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19/12/2023
Ricerca e innovazione

Politecnico, Téchne e OMS per ricostruire l’assistenza sanitaria in Ucraina

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Techne Ukraine group
Il gruppo di ricerca del Politecnico in collaborazione con la Technical Science for Health Network e l'OMS per ricostruire l’assistenza sanitaria in Ucraina

Tra le gravi conseguenze dell’attuale guerra in Ucraina c’è anche l’interruzione della fornitura di servizi sanitari di base nel Paese. Per fronteggiare questa emergenza, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha installato strutture sanitarie modulari, sotto forma di unità sanitarie prefabbricate.

Al fine di contribuire alla progettazione di strutture permanenti di Primary Health Care in fase di ricostruzione, si è attivata una collaborazione tra il Politecnico di Torino, la Technical Science for Health Network (Téchne) - il network dell’OMS composto da architetti, ingegneri, progettisti e operatori della sanità pubblica provenienti da tutto il mondo - e l’OMS stessa.

Una sinergia che, attraverso progetti innovativi, funzionali e sostenibili anche dal punto di vista ambientale, mira a garantire alla popolazione l’assistenza sanitaria di base e a soddisfare i bisogni del popolo ucraino.

L’iniziativa, da febbraio a giugno 2023, ha visto l’impegno di un team di docenti e collaboratori dei Dipartimenti di Architettura e Design e di Energia, composto da Francesca De Filippi, Matteo Robiglio e Roberta Ingaramo, con Elena Guidetti e Roberto Pennacchio del Dipartimento di Architettura e Design-DAD, Marco Simonetti e Stefano Fantucci con Giorgia Audretto del Dipartimento di Energia-DENERG, e gli studenti internazionali del Green Building Design Studio A (Design within the limits of scarcity) della Laurea Magistrale in Architettura per la Sostenibilità.

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Progetti per UKR
Una delle dodici proposte sviluppate dal team per la progettazione di strutture sanitarie di Primary Health Care

La collaborazione con il team di supporto operativo dell'OMS-Téchne è stata determinante per la definizione e la finalizzazione dei progetti: dodici proposte sono state sviluppate e tutte hanno alla base il rispetto di principi fondamentali, quali accessibilità e inclusività, sostenibilità ambientale e resilienza climatica, innovazione tecnologica e centralità dell’utente, in modo che ogni progetto possa soddisfare le esigenze dei pazienti, del personale medico e dell’intera comunità.

Questo lavoro, nato dalla necessità di affrontare l’emergenza in Ucraina, rappresenta un punto di partenza per la progettazione di strutture sanitarie primaria anche in altri paesi del mondo in condizioni di crisi.

Si tratta di una delle attività che il nostro gruppo di ricerca sta conducendo nell’ambito della collaborazione con WHO e la rete Technè, – afferma Francesca De Filippied è di grandissima rilevanza e portata, vista l’attualità del tema e la possibilità di coinvolgere anche la componente studentesca della nostra comunità. Le proposte per strutture sanitarie di Primary Health Care elaborate nel corso del semestre grazie a una continua interazione con il team di architetti e ingegneri di WHO – anche dal Country Office in Ucraina – rappresentano una importante base di partenza per la definizione di metodi operativi e per i progetti di futura implementazione. I concept di progetto elaborati tengono conto da un lato dei più attuali orientamenti nella concezione di questa tipologia di strutture, come da evidenza scientifica, dall’altro delle specifiche esigenze determinate dalle condizioni al contorno, dal contesto ambientale e socio-economico, dalla disponibilità di risorse, e dalla necessità di rendere il modello replicabile e adattabile a diverse situazioni all’interno del Paese”.

(Immagini: World Health Organization)