
Circular Design Sprint, la progettazione circolare a chilometro zero entra nel cortile del DISAT

Dare una seconda vita ai materiali di scarto, è questo l’obiettivo della sperimentazione didattica “Circular Design Sprint” che ha coinvolto un gruppo di studenti del corso di laurea magistrale in Architettura e Design. Si è trattato di una sfida ambiziosa: utilizzare i materiali recuperati dalle facciate del cantiere degli “scavalchi” – gli edifici su Corso Castelfidardo – per progettare e arredare un cortile, nello specifico il cortile interno del Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia-DISAT, in sole otto ore.
Otto ore che sono state quindi sufficienti a realizzare 3 prototipi per l’allestimento dello spazio, XY, Slaydah e cENTRO. Il prototipo XY è stato pensato per segnalare un punto d’accesso al cortile – rappresentando una sorta di portale d’ingresso nello spazio – ed è costituto da due moduli accostati: il progetto riproduce infatti due assi cartesiani e si compone di una seduta sull’asse X e di una porzione svettante – un landmark – sull’asse Y.
Il prototipo Slaydah, pensato invece come una panca ludica che integra il movimento, si compone di sedute scorrevoli su binario e di tavolini di altezza diversa, utilizzabili per appoggiarsi o per sedersi a seconda della configurazione scelta dai fruitori. In questo caso, più moduli possono essere disposti in linea, a croce, oppure a formare una linea spezzata.
Il prototipo cENTRO, infine, sviluppa sedute e piani di appoggio multiuso ad altezze crescenti che si susseguono, sottolineando l’aspirazione verticale del progetto, mentre la pianta a C invita all’atto di riunirsi e all’uso collettivo.
Realizzati con profili metallici e lastre di fibrocemento di scarto, i tre prototipi si configurano tutti come totem modulari, accostabili tra loro, capaci di definire nuove centralità nello spazio aperto e di raccontare la seconda vita dei materiali dismessi con cui sono stati costruiti.
La presentazione dei prototipi si è svolta il 13 giugno scorso alla presenza della Vicerettrice per Campus sostenibile e Living Lab Patrizia Lombardi e della professoressa Debora Fino, direttrice del DISAT e coordinatrice del Gruppo di lavoro sui materiali del Green Team di Ateneo.
La sperimentazione didattica si inserisce nel più ampio quadro di attività promosse dall’insegnamento "Progettare e Sviluppare l’Economia Circolare", offerto nell’anno accademico 2024/25 e coordinato dalle docenti Elena Montacchini e Silvia Tedesco e dall’assegnista di ricerca del Dipartimento di Architettura e Design-DAD Nicolò Di Prima. A collaborare alla buona riuscita del progetto, sono intervenuti anche il Laboratorio Sistemi Tecnologici Innovativi-LaSTIn – afferente al DAD – il Green Team e il Servizio di Sostenibilità di Ateneo; l’iniziativa ha visto quindi il supporto, nella realizzazione delle installazioni, del DISAT e delle sue aree laboratoriali, e della Direzione PROGES – Progettazione, Gestione, Edilizia e Sicurezza.