Premio 2031: U-Care Medical vince lo Startup Award 2023
Una startup nata al Politecnico ha vinto l’edizione di quest’anno del 2031 Startup Award, tra le competizioni nazionali più importanti nel campo dell’innovazione. Si tratta di U-Care Medical, giovane impresa torinese incubata presso I3P e specializzata nello sviluppo di innovativi dispositivi medicali, che ha l’obiettivo di rivoluzionare l’approccio clinico all’interno dei reparti di rianimazione. Attraverso l’uso dell’Intelligenza Artificiale e di avanzate tecniche di Machine learning, questi dispositivi nascono con l’obiettivo di supportare il personale medico nel prevenire lo sviluppo di complicazioni cliniche nei pazienti. La predittività diventa dunque l’elemento chiave della nuova tecnologia: garantendo un approccio proattivo e personalizzato alla terapia del paziente, l’IA consente di salvare un maggior numero di vite umane, di migliorare i risultati clinici e di ridurre i costi per la struttura sanitaria.
Delle cinque startup finaliste, riunite per un ultimo confronto il 12 dicembre scorso presso il MEET Digital Culture Center di Milano, è stata quindi U-Care Medical ad aggiudicarsi il Premio 2031, in precedenza Premio “Gaetano Marzotto”. Un riconoscimento importante che attesta il valore innovativo del progetto proposto dalla startup nata in Ateneo, per il suo contributo fondamentale allo sviluppo del settore medicale in Italia. Insieme al premio, U-Care Medical ha ottenuto inoltre l'accesso a un percorso di affiancamento all’interno della CUOA Business School del valore di 25.000 euro.
Ulteriore risultato raggiunto di recente dalla startup è l’ottenimento della certificazione a marchio CE per il suo primo brevetto, la “U-Care Renal Platform”. Si tratta di un software dispositivo medico di classe “IIb”, che diventa così uno dei primi dispositivi medici digitali basati sull’Intelligenza Artificiale in Europa ad aver ottenuto il marchio secondo il regolamento europeo MDR 2017/745. Con quest’ultimo riconoscimento, la startup amplia i suoi orizzonti: arriverà nel 2024 sul mercato in Italia e in Spagna, puntando quindi a espandere le proprie attività anche negli altri Paesi europei.
“Questo premio, e ancora di più l’ottenimento del marchio CE, sono il risultato di tanto duro lavoro di un’idea brevettata al Politecnico – commenta Valentina Cauda, docente al Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia – DISAT, consulente scientifico e socio co-fondatore della startup – un’idea nata sotto l’attenta guida del nostro ufficio di Trasferimento Tecnologico, e coltivata con molta dedizione e grant pubblici e privati, prima nel mio gruppo di ricerca e dall’allora dottorando Andrea Ancona, ora CEO dell’azienda, e poi consolidatasi grazie al reclutamento di data scientists, ingegneri informatici e gestionali, tutti formatisi in Ateneo”.
“Il risultato ottenuto dimostra il ruolo fondamentale delle Università nei processi di innovazione che richiedono sia l’interazione di molteplici tecnologie, sia l’elaborazione di una visione di lungo periodo su temi cruciali quali ad esempio la salute – aggiunge Emilio Paolucci, docente al Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione – DIGEP e socio co-fondatore di U-Care Medical srl – In tal senso il team di U-Care ha dimostrato di saper unire Intelligenza Artificiale, gestione di grandi moli di dati, collaborazioni di ricerca nazionali ed internazionali in ambito medico con un approccio sperimentale che sta dando risultati molto promettenti nel gestire in modo nuovo una patologia che colpisce migliaia di persone ogni anno in Europa”.