Nasce al Politecnico OICT – Ricerche, il nuovo osservatorio immobiliare per la cittadinanza e le pubbliche amministrazioni
Contribuire con la ricerca scientifica allo sviluppo socio-economico del territorio: è questo l’obiettivo del nuovo Osservatorio Immobiliare della Città di Torino (OICT) – Ricerche, presentato ieri dal Dipartimento di Architettura e Design-DAD del Politecnico. Una realtà che nasce a seguito del precedente Osservatorio Immobiliare della Città di Torino (OICT), struttura che, per circa vent’anni – in partnership con il Comune di Torino e la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino – ha monitorato e analizzato il mercato immobiliare torinese. Il Centro, riconfigurandosi a partire da tale esperienza, intende quindi sperimentare e applicare metodologie e approcci scientifici non solo circoscritti all’analisi delle dinamiche, della struttura, delle caratteristiche e del funzionamento dei mercati immobiliari, ma anche ad altri ambiti quali la valutazione della sostenibilità economica dei progetti e la valorizzazione dei territori e dei patrimoni culturali della Città.
Molteplici le competenze coinvolte: il Centro si avvale, per lo svolgimento delle sue attività, di docenti, ricercatrici e ricercatori del Politecnico, insieme ad esperti del settore, accomunati tutti dalla volontà di offrire supporto alle scelte strategiche della Città e dell’area metropolitana. Dall’analisi delle crisi all’osservazione delle trasformazioni in atto, il nuovo polo si propone infatti di studiare l’assetto del mercato immobiliare locale, rivolgendosi a una pluralità di soggetti quali gli operatori, le imprese e i privati cittadini, i soggetti pubblici e privati, i ricercatori e le ricercatrici. Se nell’interfacciarsi con i privati cittadini l’attività del Centro riguarderà nello specifico il supporto alle scelte di investimento immobiliare, nel confronto con i soggetti pubblici e privati consisterà invece nel supporto ai processi di governance territoriale e alle scelte di trasformazione e di produzione edilizia. E ancora, nel dialogare con le altre realtà di ricerca, con i soggetti istituzionali che operano sul territorio e con i soggetti del settore immobiliare e delle costruzioni, il Centro si avvarrà di modelli statistico-matematici per l’analisi e la previsione dei valori e delle dinamiche di mercato.
Nel dettaglio, l’OICT – Ricerche intende finalizzare le sue attività in progetti di ricerca, anche multidisciplinari, in partnership con altri Atenei a livello nazionale e internazionale; in studi specifici elaborati a partire dalle istanze degli enti pubblici; in programmi coerenti con gli obiettivi strategici e con le linee d’indirizzo dell’Ateneo e con le finalità del public engagement.
Nella giornata di ieri, 15 luglio, il Centro è stato presentato ufficialmente alla Città. A condurre l’evento, la direttrice Elena Fregonara, docente al DAD, insieme ai membri del nuovo Centro di ricerca, il già direttore del DAD e fondatore dell'OICT Rocco Curto, le docenti Cristina Coscia e Diana Rolando, la ricercatrice Alice Barreca e la dottoranda Giorgia Malavasi del DAD. Tra i partecipanti, Marta Bottero, delegata del Rettore per le Funzioni aggregate al Prorettore in merito alle relazioni con le strutture di governo del Politecnico, che ha portato i saluti dell’Ateneo insieme a Michele Bonino, Direttore del Dipartimento di Architettura e Design. Sono quindi intervenuti, in qualità di relatori, Paolo Mazzoleni, Assessore P.R.G., Urbanistica, Edilizia Privata, Coordinamento Grandi Progetti, Grandi Infrastrutture nel settore Trasporti della Città di Torino, Marco Rosso, Ance Torino, e Alessandra Oppio, Presidente SIEV e docente del Politecnico di Milano.
“Il nuovo Centro OICT – Ricerche, in linea con i fini istituzionali del Politecnico di Torino, risponde all’obiettivo di trasferire la ricerca, svolta in ambito universitario, per dare trasparenza al mercato immobiliare – ha dichiarato Elena Fregonara – Intende inoltre fornire un supporto alla conoscenza alla base dei processi di sviluppo e all’interazione con soggetti pubblici, privati e cittadini, con ricadute in termini di terza missione”.