Sport e tecnologia: la voce del Politecnico al Research Day di Stoccolma
Come evolve la ricerca nell’ambito sportivo e quali sono gli obiettivi in vista delle Olimpiadi? Di questo si è discusso in occasione dell’Italy + Sweden Sport Research Day, la giornata che, ospitata dal KTH Innovation Lab, motore dell’ecosistema dell’innovazione di Stoccolma, ha raccolto esperti che hanno presentato lo sviluppo di progetti di ricerca bilaterali ed europei nel campo dello sport ad alte prestazioni e dello sport olimpico.
L’iniziativa, promossa dall’Ambasciata d’Italia a Stoccolma, dal KTH Royal Institute of Technology e dai Research Institutes of Sweden (RI.SE) e Rikisidrottsforbunded (RF), è stata organizzata con il patrocinio del Comitato Olimpico Nazionale Italiano(CONI) e ha visto la partecipazione di istituzioni, ricercatori e stakeholder di primo piano della scena sportiva italiana e svedese.
A rappresentare l’Ateneo sono stati la professoressa Laura Gastaldi del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale-DIMEAS e il professore Alessandro Pezzoli del Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST che hanno preso parte al programma dei technical speakers, affiancando professioniste e professionisti provenienti da enti italiani e svedesi quali INAIL, CONI-IMSS, RISE, KTH, KI e SOK.
L’evento si inserisce nel percorso che accompagna i grandi appuntamenti internazionali, da Milano-Cortina 2026 fino ai Giochi Olimpici di Los Angeles 2028, con uno sguardo esteso alle prospettive di lungo periodo fino al 2030. Obiettivo della giornata è stato rafforzare la collaborazione tra i due Paesi e promuovere nuove opportunità di ricerca congiunta, con particolare attenzione alle tecnologie applicate alle prestazioni ai massimi livelli.
La mattinata è stata dedicata alle presentazioni tecniche dei ricercatori, mentre il pomeriggio ha offerto un momento di confronto istituzionale attraverso una tavola rotonda su tre tematiche chiave per il futuro dello sport ad alte prestazioni.
Primo aspetto, il cambiamento climatico e lo sport d’élite, con attenzione agli impatti sulle condizioni di gara e sulle strategie di adattamento; l’interazione uomo-attrezzatura è il secondo ambito analizzato, ambito in cui la ricerca ingegneristica ricopre un ruolo centrale nello sviluppo di equipaggiamenti sempre più performanti e sicuri; e, in terzo luogo, capacity building e il trasferimento di conoscenze nell’ecosistema sportivo europeo, con l’obiettivo di rafforzare reti di cooperazione e progettazione condivisa.
La giornata di lavoro ha evidenziato il valore strategico di una collaborazione strutturata tra Italia e Svezia nel settore dello sport ad alte prestazioni, un ambito in cui l’integrazione tra ricerca ingegneristica, medicina sportiva e sviluppo tecnologico può generare ricadute significative.
Per il Politecnico, l’evento rappresenta un’opportunità importante per consolidare la propria presenza nei network di ricerca internazionali e contribuire allo sviluppo di progettualità europee in vista dei prossimi grandi eventi sportivi. Le collaborazioni avviate nel corso dell’Italy + Sweden Sport Research Day potranno tradursi in iniziative congiunte, partecipazione a bandi europei e sviluppo di tecnologie innovative che supporteranno atleti e federazioni nei prossimi anni.
“La collaborazione tra Italia e Svezia ci offre un laboratorio unico dove mettere in sinergia competenze ingegneristiche, mediche e sportive. – spiega la professoressa Laura Gastaldi – Solo unendo questi tre pilastri possiamo sviluppare strumenti realmente utili per affrontare sfide come il cambiamento climatico, l’evoluzione delle attrezzature e la preparazione ai grandi eventi olimpici. Desidero ringraziare l’Ambasciata d’Italia a Stoccolma per aver reso possibile questo momento di confronto: iniziative come questa rafforzano la nostra capacità di costruire conoscenza condivisa e progettualità innovative a beneficio dell’intero ecosistema sportivo.”
E il professore Alessandro Pezzoli aggiunge: “Il Research Day ha mostrato quanto l’integrazione tra la scienza del clima, la tecnologia e la ricerca applicata possa contribuire concretamente allo sport d’élite. Le sfide poste dai cambiamenti ambientali richiedono un approccio condiviso, capace di favorire il trasferimento di conoscenze e una cooperazione strutturata tra istituzioni, ricercatori e federazioni, per un’attività sportiva sempre più sostenibile. La tavola rotonda rappresenta un passo importante verso nuove progettualità condivise e verso una visione europea dello sport del futuro. Un sincero ringraziamento all’Ambasciata d’Italia in Svezia e al CONI per il costante sostegno allo sviluppo dello sport italiano.”