LifebilityAward-NanoZoom-copertina.jpg
03/06/2025
Ricerca e innovazione

Lotta ai tumori, premiato l’innovativo progetto del Politecnico

Immagine
NanoZoom-creata-con-IA.png
Nanoparticelle per migliorare le analisi e le terapie mediche

Il tumore è la seconda causa di morte in Europa e nel mondo, per contrastarlo è necessario investire nella ricerca mirata al perfezionamento delle diagnosi e al trattamento precoce della malattia. Una sfida accolta dal Politecnico che, con il gruppo di ricerca del Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia-DISAT composto dalla ricercatrice Veronica Vighetto, dalla docente Valentina Cauda, e dai dottorandi Nicolò Maria Percivalle ed Elia Pascucci, lavora al progetto NanoZoom. Il progetto, per l’impatto sociale delle sue attività di ricerca, è stato premiato quest’anno con il Lifebility Award, riconoscimento che da oltre quindici anni seleziona le migliori idee, visioni e pensieri destinati a cambiare il mondo, in meglio.

Al centro dello studio sviluppato in Ateneo, e finanziato da un PoC-Proof of Concept accademico nell’ambito del progetto Ecosistema dell’innovazione NODES Nord Ovest Digitale e Sostenibile, l’introduzione di una tecnologia avanzata di imaging – processo attraverso il quale è possibile osservare un'area di un organismo non visibile dall'esterno – per la rilevazione in profondità del tumore: un passo avanti nella ricerca di settore reso possibile da nanoparticelle che operano come innovativi agenti di contrasto ad alta risoluzione. Nello specifico, la tecnologia si basa sull’uso di ultrasuoni per effettuare un’ecografia combinata ad agenti di contrasto nanometrico, che hanno la possibilità di circoscriversi nella zona di interesse e potenziano il segnale ecografico, combinandolo con una tecnica di emissione ottica chiamata sonoluminescenza. 

“I progressi della nostra ricerca NanoZoom non sono soltanto accademici: il suo impatto positivo potrà infatti investire anche l’ambito industriale, ampliando il mercato dei mezzi di contrasto per l’imaging e la diagnostica o la partnership con produttori di ecografi e trasduttori ultrasonori utilizzati in campo medico”, ha commentato la ricercatrice Vighetto alla consegna del premio.

La tecnologia è stata inoltre presentata al pubblico durante i NODES TechShareDay, organizzati il 27 e 28 maggio scorsi in Ateneo. La professoressa Cauda ha spiegato al pubblico dell’evento: “Dopo anni di studi, iniziamo a vedere dei risultati concreti, con applicazioni di imaging che si confermano valide anche in vivo e ci permettono di dialogare con i principali player industriali del settore e di iniziare a progettare gli step di futuro trasferimento tecnologico”.

 

Immagini generate con l'IA