
Dalla bonifica dei siti inquinati al cambiamento climatico: premiate le tesi più innovative del Politecnico di Torino
Il Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI del Politecnico di Torino e la Regione Piemonte hanno nuovamente collaborato per onorare la memoria dell’Ingegnere Stefano Rigatelli.
L’Ingegnere Rigatelli, scomparso prematuramente nell’aprile 2016, conseguì la laurea in Ingegneria Mineraria nel 1991 proprio al Politecnico di Torino; dal 1996 lavorò presso la Regione Piemonte, ricoprendo diversi incarichi fino alla nomina di direttore del settore “Ambiente, governo e tutela del territorio” nel 2015.
L’edizione 2025 dei Premi Rigatelli ha voluto premiare le migliori tesi di laurea magistrale e di dottorato discusse nell’anno solare 2024 in uno dei seguenti ambiti: bonifica di siti inquinanti, risanamento ambientale, amianto, mitigazione e cambiamenti climatici.
La commissione per la valutazione delle tesi di laurea, composta dalla professoressa Rossana Bellopede e dal ricercatore Carlo Bianco per il Politecnico di Torino, e dall’ingegnera Carlotta Del Taglia della Regione Piemonte, ha nominato vincitrici tre tesi di laurea che condividono un elevato grado di originalità e un’ottima rilevanza, completezza e coerenza degli argomenti trattati con le tematiche del bando.
“Climate Change and Nipah virus: exploring the links between climate variability, extremes, and zoonotic spillover in Bangladesh” di Cimaroli Agnese analizza l’influenza dei cambiamenti climatici sul rischio di trasmissione di virus zoonotici dagli animali all’uomo; “Estimation of volume, nutrient and carbon dioxide from a waste incinerator’s flue gases as carbon source for an outdoor, continuous microalgae cultivation plant in south Sardinia” di Francesco Salvatore Corda presenta un approccio innovativo per la cattura di CO2 da gas di scarico generati da un inceneritore di rifiuti mediante l’utilizzo di microalghe; infine “ACLIMO Project: Deep Learning classification of aerial imagery for monitoring the effects of climate change on the mountain area of Maritime Alps” di Chiara Graziani analizza gli effetti dei cambiamenti climatici sulle aree montane attraverso l’osservazione della copertura del suolo utilizzando immagini aeree classificate con modelli di Deep Learning.
Per la miglior tesi di dottorato i docenti Alessandro Casasso e Rossana Bellopede, sempre affiancati da Carlotta Del Taglia, hanno premiato la tesi “The dual impact of colloidal particles in the environment: emerging contaminants and groundwater remediation agents” di Leonardo Magherini, il quale si è occupato dello studio del trasporto di particelle colloidali in mezzi porosi per diverse applicazioni ambientali: filtrazione di microplastiche in impianti di potabilizzazione delle acque, migrazione di fibre di amianto in sistemi acquiferi, iniezione di sospensioni di nanoferro e sintesi in situ di nanoparticelle di ferro zerovalente per la bonifica di siti contaminati, producendo un elaborato finale caratterizzato da un’estesa attività sperimentale con un’eccellente rilevanza scientifica e un ottimo grado di innovazione.