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19
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Liberi Libri: dialogo con Paolo Cornaglia e Zsuzsanna Ordasi
Il nuovo appuntamento di Liberi Libri metterà al centro il volume Géza Aladár Kármán e Gyula Ullmann, architetti a Budapest e nell’Ungheria storica (1895-1915) a cura di Paolo Cornaglia e Zsuzsanna Ordasi.
Pubblicato da Quodlibet (Macerata, 2024) con il contributo del Politecnico di Torino, il volume offre una rilettura complessiva dell’opera degli architetti ungheresi Géza Aladár Kármán e Gyula Ullmann, protagonisti della Secessione viennese a Budapest tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Attivi dal 1895, si distinsero per un linguaggio architettonico moderno e internazionale, ispirato a Otto Wagner, in un contesto ancora segnato dallo storicismo e dalla ricerca di uno stile nazionale. Le loro realizzazioni – sinagoghe, edifici residenziali, banche, sedi di assicurazioni – testimoniano un’evoluzione dal decorativismo secessionista verso forme più monumentali e classiche.
Frutto di approfondite ricerche archivistiche e storiografiche, il volume curato da Zsuzsanna Ordasi e Paolo Cornaglia raccoglie saggi critici, schede illustrate di 35 opere, 10 progetti per concorsi e un catalogo cronologico, restituendo piena visibilità a due figure centrali dell’architettura ungherese.
Paolo Cornaglia, PhD, è professore associato di Storia dell’architettura presso il Politecnico di Torino (DAD). I suoi ambiti di ricerca riguardano le residenze di corte, i giardini storici, l’architettura in Europa centrale. In questo quadro ha pubblicato tra gli altri: Giuseppe Battista Piacenza e Carlo Randoni. I Reali Palazzi tra Torino e Genova (1773-2021), Torino 2012; Budapest. Architettura, città e giardini tra XIX e XX secolo, Torino, 2013; From Czernowitz to Chernivtsi by Cernăuți. A Multicultural Townscape as Heritage of a Plural Society, in K. Tragbar, V. Ziegler (a cura di), Planen un Bauen im Grenzraum / Planning and Building in Border Regions, Berlin-München, 2019 e Il giardino francese alla corte di Torino. Da André Le Nôtre a Michel Benard, 1650-1773, Firenze, 2021.
Zsuzsanna Ordasi, PhD, storica dell’arte, professore associato di Storia dell’arte presso l’Università Károli Gáspár della Chiesa Riformata di Budapest. Le sue ricerche si incentrano sull’architettura ungherese e sui rapporti nell’architettura tra l’Italia e l’Ungheria nei secoli XIX e XX. Tra le sue pubblicazioni: Un architetto ungherese a Roma: József Vágó, 1920-1926, con G. Doti, M.L. Neri, M.G. Turco, Roma, 2012; La sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Budapest, in G. Giannotti (a cura di), La sede dell’Istituto Italiano di Cultura, Budapest, 2014; Magyar építészet (Architettura ungherese), Romanika, Budapest, 2018; Risonanze romane nella nuova stazione ferroviaria di Szolnok, in F. Guida, Z. Turgonyi (a cura di), Italia e Ungheria tra una rivoluzione e l’altra, Perugia, 2023.
Sergio Pace, docente del Dipartimento di Architettura e Design-DAD, presenterà gli autori Paolo Cornaglia (professore del DAD) e Zsuzsanna Ordasi (professoressa Università Károli Gáspár). La professoressa Chiara Devoti farà da discussant.
L'incontro si terrà in presenza, presso la Biblioteca Centrale di Ingegneria, dalle 17,00 alle 19,00, e sarà disponibile online sulla piattaforma Zoom a questo link.
Pubblicato da Quodlibet (Macerata, 2024) con il contributo del Politecnico di Torino, il volume offre una rilettura complessiva dell’opera degli architetti ungheresi Géza Aladár Kármán e Gyula Ullmann, protagonisti della Secessione viennese a Budapest tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Attivi dal 1895, si distinsero per un linguaggio architettonico moderno e internazionale, ispirato a Otto Wagner, in un contesto ancora segnato dallo storicismo e dalla ricerca di uno stile nazionale. Le loro realizzazioni – sinagoghe, edifici residenziali, banche, sedi di assicurazioni – testimoniano un’evoluzione dal decorativismo secessionista verso forme più monumentali e classiche.
Frutto di approfondite ricerche archivistiche e storiografiche, il volume curato da Zsuzsanna Ordasi e Paolo Cornaglia raccoglie saggi critici, schede illustrate di 35 opere, 10 progetti per concorsi e un catalogo cronologico, restituendo piena visibilità a due figure centrali dell’architettura ungherese.
Paolo Cornaglia, PhD, è professore associato di Storia dell’architettura presso il Politecnico di Torino (DAD). I suoi ambiti di ricerca riguardano le residenze di corte, i giardini storici, l’architettura in Europa centrale. In questo quadro ha pubblicato tra gli altri: Giuseppe Battista Piacenza e Carlo Randoni. I Reali Palazzi tra Torino e Genova (1773-2021), Torino 2012; Budapest. Architettura, città e giardini tra XIX e XX secolo, Torino, 2013; From Czernowitz to Chernivtsi by Cernăuți. A Multicultural Townscape as Heritage of a Plural Society, in K. Tragbar, V. Ziegler (a cura di), Planen un Bauen im Grenzraum / Planning and Building in Border Regions, Berlin-München, 2019 e Il giardino francese alla corte di Torino. Da André Le Nôtre a Michel Benard, 1650-1773, Firenze, 2021.
Zsuzsanna Ordasi, PhD, storica dell’arte, professore associato di Storia dell’arte presso l’Università Károli Gáspár della Chiesa Riformata di Budapest. Le sue ricerche si incentrano sull’architettura ungherese e sui rapporti nell’architettura tra l’Italia e l’Ungheria nei secoli XIX e XX. Tra le sue pubblicazioni: Un architetto ungherese a Roma: József Vágó, 1920-1926, con G. Doti, M.L. Neri, M.G. Turco, Roma, 2012; La sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Budapest, in G. Giannotti (a cura di), La sede dell’Istituto Italiano di Cultura, Budapest, 2014; Magyar építészet (Architettura ungherese), Romanika, Budapest, 2018; Risonanze romane nella nuova stazione ferroviaria di Szolnok, in F. Guida, Z. Turgonyi (a cura di), Italia e Ungheria tra una rivoluzione e l’altra, Perugia, 2023.
Sergio Pace, docente del Dipartimento di Architettura e Design-DAD, presenterà gli autori Paolo Cornaglia (professore del DAD) e Zsuzsanna Ordasi (professoressa Università Károli Gáspár). La professoressa Chiara Devoti farà da discussant.
L'incontro si terrà in presenza, presso la Biblioteca Centrale di Ingegneria, dalle 17,00 alle 19,00, e sarà disponibile online sulla piattaforma Zoom a questo link.