Le competenze del Politecnico per la tutela del patrimonio storico del Turkmenistan
Per la prima volta il pubblico internazionale potrà ammirare i preziosi capolavori delle antiche civiltà del Turkmenistan, grazie anche al lavoro e alle competenze del Politecnico.
Infatti, sabato 25 ottobre è stata inaugurata ai Musei Capitolini a Roma la grande mostra “Antiche Civiltà del Turkmenistan”, ospitata nelle sale del Palazzo dei Conservatori fino al 12 aprile 2026. Si tratta di un’esposizione che riguarda una ricca collezione di opere provenienti dalla Margiana protostorica e dall’antica Partia. Un’occasione unica per ammirare alcuni preziosi capolavori mai esposti fuori dal Turkmenistan, come le teste di sovrani o i guerrieri in argilla cruda e i rytha in avorio riccamente decorati.
A corredo dell’esposizione delle opere, viene offerta al pubblico in visita una ricostruzione immersiva e scientificamente documentata del sito di Nisa Vecchia com’è oggi. Attraverso un’installazione di video mapping proiettata su un modello tridimensionale in scala, realizzato a partire da una scansione 3D effettuata nel 2024 da parte del Dipartimento di Architettura e Design-DAD del Politecnico, frutto della collaborazione tra il Laboratorio di Geomatica per i beni culturali (docenti Nannina Spanò e Giacomo Patrucco) e il Multimedia Lab (Riccardo Covino, Pietro Merlo e Marc Zigante) del DAD. Il modello fisico è stato realizzato anche con la collaborazione di altri tre laboratori del DAD: MOD Lab Arch, virtuaLAB, MOD Lab Design.
Crocevia di antiche civiltà, il Turkmenistan è un Paese ricco di significati storici e archeologici, tra i più complessi ed espressivi dell’Asia Centrale. Grazie alla sua posizione strategica tra la Mesopotamia, l’altopiano iranico e la Valle dell’Indo, fin dal III-II millennio a.C. il Turkmenistan ha rappresentato un nodo cruciale lungo le principali rotte commerciali che collegavano Oriente e Occidente. Questi scambi non riguardavano solo il trasporto di beni di prestigio, ma anche la circolazione di idee e conoscenze tecniche.
In mostra a Roma ci sono oltre 150 capolavori archeologici provenienti dalla Margiana protostorica (III–II millennio a.C.) — corrispondente all’odierno delta interno del fiume Murghab nel sud-est del Turkmenistan — e dall’antica Partia, in particolare dal sito di Nisa (II secolo a.C. – I secolo d.C.), un importante centro urbano e cerimoniale situato ai piedi della catena montuosa del Kopet-dagh nel Turkmenistan centro-meridionale, dove ha lavorato il team del Laboratorio di Geomatica del DAD.
La mostra è stata promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con il Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, e realizzata in collaborazione con il Ministero della Cultura del Turkmenistan, l’ISMEO - Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente, il CRAST (Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l'Asia) e l’Università degli Studi di Torino. A cura di Claudio Parisi Presicce, Barbara Cerasetti, Carlo Lippolis, Mukhametdurdy Mamedov. Organizzazione di Zètema Progetto Cultura.