Gli esperti del disaster management – team DIRECT

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Team Direct in a campaign

Dalla geomatica, disciplina che studia le tecniche per acquisire, organizzare e rendere disponibili informazioni georeferenziate, può arrivare un aiuto nelle zone dove si sono verificati eventi catastrofici.

È questo il presupposto sul quale si basa il lavoro del gruppo DIRECT – DIsaster RECovery Team, unico team studentesco in Italia che si occupa di geomatica per la gestione di eventi catastrofici (sia nella fase di intervento immediato sia in quella della post-emergenza), in collaborazione con la Protezione Civile nazionale. Un gruppo di lavoro interdisciplinare, con studenti di Architettura e di Ingegneria, con competenze trasversali per affrontare tematiche complesse e delicate quali le emergenze ambientali o quelle relative al patrimonio culturale a rischio.

Il progetto di rilevamento metrico avanzato per gestire le emergenze, finanziato nel 2021-2022 (anno finanziario 2020), riguarda tre diverse aree.

  1. L’esperienza presso il nuovo rifugio Fraternità Massi di Oulx (Torino)

    • L’obiettivo è stato quello di sperimentare sistemi consolidati e innovativi per il rilievo integrato in interni ed esterni della nuova struttura del rifugio Fraternità Massi (rifugio con scopo umanitario, che accoglie in maniera libera e anonima i migranti).
  2. L’esperienza presso la Spina verde (Como)

    • Il progetto mirato alla documentazione 3D di aree del parco della Spina Verde di Como si inserisce nell’ambito del vasto piano interdisciplinare che mira a ottenere un quadro conoscitivo più chiaro della situazione topografica del sito proto-urbano, attivo durante il primo millennio a.C., per un impiego a fini di tutela, di ricerca e valorizzazione.

  3. L’esperienza presso l’isola Culuccia (Sassari)

    • Il team DIRECT si è inserito nel progetto sviluppato con la società BIRU srl che propone l’isola Culuccia (Sardegna) come luogo per un laboratorio multidisciplinare innovativo per la conoscenza e la salvaguardia dell’area in termini ecologici e ambientali al fine di permetterne una valorizzazione agricola e turistica ecosostenibile.

Nel 2019 sono state svolte diverse attività di rilevamento metrico avanzato sul campo:

  • Rilievo metrico integrato presso le borgate alpine di Prali (Torino, Piemonte). Lo stage ha avuto luogo nell’estate 2019 e si inserisce nel contesto formativo denominato “Riabitare le Alpi”. Gli obiettivi dello stage sono stati mirati alla documentazione a grande scala tramite metodi di rilevamento 3D per supportare le attività di immaginare e progettare la rigenerazione di aree alpine, al fine di prefigurare azioni virtuose di sviluppo paesistico (sociale, economico, culturale, turistico eccetera).
  • Rilievo fotogrammetrico presso le borgate di Elva e la SP1014. Le finalità dell’attività di stage presso Elva (CN) sono legate a due obiettivi specifici: il primo è legato alla strada provinciale SP 104 che collega Elva alla strada della Valle Maira. Il progetto si prefigge di acquisire i dati geomatici a supporto degli studi inerenti l’analisi della stabilità delle pareti rocciose soprastanti la strada, studio preliminare per una progettazione accurata e una realizzazione specifica di soluzioni che ne permettano l’utilizzo. Il secondo obiettivo specifico è legato al progetto “Riabilitare le Alpi” con la finalità di realizzare formazione specifica su sistemi di documentazione a grande e grandissima scala tramite metodi integrati di rilevamento 3D (Strumenti/Metodi/Prodotti) per supportare le attività di rigenerazione delle aree alpine.

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Direct Morano

Il progetto del team DIRECT nel 2012 (anno finanziario 2010) si è focalizzato sulle Cinque Terre: queste zone sono state il test site per costituire il nucleo di “crisis mappers” che ha aggiornato la cartografia della zona.

Sostenuto nuovamente nel 2014 (anno finanziario 2012), in collaborazione con la Protezione Civile provinciale, il Comune di Morano sul Po (AL), l’associazione Il Cemento, la società HOLCIM. Un’area dotata di un ampio patrimonio industriale storico dismesso relativo all’industria del cemento, largamente sviluppatasi nel casalese a inizio Novecento, che è stata documentata con tecniche innovative (laser scanning terrestre, fotogrammetria RPAS e terrestre, tecniche GPS/GNNS); è stato inoltre realizzato un test di produzione di cartografia fotografica d’emergenza in un'area limitrofa al Po a elevato rischio di esondazione.