PoliTO Japan Hub al servizio delle imprese che guardano al Giappone
Il Politecnico di Torino come chiave a disposizione delle imprese per aprire le porte del mercato giapponese. Un mercato complesso ma importante e promettente, che deve essere approcciato però con grande attenzione. La sede che l’Ateneo ha aperto dal 2023, presso la Camera di Commercio Italiana in Giappone, serve proprio a raggiungere questo traguardo.
L’idea di creare il PoliTO Japan Hub risale al 2022, e la prima sede, inaugurata nel 2023, è stata collocata a Kyoto: il Politecnico è stata la prima università italiana ad aprire un ufficio in Giappone. Più recentemente, il PoliTO Japan Hub si è spostato a Tokyo – la nuova sede, ospitata nei locali della Camera di Commercio italiana in Giappone, è stata ufficialmente inaugurata il 29 settembre scorso con una cerimonia di grande impatto presso l’ambasciata italiana a Tokyo – dove lavora intensamente per attivare e consolidare le relazioni sul fronte della ricerca, della didattica e del trasferimento tecnologico, e più in generale per le imprese.
“Il nostro è un ufficio di rappresentanza che ha l’obiettivo di sviluppare le relazioni Politecnico-Giappone – spiega il professor Giuseppe Quaglia, Direttore del Japan Hub – Oggi abbiamo circa 20 università partner e siglato solo nell’ultimo anno 6 accordi di collaborazione. Siamo naturalmente a disposizione di ogni impresa italiana che abbia interesse a operare in Giappone. Tokyo è il cuore della rete di relazioni che abbiamo costruito, ma lavoriamo molto con le aree di Kyoto e Osaka, ed anche con le altre regioni. Le imprese giapponesi ci stanno guardando con attenzione, ne abbiamo avuto dimostrazione con gli ultimi eventi che abbiamo organizzato ai quali hanno preso parte aziende come Kawasaki, Panasonic, Ricoh, JTECKT”.
Il PoliTO Japan Hub ha quindi un ruolo di “mediatore” tra il mondo della ricerca e delle imprese italiane, e quello giapponese. Per le imprese italiane, ad esempio, può essere particolarmente difficile entrare in contatto diretto con imprese giapponesi; un canale più efficace è spesso quello della “triangolazione” attraverso un centro di ricerca come il Politecnico che può avere come partner un’università giapponese. Possono però essere anche le imprese giapponesi, magari con sedi europee e con contatti con il Politecnico, ad avere interesse a conoscere e lavorare con imprese italiane.
Il PoliTO Japan Hub, infine, riserva una particolare attenzione alle PMI e alle startup. “Il nostro Incubatore I3P è stato eletto Miglior Incubatore Pubblico al mondo dal World Rankings of Business Incubators and Accelerators 2019-2020 – racconta il professor Quaglia – Stiamo immaginando un percorso comune tra Incubatore e Japan Hub così da avvicinare le PMI e le startup a quest’area economica. Si tratta di un modo diverso di guardare alla presenza del Politecnico in Giappone”. Uno sguardo che si estende anche alla comunità studentesca e ai ricercatori e alle ricercatrici la cui mobilità potrebbe anche interessare le imprese: attraverso queste figure possono essere attivati percorsi di avvicinamento tra aziende e mondo giapponese.
Molti gli ambiti scientifici interessati dalle iniziative: ingegneria, architettura, design ma anche temi come quello dell’energia, delle tecnologie della salute e dell’invecchiamento, della robotica, degli strumenti collegati alla fragilità del territorio, della pianificazione dei territori, della valorizzazione del patrimonio artistico, senza dimenticare l’aerospazio inteso nel senso più vasto possibile. Tema, quest’ultimo, che è stato il cuore della presenza dell’Ateneo ad Expo Osaka 2025 attraverso l’esposizione multimediale “Volare: dove i sogni incontrano la tecnologia”, che è stata anche l’ambientazione di due conferenze dedicate rispettivamente a Scientific Pathways from Torino to Osaka: A Cross-Cultural Collaboration Series e alla ricerca dell’Ateneo nei settori dell’Advanced Air Mobility e della New Space Economy.
Quattro “mestieri”, quindi, per il PoliTO Japan Hub: valorizzare la ricerca, promuovere il trasferimento tecnologico, sviluppare collaborazioni in ambito didattico e accrescere in Giappone la reputazione del Politecnico e del sistema produttivo italiano.
“Il Giappone ha grande interesse per l’Italia, non solo per la sua cultura ma anche per la tecnologia che rappresenta. Le aziende italiane devono però ricordare che quello giapponese è un mondo molto particolare, che richiede pazienza e tempo per arrivare ad una conoscenza reciproca – sottolinea la professoressa Stefania Specchia, Board member del Japan Hub – Occorre ragionare sul medio-lungo periodo: si tratta infatti di un percorso di avvicinamento culturale oltre che scientifico e tecnologico, che tocca anche la mobilità delle persone attraverso le iniziative di ospitalità reciproca di studenti e tecnici giapponesi nelle imprese italiane e viceversa. PoliTO Japan Hub può avere davvero la funzione di mediazione tra due mondi così diversi”.