L’azienda Olivetti e la cultura. Tra responsabilità e creatività (1919-1992) | Cristina Accornero e Memoria imperfetta. La comunità Olivetti e il mondo imperfetto | Antonella Tarpino

Sergio Pace (Referente del Rettore per le Biblioteche e gli Archivi Storici di Ateneo del Politecnico), Carlo Olmo (Professore emerito di Storia dell’architettura presso il Politecnico), Elena Testa (Responsabile dell’Archivio Nazionale Cinema Impresa di Ivrea) e Anna Maria Viotto (Bibliotecaria presso l'Associazione Archivio Storico Olivetti)

dialogano con:

Cristina Accornero, autrice di "L’azienda Olivetti e la cultura. Tra responsabilità e creatività (1919-1992)", e Antonella Tarpino, autrice di "Memoria imperfetta. La comunità Olivetti e il mondo imperfetto".

Olivetti

L’azienda Olivetti e la cultura. Tra responsabilità e creatività (1919-1992)
(Donzelli editore, 2022 - ISBN: 9788855223416)
Il volume presenta i risultati di una ricerca, sostenuta dall’Associazione Archivio Storico Olivetti di Ivrea, che si è avvalsa di materiale inedito concernente il patrimonio delle riviste, conservato presso l’Archivio medesimo. Lo studio riguarda i periodici pubblicati dall’impresa eporediese a partire dai primi anni Venti fino agli anni Novanta del XX secolo. L’elemento cronologico è un aspetto centrale della ricerca, volta a superare alcuni luoghi comuni: oltre a testimoniare l’impegno politico e una visione innovativa di fare impresa, la peculiarità di questa vicenda culturale sta nella continuità di un pensiero e di una azione, che ha le radici nella storia della famiglia Olivetti e che prosegue oltre la scomparsa di Adriano.

Memoria imperfetta. La comunità Olivetti e il mondo imperfetto
(Giulio Einaudi editore, 2020 - ISBN: 9788806243999)
Le fabbriche del Nuovo e le prove di “società perfetta” del laboratorio di Adriano Olivetti: uno scavo nella memoria per linee interne – dal lessico di famiglia ai ricordi dei protagonisti – nell’intento di registrare, a distanza, una civiltà delle macchine mentre “si pensa”. È la memoria di un mondo Nuovo, che in un continuo avanti e indietro nel tempo sfiora vite, pensieri, luoghi, mutando negli anni. Evoca riti e giochi di intellettuali eretici, scrittori come Paolo Volponi, pubblicitari, sociologi. Riporta l’autrice tra le fabbriche di Ivrea, alla ex Olivetti di Pozzuoli, a Matera. Al centro dell’indagine è la Comunità olivettiana, scheggia di una modernità critica tanto più eccezionale se la si confronta con l’oggi. Con il tempo in cui le fabbriche del ciclo industriale che sembravano invincibili sono in macerie. Mentre tra le speranze brevi di ieri – un progetto di vivere condiviso – e le aspettative incerte dell’oggi si è aperta una voragine.