Il robot che salva le persone in pericolo – team ISAAC

Immagine
Team Isaac

Il team ISAAC è impegnato nel settore della robotica mobile di servizio, in particolare la robotica per le operazioni Search&Rescue. Un robot di servizio non è destinato ad applicazioni industriali ma a compiti quali attività di ricerca e soccorso, riabilitazione medica, monitoraggio, esplorazione, supporto all’agricoltura, telepresenza eccetera.

Il team lavora sullo sviluppo di soluzioni robotiche innovative per attività di ricerca e soccorso (Search and Rescue, SAR), ovvero tutte quelle attività finalizzate alla ricerca, al soccorso e al salvataggio di persone in grave stato di emergenza o pericolo per le quali è importante lo sviluppo di varie soluzioni robotiche per coadiuvare o addirittura sostituire i soccorritori nelle operazioni SAR con l’obiettivo di ridurre i possibili rischi e di velocizzare le operazioni stesse.

Immagine
Team Isaac

Il progetto finanziato nel 2021-2022 (anno finanziario 2020) riguarda l'ottimizzazione del prototipo attuale del team ISAAC, il robot denominato Rese.Q.

Il processo di progettazione di Rese.Q ha seguito un percorso evolutivo tra varie soluzioni che nel tempo ha portato all’ottimizzazione dell’output progettuale. Attualmente sono in corso la validazione sperimentale del prototipo e la revisione di alcuni sottosistemi che hanno presentato dei limiti nei primi test. Inoltre il team ha iniziato a progettare la seconda versione del prototipo, con l’obiettivo di superare i limiti progettuali della prima versione e di implementare nuove funzioni.

Il prototipo è stato esposto alla Maker Faire tenutasi a Roma nel mese di ottobre 2022.

Immagine
Team Isaac

Grazie al 5 per mille destinato al Politecnico nell'anno finanziario 2017, il team ISAAC aveva realizzato il primo prototipo di robot Rese.Q, un innovativo robot modulare biomimetico (snake-like) in grado di configurarsi dinamicamente in due modalità di funzionamento: braccio robotico e robot strisciante.

Il robot si presenta quindi come una catena di moduli, ognuno dotato del proprio sistema di trazione cingolato indipendente. La duplice configurazione del robot è la peculiarità di questo design che può diventare all’occorrenza un braccio robotico. Questo permette al prototipo di mantenere una sezione frontale di dimensioni ridotte, tali da permettere la navigazione in spazi ristretti. Inoltre, aggiungendo, rimuovendo o sostituendo un modulo è possibile ottenere prestazioni differenti, ma anche una rapida manutenzione della macchina.

Il prototipo aveva partecipato a competizioni ed eventi di promozione e divulgazione di robotica di servizio, come la RoboCup Rescue.