
Bioenergie sostenibili, il Politecnico e il MASE alla PreCOP30 a Brasilia e al forum globale CEM a Busan

Si è svolto a Brasilia, il 13 e 14 Ottobre scorsi, il Ministerial Preparatory Meeting per la 30a Conference of the Parties to the United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) — più brevemente, la Pre-COP30.
Il Politecnico, come presidenza della Biofuture Platform a nome del Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica e nella persona di David Chiaramonti, docente presso il Dipartimento Energia-DENERG, ha partecipato all’evento. In una sessione dedicata alla presentazione del nuovo report IEA “Delivering Sustainable Biofuels” la Biofuture Platform è intervenuta illustrando al pubblico il proprio programma di lavoro, e il ruolo che i biocombustibili sostenibili possono svolgere, portando benefici al settore agricolo e al contempo sequestrando Carbonio dall’atmosfera.
La preCOP ha posto alcune delle basi per il prossimo evento COP30, che si terrà a Belém dal 10 al 21 novembre prossimi, e dove l’Ateneo sarà presente con un evento sul tema, organizzato da MASE, Ires Piemonte e Politecnico di Torino presso il Padiglione Italiano, alla presenza del Ministro Pichetto Fratin.
In occasione della preCOP30, sulla base del citato studio della IEA, Italia, Brasile, Giappone e India hanno firmato un documento di impegno (pledge) a moltiplicare per 4 l’impiego dei combustibili sostenibili nel settore trasporti. Il testo sarà adesso proposto a numerosi altri Paesi, in vista della COP30.
La Biofuture Platform è un workstream della Clean Energy Ministerial-CEM, iniziativa che conta 30 Paesi membri – ed ulteriori 19 partecipanti – giunta quest’anno alla sua sedicesima edizione. Dal 25 al 27 agosto scorsi, a Busan, in Corea del Sud, rappresentanti nazionali ed istituzionali, esperti del settore, accademici, e figure economiche di rilievo provenienti da tutto il mondo hanno preso parte ad oltre 50 incontri, per mettere a punto politiche e strategie nel campo della transizione energetica. Riunire i rappresentanti politici, economici e sociali del Pianeta in un’unica sede, per discutere insieme delle azioni da mettere in campo a livello globale per accelerare la transizione verso l’energia pulita, è l’obiettivo della CEM.

Il Politecnico – attraverso la figura del professor Chiaramonti, presente in qualità di Presidente della Piattaforma Biofuture (BfP) – ha assunto, a partire da giugno scorso, la Presidenza al termine del mandato guidato dagli Stati Uniti e in rappresentanza del MASE. È la prima volta che la Presidenza della Piattaforma è guidata da un accademico, ed è anche la prima volta che la Biofuture Platform è governata da un Paese Europeo. Nello specifico, si tratta di un’iniziativa che raggruppa i governi di 24 Paesi, il cui segretariato è tenuto dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA): nata nel 2016 durante la COP22 su iniziativa Brasiliana, e dal 2020 collegata alla CEM, la BfP si occupa di sviluppare e promuovere la collaborazione multilaterale e il dibattito politico sui temi della bioeconomia, in particolare sull’utilizzo dei biocarburanti sostenibili, dei biochemicals e dei biomateriali nell’industria (come cemento e acciaio, per citare alcuni esempi), e di tutte le soluzioni sostenibili a base biologica. La Piattaforma incoraggia la condivisione delle best practices relative alle tecnologie, agli aspetti regolatori e di supporto finanziario, e favorisce il consenso intorno a questi temi attraverso attività di informazione e divulgazione.
Nell’ambito della CEM16 tenutasi in agosto a Busan, in Corea, il Politecnico – come BfP e rappresentante italiano al Forum - è intervenuto ad un evento sul tema delle bioenergie marittime organizzato dal Canada e dall’iniziativa CEM Clean Marine Hub, e ad un workshop – sempre organizzato dal Canada e da un’altra iniziativa CEM, Future Fuels – dal titolo "Transport as the driver of the energy transition". In questa sede si è discusso di come l’azione di defossilizzazione dei trasporti debba agire da traino per numerose tecnologie innovative e sostenibili, dall’uso dei biocarburanti sostenibili per tutte le tipologie di trasporto (stradale, marittimo ed aviazione), all'idrogeno e all’ammoniaca, e all’elettrificazione, per portarle dalla ricerca al mercato.
La Biofuture Platform, assieme ad altre iniziative della CEM, ha quindi organizzato e moderato le sessioni "Creating demand for Sustainable Biofuels" e "Low- to negative-emission biofuels and efuels with captured carbon", dove ha presentato le azioni della Piattaforma, il suo nuovo programma di Lavoro, e illustrato le normative EU ed Internazionali sul sequestro del carbonio attraverso le filiere dei biofuel. Entrambi gli incontri hanno registrato una significativa presenza di delegati di istituzioni, associazioni ed imprese, fornendo al pubblico un quadro aggiornato sulla situazione attuale e sui programmi portati avanti dall'Italia per il progresso del settore.

Durante la sessione plenaria di chiusura a Busan sono state quindi annunciate nuove iniziative CEM, tra cui quelle degli USA sul tema della Geotermia e del Clean Cooking. La prossima edizione della CEM si svolgerà in Arabia Saudita, nel 2026.
“L’incontro della preCOP a Brasilia, e la settimana della CEM16 in Corea, sono state molto proficue, ricche di spunti, ed occasione di numerosi incontri ad alto livello – ha commentato David Chiaramonti – Tutto ciò sicuramente sarà utilissimo in vista dei prossimi impegni Istituzionali, quali G7, G20 e COP30. Le opzioni tecnologiche che abbiamo oggi a disposizione sono molte, temi su cui l’Italia ha una forte presenza imprenditoriale e capacità di innovazione, come quella ricavata dalle ricerche che effettuiamo al Politecnico di Torino e negli atenei e nei centri di ricerca nazionali. Si tratta adesso di accelerare nella transizione, mettendo a terra – in uno sforzo globale – tutte le soluzioni possibili, e su questo la Biofuture Platform lavora e lavorerà”.
“Il Politecnico di Torino conferma anche in questa occasione il suo profondo impegno nel supportare le Istituzioni del Paese sulla transizione energetica, tema sul quale svolgiamo attività di ricerca, in partenariato con le imprese, e di analisi di scenario e foresight, con i principali partner Internazionali – ha dichiarato il Rettore Stefano Corgnati – Il ruolo di guida della Biofuture Platform rappresenta per il Politecnico di Torino sia un riconoscimento a livello globale – e ringraziamo il MASE, IEA ed i 23 Paesi membri per la fiducia espressa nella nostra Istituzione e nei nostri docenti – che un punto di partenza verso la defossilizzazione e gli obiettivi climatici, e che contribuirà allo sviluppo dell’Agenda COP30 e dei successivi G20/G7 energia".