
Energia Geotermica ed Erasmus+: un ponte tra Università, Industria e Innovazione

L’energia geotermica, nata in Italia e diffusa a livello internazionale, ricopre un ruolo strategico nell’ambito della transizione energetica: in questo panorama, in cui il nostro Paese è da sempre all'avanguardia, nasce il corso multidisciplinare e internazionale sull’energia geotermica inquadrato nel programma Erasmus+.
Il programma Erasmus+ Blended Intensive Programme (BIP) “Geothermal energy: resource assessment, plants, and environmental impacts” è coordinato dal Politecnico e ha coinvolto nel tempo studenti provenienti da sette università europee nel settore industriale multidisciplinare della geotermia. Si tratta, nello specifico, del risultato di una proficua collaborazione e sinergia tra il mondo accademico e le principali aziende leader internazionali del settore, con il supporto di fornitori di apparecchiature e servizi (Exergy International S.r.l., Steam S.r.l., Blue Spark Energy) e compagnie energetiche (Enel Green Power).
Dal 9 giugno all’11 luglio scorsi, un intenso ciclo di lezioni online ha quindi fornito agli e alle studenti iscritti al programma un’ampia conoscenza sulla produzione di energia da risorse geotermiche, compresi gli aspetti legati a geologia, idrogeologia, valutazione dei potenziali rischi, impianti di produzione di energia elettrica, termodinamica e turbine.
La settimana finale di lezione si è svolta in presenza in un luogo di particolare valore per la geotermia: la zona Larderello, in provincia di Pisa, dov’è nata e dove è tutt’ora presente la produzione di energia geotermica. Le visite tecniche hanno riguardato, nello specifico, la centrale “Valle Secolo” di Enel Green Power, la più grande in Europa, le aree con manifestazioni superficiali di Lagoni del Sasso e Le Biancane, e i relativi musei.

Le conoscenze acquisite durante le lezioni e le visite tecniche hanno permesso agli e alle studenti di affrontare con successo un progetto di gruppo sulla valutazione di fattibilità tecnico-economica di una centrale di energia geotermica, reso possibile anche grazie alle competenze condivise dal personale tecnico di Steam S.r.l. La settimana si è conclusa con la visita presso gli impianti di Exergy a Olgite Olona, in provincia di Varese, uno dei leader mondiali nel campo degli Organic Rankine Cycle.
“Durante il corso BIP, abbiamo visto crescere nelle nostre studentesse e nei nostri studenti un’iniziale curiosità tramutata poi in passione per l’energia geotermica, per la sua connotazione fortemente multidisciplinare. Ci auguriamo che questa iniziativa sia servita a valorizzare ulteriormente il ruolo trainante e innovativo che l’Italia detiene in questo settore delle energie rinnovabili. L’iniziativa è stata fortemente arricchita del sostegno del programma ERASMUS+, dalla collaborazione con la rete UNITE! e dal prezioso contributo e sostegno di aziende leader a livello mondiale", affermano Vera Rocca, Glenda Taddia, Alessandro Casasso e Christoforos Benetatos, rispettivamente docenti e ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI e membri del comitato organizzatore del programma.
Il programma BIP incarna la visione di Erasmus+: promuovere la collaborazione transnazionale, interdisciplinare e intersettoriale unendo l'apprendimento a distanza con il lavoro di squadra in loco e le attività sul campo, creando un intenso scambio di conoscenze.
Il potenziale di leadership dell'Italia nella tecnologia geotermica è fondato su una solida base di competenze, capacità industriale ed eccellenza accademica. L' Erasmus+ BIP del Politecnico dimostra così come l'investimento strategico nell'istruzione e la collaborazione tra pubblico e privato possano gettare le basi per formare professionisti della geotermia in grado di guidare la transizione verso l'energia sostenibile.