Foto di un'attività per bambini con tanti materiali colorati su un tavolo
16/10/2025
In Ateneo

Il Politecnico porta la scienza nelle scuole con UNIGHT

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Foto di una delle attività portate nelle scuole elementari
L'attività del DISAT, in collaborazione con Eco-officina, alla scuola "Massimo D'Azeglio" di Ivrea

In occasione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori (a Torino e in Piemonte il 26 e 27 settembre scorsi) il Politecnico si è impegnato a sviluppare e proporre alle scuole di ogni ordine e grado del territorio tante attività per promuovere la scienza tra i più piccoli e le più piccole. Le attività si sono svolte nelle settimane intorno all’evento: ricercatori e ricercatrici del Politecnico hanno visitato direttamente le classi per proporre attività interattive e coinvolgenti, pensate per stimolare la curiosità, la creatività e l’interesse per la scienza dei più giovani.

Tra le proposte già portate nelle scuole, il Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia-DISAT del Politecnico con la partecipazione di Eco-officina ha proposto un’attività educativa e coinvolgente pensata per far scoprire, giocando, i segreti del suolo e la sua importanza per la vita sulla Terra. Giovedì 10 ottobre la scuola primaria “Massimo d’Azeglio – Ivrea 1 Circolo” ha quindi accolto la ricercatrice Francesca Demichelis, l’assegnista di ricerca Costanza Castoldi e la dottoranda Bianca Ziantoni del DISAT, che hanno organizzato una giornata di esperimenti, giochi e attività creative insieme agli alunni e alle alunne di tutte le classi, dalla prima alla quinta elementare.

Organizzati in piccoli gruppi, bambini e bambine hanno potuto partecipare a due percorsi complementari: da una parte i giochi a squadre sulla raccolta differenziata, scoperta del compost e delle sue funzioni, riflessioni sui pericoli del suolo e, per i più grandi, creazione di una storia sul cambiamento climatico; dall’altra un laboratorio manuale con materiali riciclati, esperimenti sulla stratificazione e sull’erosione del suolo, e attività digitali interattive. Grazie al lavoro propedeutico svolto insieme alle insegnanti, supportato dal kit didattico fornito dalla Re Soil Foundation, i bambini e le bambine hanno potuto prepararsi all’incontro, per vivere un’esperienza di apprendimento completa e stimolante.

Il Dipartimento di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST ha portato nella provincia di Asti due attività. “Healing Heritage: I luoghi che ci fanno stare bene”, un laboratorio creativo condotto dalla ricercatrice Giulia Mezzalama, rivolto alle bambine e ai bambini della scuola primaria di Valfenera. L’iniziativa li ha aiutati a scoprire dove si sentono bene e perché, attraverso giochi e attività collaborative volte a esplorare come i luoghi — e le storie che li caratterizzano — possano favorire il benessere e rafforzare i legami con il territorio, esplorando passo dopo passo la relazione tra patrimonio culturale e benessere. Un’altra attività promossa dal DIST è “SHEroes”, laboratorio condotto dalla dottoranda Sofia Darbesio e da Giulia Mezzalama in due sezioni della scuola secondaria di Villanova d’Asti. Nato nell’ambito del progetto Horizon RESILIAGE, il percorso esplora il ruolo del patrimonio culturale nel rafforzare la resilienza delle comunità nei contesti di crisi, in una prospettiva di genere.

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La scienza con gli occhi dei bambini
La scienza con gli occhi dei bambini e delle bambine

Oltre a questi laboratori, nel corso di UNIGHT l’Area Play allestita all’Orto Botanico di Torino, accanto al Castello del Valentino, con laboratori ed esperimenti interattivi per avvicinare i più giovani alla scienza in modo coinvolgente e divertente. Inoltre, gli stand dei Laboratori della ricerca e i Talk hanno offerto attività e contenuti pensati per studentesse e studenti delle scuole secondarie superiori, con esperimenti dal vivo, incontri con i ricercatori e approfondimenti sui temi più attuali della ricerca scientifica.

Ecco gli altri laboratori proposti dall’Ateneo:

“Gi-oca circolare” (referente Giulia Cuatto – DISAT): un gioco dell’oca su economia circolare, sostenibilità e ambiente.

“A caccia di CO2!” (referente Federico Dattila - DISAT): i partecipanti, suddivisi in squadre, si affrontano nella sfida del secolo, la riduzione della CO2! Ogni squadra deve collegare tra loro atomi di carbonio, ossigeno, ed idrogeno con apposite asticelle (i legami chimici) per formare molecole. Ogni molecola dà un punteggio, calcolato secondo il suo costo di mercato.

“Caccia al Materiale” (referente Sara Ferraris - DISAT): una caccia al tesoro tra indovinelli e lucchetti da aprire alla scoperta del mondo dei materiali. Il gioco si conclude con un momento di condivisione e discussione su proprietà e curiosità legate al mondo dei materiali dove, come in ogni gruppo, ognuno ha il suo compito ed è importante il contributo di tutti e tutte.

“Dove scorre il fiume?” (referente Francesca Frassoldati – Dipartimento di Architettura e Design-DAD): storie di ambiente e cambiamento fra torrenti, fiumi, case e boschi. Un laboratorio per scoprire, nella forma di un diario-gioco da comporre insieme, come sta cambiando il modo di abitare, la campagna, il rapporto con il bosco e con l’acqua. Il laboratorio è costruito a partire da un progetto di ricerca-azione condotto in Alta Langa e Valle Bormida.

“Un Fiume di idee” (referente Elisa Caccamo - DIATI): un’attività per scoprire il Sistema Fiume e il suo ecosistema, pensato come un gioco educativo che invita a comprendere l’importanza del sistema fluviale e le sue interazioni con l’ecosistema.

“Costruiamo insieme la città del futuro!” (referente Luca D’Acci - DIST): un’occasione unica per incontrare da vicino la scienza, conoscere chi la fa ogni giorno, e scoprire, divertendosi, come anche i più piccoli possono diventare protagonisti del cambiamento.          

“La Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori è da sempre un’iniziativa pensata per avvicinare bambine e bambini alla scienza e alle grandi sfide del nostro tempo – sottolinea Giulia Mezzalama, coordinatrice scientifica con Luca Mastrogiacomo per il Politecnico di UNIGHT - È un luogo in cui coltivare curiosità, interesse e passione, dove mettersi in gioco e apprendere divertendosi. Andare nelle scuole rappresenta una sfida e, allo stesso tempo, una palestra per l’intera comunità di ricercatrici e ricercatori, chiamata a trovare nuove forme di coinvolgimento, dirette ed efficaci. Un’occasione preziosa per riscoprire, nella semplicità, il senso più autentico del nostro lavoro scientifico.”

 

In copertina: l'attività proposta dal DIST presso la scuola primaria di Valfenera.