Come prevedere gli effetti delle politiche energetiche
Fornire uno strumento in grado di aiutare in modo semplice e immediato i decisori pubblici nelle scelte di politica energetica. É questo il risultato raggiunto dall’Energy Security and Transition Lab (EST@energycenter) del Politecnico che ha ideato una piattaforma software in grado di simulare gli effetti nel tempo delle decisioni che gli amministratori – in particolare quelli che operano nei centri urbani – possono assumere circa le scelte da compiere sulla produzione e sull’uso di energia. “Abbiamo cercato di declinare la nostra attività con un approccio che ha l’obiettivo di risolvere un problema concreto, reale”, commenta Ettore Bompard, Direttore scientifico del Laboratorio, docente presso il Dipartimento Energia “Galileo Ferraris”-DENERG e responsabile scientifico dell’Accordo Quadro Attuativo tra Comune di Torino e Politecnico per la redazione e il monitoraggio del City Climate Contract per il capoluogo piemontese.
Detto in altri termini, nell’ambito di EST ha preso forma l’innovazione nel metodo da applicare al supporto alle policy, cioè alle politiche adottate dagli enti locali per il territorio: non una ricerca che produce rapporti accademici, ma una ricerca che riesce a fornire un quadro di sintesi del problema delineando le conseguenze delle politiche intraprese per risolverlo. “In questo modo EST intercetta le istanze che arrivano dal territorio, nel corso del processo decisionale ad opera degli stakeholder istituzionali, industriali e di ricerca, nazionali e internazionali, e cerca di dare risposte comprensibili e in tempi rapidi”, aggiunge Bompard.
L’Energy Security and Transition Lab si pone così come un think-tank “dinamico”, che si differenzia dai think-tank tradizionali perché mira a ideare e sviluppare metodologie e strumenti che consentano di tracciare e monitorare costantemente l’evoluzione dei sistemi analizzati.
Ma in concreto che cosa viene proposto da EST? Si tratta di una piattaforma informatica rispetto alla quale il decisore può relazionarsi quando lo ritiene e porre domande in tema di energia. Quattro gli ingredienti utilizzati: dati continuamente aggiornati, “segni” sotto forma di una accurata cartografia da satellite, “numeri” come espressione delle elaborazioni compiute, e “parole” come espressione delle decisioni assunte. Ad oggi la piattaforma è forte di circa 15 miliardi di dati che consentono di sviluppare una visione olistica degli scenari energetici riferiti ai centri urbani e ai territori per i quali occorre compiere scelte energetiche orientate alla sostenibilità.
La piattaforma – resa possibile anche da un finanziamento della Fondazione Compagnia di San Paolo – fa parte dell’ecosistema di piattaforme software “platform of energy”, composto da diverse app tematiche, dedicate all’analisi di scenari diversi riferiti a specifici aspetti del sistema energetico. Per arrivare a tutto questo, è stato necessario un lungo lavoro che nell’ottobre 2024 è stato coronato da un importante riconoscimento europeo. La Commissione Europea ha infatti approvato il Contratto Climatico di Città (Climate City Contract – CCC) di Torino con la EU Mission Label Climate Neutral & Smart Cities ricevuta dal Sindaco Stefano Lo Russo accompagnato dall’Assessora alla Transizione Ecologica e Digitale Chiara Foglietta.
Questo risultato è stato reso possibile da un percorso di co-progettazione e dal supporto scientifico del Politecnico proprio con il laboratorio EST@energycenter fruendo della piattaforma informatica web-based CLICC, che ha consentito l’individuazione di un insieme di 30 macro-azioni in 5 aree, Edifici e Industria, Trasporti, Rifiuti, Energia, Forestazione Urbana. Macro-azioni intese qui non solo come interventi puntuali, ma come azioni strategiche di ampio respiro in grado di incidere significativamente sul sistema urbano complessivo, determinando effetti rilevanti sul bilancio delle emissioni di Torino. Per ciascuna di esse sono stati quindi identificati, attraverso la piattaforma, possibili co-benefici in diversi ambiti: dal miglioramento della qualità dell’aria alla lotta alla povertà energetica e alle disuguaglianze sociali fino ad importanti ricadute positive sulla salute.
“Torino, nell'affrontare la sfida della transizione ecologica e della redazione del Climate City Contract che la Commissione europea ci ha richiesto nell’ambito della Missione “100 città climaticamente neutre entro il 2030”, si è avvalsa del supporto scientifico del Politecnico di Torino e, in particolare, del laboratorio EST@energycenter che, con competenze pluridisciplinari, ha lavorato in stretto contatto con gli uffici della Città di Torino. Grazie a questo lavoro sinergico e di altissimo livello, Torino ha ottenuto la label di “Mission City” che, attraverso un piano di azioni dettagliato, accompagnerà questi anni di investimenti nel percorso verso la neutralità climatica”, dichiara Chiara Foglietta, Assessora alla transizione ecologica e digitale, ambiente, mobilità, trasporti e innovazione della Città di Torino.
Il lavoro condotto da EST insieme a tutti i partner istituzionali ha permesso di realizzare uno strumento decisionale a disposizione di tutti gli amministratori pubblici facendo di Torino un modello per le altre città europee.