il wheelchair tennis – tennis in sedia a rotelle. Più in generale il Laboratorio ha l'ambizione a medio-lungo termine di diventare punto di riferimento internazionale per le tecnologie applicate allo sport, con l’intento di ampliare l’utilizzo delle innovazioni sviluppate anche ad altre discipline, partendo dal tennis.
“Siamo aperti a collaborazioni con tutte le aziende che si occupano di altri sport, cercando insieme opportunità di finanziamento attraverso la partecipazione a progetti nazionali ed europei – conclude Macii.
E, proprio per raccontare e dimostrare quanta ricerca ci può essere dietro ad uno sport, il Politecnico, in occasione dell’ultima edizione degli ATP di Torino, ha organizzato “Tennis & Technology”, una giornata animata da una serie di incontri in cui non solo è stato presentato il nuovo Tech4tennis Lab ma anche le altre ricerche condotte in Ateneo. Come il Granular Damper, uno smorzatore applicato sul telaio della racchetta per prevenire il gomito del tennista – il progetto è di Luca Viale del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale-DIMEAS – oppure il progetto collegato al Para standing tennis e alla sua classificazione sportiva – seguito da Laura Gastaldi, docente presso il DIMEAS.
Importanti sono anche i sistemi di video-analisi denominati Hypertennis e ZLAM. Il primo è uno strumento di coaching avanzato che usa l’Intelligenza Artificiale per migliorare le prestazioni tecniche degli atleti, sviluppato da Fabrizio Lamberti, docente presso il Dipartimento di Automatica e Informatica-DAUIN. Il secondo si rivolge ad un pubblico di giocatori amatoriali e propone capacità di acquisizione in tempo reale di dati e statistiche di gioco, ed è stato ideato dal dottor Donato Campagnoli, istruttore della FederTennis e collaboratore del Politecnico.
E ancora, si evidenziano due iniziative, il progetto ideato da Pier Paolo Riviera, docente presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI, per il riciclo delle corde delle racchette, e il progetto curato da Ada Ferri, docente presso il Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia-DISAT, che studia l’evoluzione dei materiali utilizzati nel tennis.