Sergio Pace (referente del Rettore per le Biblioteche e gli Archivi Storici di Ateneo del Politecnico di Torino), Beatrice Dema (associazione “Remedia – lingua medicina malattia”), Gabriele Neri (ricercatore in Storia dell’Architettura al Politecnico di Torino)
dialogano con:
Alessandro Armando, Giovanni Durbiano, Costanza Lucarini e Raffaella Scarpa, curatori e curatrici del volume "Tra le righe dell’architettura. Lingua, stile, testo".
Tra le righe dell’architettura. Lingua, stile, testo
(Sesto San Giovanni: Mimesis, 2022 - ISBN: 9788857588216)
Ricerche sull’evoluzione e la trasformazione del vocabolario tecnico di scienza, arti e mestieri hanno prodotto fitte bibliografie e, per quanto concerne quello dell’architettura, autorevoli linguisti hanno già dato prova della ricchezza di tale repertorio in lavori a impronta lessicografica. Ma l’interesse a indagare le semantiche speciali affermatesi con l’accentuarsi delle specificità epistemologiche, nonché a interrogare i testi e i documenti scritti, è proprio anche di storici dell’architettura e architetti, per i quali essi costituiscono strumenti della ricerca storica o della prassi progettuale. A fronte degli sforzi già compiuti in ottica multidisciplinare, grazie ai contributi tanto di linguisti e storici della lingua, quanto di progettisti e storici dell’architettura, il volume intende proporre una riflessione volta a delimitare un campo d’interazione interdisciplinare tra linguistica e architettura, presentandosi come un’occasione e un modello di studio per provare a rispondere ad alcune domande: è lecito considerare la lingua dell’architettura un linguaggio specialistico – al pari delle scienze dure, della medicina, del diritto e dell’informatica – o un linguaggio settoriale – come quello impiegato nelle scienze politiche, sociali ed economiche? Tracciare l’evoluzione della storia della lingua dell’architettura può incrementare la consapevolezza della dottrina architettonica? Che corpus testuale si presta maggiormente a essere analizzato dal punto di vista linguistico? Quali specificità denotano lo stile di scrittura degli architetti nel tempo? Che tipologie testuali segnano lo sviluppo e l’affermarsi del sapere architettonico? In che modo la scrittura affianca il disegno nel processo progettuale?