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29/09/2025
Ricerca e innovazione

Grande successo di pubblico per l’edizione 2025 della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori

La Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori si conferma tra gli appuntamenti storici più partecipati della Città di Torino: complessivamente, nelle due giornate della manifestazione sono stati oltre 20.000 gli ingressi registrati, rilevati attraverso i cinque varchi principali all'evento grazie a un sistema di telecamere e visione artificiale.

L’iniziativa è stata realizzata dal Politecnico e dall’Università di Torino con il patrocinio della Città di Torino e della Regione Piemonte, ed è collegata al progetto europeo UNIGHT - United citizens for research. Nelle giornate del 26 e 27 settembre oltre 350 attività – tra laboratori della ricerca, talk, mostre, presentazione di prototipi, passeggiate e visite guidate, workshop, spettacoli e giochi per tutte le età – hanno animato il Parco del Valentino, gli spazi rinnovati di Viale Mattioliil Castello del Valentino, l’Orto Botanico, e molti altri luoghi della Città, incontrando l’interesse e l’entusiasmo della cittadinanza.

Più di 1500 sono state le ricercatrici e i ricercatori che hanno dialogato con i partecipanti, dimostrando passione e creatività nel raccontare non solo i traguardi della loro ricerca ma soprattutto il suo percorso: collettivo, appassionato, a volte incerto, sempre sorprendente. Un lavoro quotidiano fatto di tentativi, fallimenti e successi, con al centro il valore del dubbio nella sua funzione di motore di apprendimento e di sviluppo del pensiero critico.

La manifestazione ha coinvolto anche le città di Cuneo, Mondovì e Savigliano e, per la prima volta, è arrivata anche a Biella, incontrando grande interesse da parte della cittadinanza: sono stati infatti circa 2.000 i cittadini e le cittadine che hanno risposto positivamente all’invito di dialogare con la scienza e i suoi protagonisti.

“Siamo molto soddisfatti della grande partecipazione che ha riscosso quest’anno la Notte europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori – commenta il Vicerettore per la Società, la Comunità e per l’Attuazione del programma Stefano Sacchi – insieme all’Università di Torino, la missione che ci siamo posti è stata di discutere con la cittadinanza i fondamenti del metodo scientifico, quel processo fatto di tentativi, fallimenti e successi che accompagna tutte e tutti coloro che fanno ricerca. Tra le novità di questa edizione c’è stata l’idea di coinvolgere maggiormente il pubblico attraverso performance culturali e teatrali, legate ai temi della scienza e della ricerca, che hanno dato alla cittadinanza ulteriori occasioni di intrattenimento. La scommessa è stata vinta perché per i talk e le performance, in particolare quelli ospitati nell’incantevole Salone d’Onore del Castello del Valentino, c'è stata un'affluenza davvero notevole e i posti sono andati esauriti in brevissimo tempo”.

Grande successo di pubblico è stato registrato anche per le nove performance che, tra talk, musica e teatro, hanno animato il Castello del Valentino. Dal viaggio fotografico di Valerio Minato – che ha inaugurato questa sezione venerdì sera raccontando con passione il suo approccio scientifico alla fotografia – allo spettacolo coinvolgente "Ragazzo Giovane - Diventare sé stessi" – a cura di Diego Random e degli e delle studenti di Ingegneria del Cinema e Ingegneria Gestionale del Politecnico che hanno portato a riflettere sul valore dell’autenticità e sul coraggio di mettersi in gioco, in una narrazione sensoriale che ha fuso suono, luce e pensiero. E ancora, dal concerto della WunderKammer Orchestra con il Maestro Paolo Marzocchi – che ci ha condotto dalle tradizioni popolari alla musica d’arte attraverso le note del suo pianoforte – all’esibizione del Coro PoliƎtnico e del dottorando e architetto Marco Volpatti con il suo sax, seguiti dalla marching band della Jazz School Torino che hanno coinvolto i visitatori con energia e improvvisazione. Due le performance teatrali: la prima dell’attore Marcello Spinetta per “Il ritorno” di Claudio Rutilio Namaziano e "L’inquisitore e l’avvocato", entrambe a cura dell’Università di Torino. Il reading-concerto “Il senso degli errori” con Massimiano Bucchi e il Maestro Arturo Stàlteri ha chiuso la giornata di sabato intrecciando parole e musica per riflettere sul valore dell’errore nella ricerca e nella vita. Due giornate che hanno saputo restituire al pubblico la forza dell’incontro tra ricerca e arti performative, in un dialogo continuo tra conoscenza, creatività e emozione. Un successo di performance e di pubblico che ha riempito il Castello del Valentino di calore e entusiasmo, trasformando la Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori in un’esperienza condivisa indimenticabile. 

UNIGHT 2025 si è articolato lungo sette percorsi tematici: Clima, Resilienza e Transizione energetica; Salute globale e Benessere sociale; Città sostenibili ed Equità urbana; Risorse naturali, Biodiversità e Sistemi alimentari; Patrimonio culturale, Innovazione digitale e sociale; Fabbrica del futuro; Nuovi scenari della Ricerca

Le attività della Notte hanno compreso 4 pre-eventi, 192 Laboratori della ricerca, 61 Talk, 35 Play, 11 Mostre, 9 Workshop della ricerca, 9 Performance, 6 Esplorazioni, 5 tipi di Visite Guidate,4 Escape Room e iniziative pensate appositamente per le scuole primarie e secondarie di primo grado, laboratori che si svolgeranno anche nelle settimane successive alla Notte.

UNIGHT è un evento associato alla Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito della call MSCA & Citizens del programma Marie Skłodowska-Curie Actions.

 

Foto a cura di Lardo Studio e degli organizzatori della Notte sul territorio