Scenari di rigenerazione: studentesse e studenti ripensano il patrimonio abitativo del Novecento
Ripensare il patrimonio abitativo del dopoguerra per renderlo sostenibile, accessibile e integrato nella città contemporanea: è questa la sfida al centro della mostra ospitata al Centro di Documentazione Storica (CDS) che raccoglie gli esiti dell’Atelier Progetto di recupero per l’architettura del Novecento del Politecnico di Torino.
Si è conclusa il 20 novembre la mostra che dal 25 settembre, negli spazi del CDS della Circoscrizione 5 (in via Stradella 192), ha esposto i lavori realizzati nell’anno accademico 2024/2025 dalle studentesse e dagli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Architettura per la Sostenibilità, sotto la guida dei docenti Gustavo Ambrosini (Composizione architettonica e urbana), Silvia Tedesco (Tecnologia dell’architettura) e Filippo De Pieri (Storia dell’architettura), con il supporto di Luisella Dutto, Carlotta Fasano e Aurora Riviezzo.
L’atelier ha affrontato il tema del recupero e del rinnovo dell’architettura del Novecento, con particolare attenzione agli edifici e ai complessi abitativi “ordinari” di tipo economico e sociale. Il lavoro si è concentrato su due aree significative lungo l’asse di corso Grosseto: il Villaggio Santa Caterina e le Case Ina/FIAT di via Chiesa della Salute, quartieri periferici nati come risposta all’emergenza abitativa del dopoguerra e oggi parte integrante della Torino contemporanea.
La ricerca, svolta in collaborazione con il Centro di Documentazione Storica della Circoscrizione 5 e nell’ambito del progetto PRIN 2022 Luoghi e storie di prossimità, ha avuto l’obiettivo di esplorare strategie di intervento a scala architettonica e urbana. Le proposte riflettono principi di resilienza e sostenibilità, mirando a superare criticità diffuse: carenza di servizi, debole connessione con il tessuto urbano, barriere architettoniche, obsolescenza tecnologica ed energetica.
A partire dall’analisi dei luoghi e dal confronto con abitanti e ricercatori, le studentesse e gli studenti hanno elaborato scenari di rigenerazione agendo su due livelli: nuove relazioni tra edifici, spazi aperti e funzioni pubbliche; riqualificazione degli edifici, affrontando aspetti distributivi, tecnologici e di ridefinizione dell’involucro architettonico. Le esplorazioni progettuali svolte nel biennio 2024/2025 e 2025/2026 (in corso) consentono una riflessione più ampia sulla qualità dell’abitare, sull’adattamento ai nuovi bisogni e sul rapporto tra periferie e città consolidata.
Accanto all’attività progettuale, l’atelier ha sviluppato anche un lavoro di ricostruzione storica sui quartieri analizzati. Gli esiti, realizzati sulla base di differenti fonti documentarie e testimonianze, sono raccolti nel sito multimediale “Corso Grosseto: Una storia pubblica”, che offre uno sguardo approfondito sull’evoluzione urbana e sociale delle aree studiate.
Le proposte esposte in mostra sono state realizzate dagli e dalle studenti: A. Facheris, F. Gerbaldo, S. Parodi, N. Bellei, M. Dal Bon, L. Eramo, F. Chirico, A. Di Pasquale, G. Pappalardo, M. Cancellu, M. Chiono, A. Pierro, C. Alinovi, I. Castrignano, L. Orsola Ochavo, P. Airola, C. Massimi, G. Pangaro, S. Sartore, F. Satta, G. R. Vidotto, G. T. Di Lucente, V. Scagnoli, M. Tituccio, S. Calò, J. M. Escalona Rueda, A. Humelnicu, G. Barletta, P. Bartalini, A. Colella, L. Montali.