Atlante del Cibo: sfide e opportunità del sistema agroalimentare di Torino
Una tavola rotonda per parlare di cibo, di politica e di Torino riunendo accademici ed esperti del settore agroalimentare. L’Atlante del Cibo di Torino Metropolitana è l’importante strumento di narrazione, analisi e monitoraggio che attraverso processi di mappatura e competenze multidisciplinari mette in connessione informazioni ed esperienze per riflettere sul sistema territoriale del cibo e delle sue governance.
Insieme all’Università di Torino, all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, alla Camera di Commercio di Torino e altri attori istituzionali, il Politecnico è membro e fondatore dell’Atlante del Cibo, con referente il professor Cristian Campagnaro del Dipartimento di Architettura e Design-DAD.
Il IV Rapporto dell’Atlante è stato presentato martedì 10 ottobre al Campus Luigi Einaudi di UniTO e ha rappresentato anche il primo appuntamento del ciclo “I martedì del cibo”, incontri mensili per discutere di ricerca e innovazione nell’ambito Food.
In questa occasione, sono stati illustrati i risultati della call for papers lanciata nel 2021 rivolta agli Atenei, ai centri di ricerca pubblici e privati, agli enti pubblici, alle organizzazioni del terzo settore e alle associazioni di categoria, con l’obiettivo di mappare e raccogliere la conoscenza prodotta sul sistema torinese del cibo.
Con i 40 paper pervenuti è stato realizzato il Rapporto finale articolato nelle sette tematiche argomentate durante la conferenza.
Queste tematiche sono punti essenziali per capire in che direzione si sta muovendo la ricerca e la progettualità locale sul cibo e la nutrizione: “Sistemi, politiche e progetti” discussa da Stefano Aimone coordinatore dell'area Sviluppo rurale e sistema agroalimentare dell’IRES; “Produzione e sostenibilità” presentata da Enrico Gottero del Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST del Politecnico, che ha approfondito i metodi di produzione e l’impatto ambientale correlato, considerando qualità, quantità e sicurezza alimentare; “Stili alimentari, consumi e identità” trattata da Alessia Toldo, dell’Università di Torino, che ha trattato anche il tema “Cibo e scuola”; “Cibo e salute” è stata presentata da Alessandra Savina dell’Università di Scienze Gastronomiche; “Povertà alimentare” esposta da Veronica Allegretti dell’Università di Torino; infine, “Spreco e recupero” di cui si è occupato Luca Battisti dell’Università di Torino.
Le discussioni hanno abbracciato la vasta gamma di aspetti che rientrano nel sistema agroalimentare. Dal Green Deal e dalla Strategia Farm to Fork dell’Unione Europea alla preservazione di saperi e di tradizioni; dalle analisi delle abitudini di consumo all’importanza della formazione alimentare; dal monitoraggio del servizio di ristorazione scolastica alla considerazione del cibo come diritto umano.
A seguire, la tavola rotonda ha visto la partecipazione di esperti provenienti da diverse sfere, tra cui agricoltura, governo locale e organizzazioni cooperative, offrendo una visione completa sulle sfide e le opportunità per il sistema alimentare.
Gli ospiti presenti (Giovanni Cardone della CIA Piemonte, Vittorio Bosser Peverelli della Regione Piemonte, Carlo Ghisoni di Nova Coop, Alberto Ritucci e Federica Giuliani del Comune di Torino, Giuseppe Costa dell’Università di Torino e Marco Lazzarino direttore generale CAAT Torino) si sono focalizzati sulla missione dell’Atlante del Cibo, cioè accrescere la consapevolezza tra la cittadinanza e i decision-makers con nuove occasioni di dialogo e confronto per un benessere diffuso, mettendo al centro Torino e il Piemonte dove il settore dell’enogastronomia e della ristorazione di eccellenza rappresenta un asset maturo della città, soprattutto in termini di valorizzazione del territorio e sviluppo turistico.
“Con il IV Rapporto – afferma Cristian Campagnaro – l’Atlante del Cibo di Torino Metropolitana rende concreta la sua attenzione per i sistemi alimentari sostenibili e inclusivi e il suo impegno statutario alla diffusione della conoscenza su queste tematiche e all’incremento della consapevolezza, della partecipazione e del coinvolgimento dei cittadini, in piena coerenza con i mandati di inclusione e public engagement che ispirano quotidianamente le azioni del Politecnico.”