
Infrastrutture di identità digitale: tra path dependence e riconfigurazioni dello Stato
Spesso si tende a pensare che la digitalizzazione di processi sedimentati da decenni non comporti cambiamenti radicali, ma semplicemente efficientamento e velocizzazione. Questo è soprattutto vero dei processi di identificazione, che con la transizione digitale hanno visto una loro moltiplicazione. Dobbiamo identificarci non più soltanto per attraversare un confine o prendere un aereo, ma anche per ordinare una pizza online o comprare un biglietto del treno. Questo intervento si pone l’obiettivo di dimostrare che la digitalizzazione dell’identità non è soltanto una questione di bytes, ma sfida radicalmente il modo in cui le identità individuali vengono costruite, così come viene costruita l’organizzazione di rapporti inter-istituzionali che diamo per scontati. Con le infrastrutture digitali sviluppate ai fini dell’identificazione, quello che da più di quattro secoli chiamiamo “Stato” sta subendo invisibili cambiamenti che tuttavia possono attivare trasformazioni di lunga durata. L’intervento prenderà in considerazione casi tratti dal nuovo sistema di identificazione europeo (EUDI Wallet), dalla registrazione di persone in movimento ai confini europei, dal caso italiano dell’anagrafe centrale della popolazione.
Interviene: Annalisa Pelizza, professoressa in studi sociali della scienza e della tecnologia presso l'Università di Bologna e il dipartimento di Digital Design and Information Studies, Università di Aarhus. È presidente di STS Italia, membro del comitato editoriale di Big Data & Society e di Tecnoscienza. La sua ricerca sulla governance per mezzo delle infrastrutture di dati studia come la datificazione comporti trasformazioni a lungo termine nelle istituzioni moderne. Ha ricevuto finanziamenti dalla Commissione Europea nel pilastro “Excellence in Science”.
Introduce: Alvise Mattozzi (Docente di Studi Sociali della Scienza e della Tecnologia, Politecnico di Torino)