Il Politecnico motore della ricerca spaziale
L’International Astronautical Congress (IAC) è l’appuntamento principale nel calendario di scienziati ed esperti nel campo dell’astronautica mondiale e riunisce ogni anno i settori più avanzati della scienza, della tecnologia e dell’industria in una settimana di incontri, laboratori e sessioni tecnico-scientifiche.
Il Politecnico di Torino, motore della ricerca sui temi dello spazio e al centro dei progetti della Città dell’Aerospazio di Torino, riveste un ruolo da protagonista nella 75° edizione di IAC, che si svolge dal 14 al 18 ottobre a Milano (presso MiCo Milano Convention Centre), con un forte impegno da parte del suo corpo docente e la presenza di tutte le eccellenze di Ateneo in questo settore strategico e in forte espansione.
IAC, che torna in Italia dopo 12 anni, è organizzato dalla International Astronautical Federation (IAF) con il supporto dell’Associazione Italiana di Aeronautica e Astronautica (AIDAA) in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e Leonardo.
Il motto dell’edizione di quest’anno, “Responsible Space for Sustainability”, riassume l’impegno del Politecnico di Torino e degli organizzatori di IAC: lavorare in sinergia con tutti gli attori coinvolti per sviluppare soluzioni sostenibili per l’esplorazione dello spazio e il suo sfruttamento futuro, ma anche fare un uso responsabile delle attuali tecnologie per l’osservazione della Terra, per risolvere i problemi collegati al cambiamento climatico e migliorare la vita sul pianeta.
Le attività del Politecnico allo IAC
Il Politecnico è rappresentato allo IAC dal chairman del congresso, il professor Erasmo Carrera del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale-DIMEAS, in qualità di presidente di AIDAA. Coinvolti anche il professor Enrico Zappino, Executive Project Director di IAC 2024, e il professor Alfonso Pagani, Co-chair dell’International Programme Committee.
In questi giorni al congresso sono presenti oltre 170 docenti, ricercatori e ricercatrici, con oltre 320 contributi scientifici in un programma che comprende circa 4200 lavori accettati. All’interno del programma di conferenze sui temi collegati alla ricerca aerospaziale, il Politecnico di Torino porta la sua esperienza nella ricerca e nello sviluppo dei satelliti, nell’ambito dell’osservazione della Terra e in quello fondamentale delle telecomunicazioni, partecipando alle principali plenarie di discussione tra gli stakeholders accademici, scientifici e industriali e i decisori politici: ai lavori dello IAC infatti sono presenti più di 50 tra ministri e membri del parlamento di numerosi Paesi europei e dal resto del mondo, oltre a rappresentanti dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite.
Sugli oltre 20 mila metri quadri della sezione espositiva di IAC, il Politecnico ha un grande stand (MC-10), all’interno del quale vengono presentate le attività di ricerca di circa 30 tra Centri Interdipartimentali e gruppi di ricerca dell’Ateneo, 10 brevetti e progetti Proof of Concept in ambito aerospaziale, gli spin-off (startup nate da gruppi di ricerca del Politecnico di Torino) Deplotic, Evolunar, Oris, Mespac e SpaceMotionery. Inoltre sono presenti più di dieci startup inserite in ESA BIC Turin, un programma di incubazione dell’Agenzia Spaziale Europea, gestito dall’incubatore I3P del Politecnico, con il supporto scientifico e tecnologico dell’Ateneo e della Fondazione LINKS. Il Politecnico mette a disposizione anche uno spazio dove le aziende potranno incontrare ricercatori e ricercatrici, per far decollare importanti progetti di collaborazione.
Trovano spazio anche le attività dell’Ateneo finanziate in ambito PNRR-Next Generation EU per i progetti legati alla ricerca spaziale. Il Politecnico di Torino è capofila dell’ecosistema di innovazione NODES – Nord Ovest Digitale e Sostenibile, dove è impegnato nel progetto faro SPACE4YOU, che mira alla creazione di un laboratorio distribuito, per sostenere lo sviluppo di tecnologie e soluzioni per l'esplorazione dello spazio e di nuove applicazioni spaziali. L’Ateneo coordina poi lo Spoke 1 – Air Mobility del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile - MOST, per il futuro della mobilità aerea. Inoltre il Politecnico guida il progetto Space It Up!, finanziato da ASI e dal Ministero dell’Università e della Ricerca, con l’obiettivo di riunire l'expertise italiana nella scienza e nell'ingegneria spaziale, ponendo l'Italia in prima linea nella ricerca sull'osservazione e la protezione della Terra, l'esplorazione extraterrestre, i satelliti artificiali e il tele-rilevamento. Anche Space It Up! ha un suo stand dedicato e tante attività correlate.
Protagonisti a IAC saranno anche gli scienziati e le scienziate spaziali di domani: i Team studenteschi del Politecnico di Torino che si occupano di aerospazio saranno presenti allo stand con i loro prototipi. Si tratta di: ASTRA, CubeSat, DIANA, PoliTo Rocket, PoliTorbital e Icarus. E poi oltre 50 studenti del Politecnico parteciperanno al congresso come volontari e volontarie: un’occasione unica per immergersi nell’atmosfera di IAC e incontrare gli esperti del settore.
Novità di quest’anno, l’arrivo al convegno di un campione lunare prelevato dalla faccia nascosta della Luna – nella regione del Bacino Polo Sud-Aitken – nel corso della missione Chang'e 6, il lander lunare cinese lanciato il 3 maggio scorso. Ad accogliere il prezioso reperto lunare una delegazione di cui fanno parte anche i docenti del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale-DIMEAS Alfonso Pagani, IPC co-chair di IAC, ed Enrico Zappino, Executive Project Manager di IAC 2024, entrambi membri del gruppo di ricerca Mul2. Oltre a loro erano presenti Christian Feichtinger, Executive Director dell’International Astronautical Federation (IAF), una significativa rappresentanza cinese ed esponenti dell'Associazione Italiana di Aeronautica e Astronautica (AIDAA).
“Il Politecnico di Torino ha scelto di impegnarsi fortemente nella ricerca sulle discipline legate allo spazio – sottolinea la professoressa Giuliana Mattiazzo, Vicerettrice per l'Innovazione scientifico-tecnologica al Politecnico di Torino – Si tratta di un settore chiave per il presente e il futuro dello sviluppo di tecnologie che potenzialmente avranno un grande impatto sulla nostra vita quotidiana, dalle applicazioni in campo medico delle telecomunicazioni e della sicurezza ambientale, fino all’osservazione della Terra per studiare e attenuare gli effetti del cambiamento climatico. Il Politecnico si è fatto perciò promotore dello sviluppo della Città dell’Aerospazio a Torino, un ecosistema innovativo che sul territorio unisce gli sforzi di industria, accademia e ricerca. L’Ateneo incoraggia lo sviluppo delle imprese innovative in questo settore con il programma ESA BIC, ospitato all’incubatore I3P e con la presenza dell’hub Galaxia, il fondo di venture capital di Cassa Depositi e Prestiti per le start-up spaziali. Senza dimenticare il forte coinvolgimento nei grandi progetti finanziati dal PNRR, come NODES e MOST, oltre a Space It Up!. È chiaro che al Congresso IAC il Politecnico si propone con un ruolo da protagonista sulla scena della ricerca spaziale.”