Casermette-Moncenisio-premi-copertina-compressa.jpg
06/06/2024
Ricerca e innovazione

Le Casermette di Moncenisio riconosciute virtuose nella cura e rigenerazione del patrimonio montano

Immagine
Casermette-Moncenisio-interno.jpg
L'interno delle Casermette di Moncenisio a seguito del progetto di riqualificazione

Il progetto di riqualificazione delle ex Casermette della Guardia di Finanza a Moncenisio ha ricevuto, negli scorsi giorni, il Premio internazionale Architettura minima nelle Alpi e la Bandiera Verde di Legambiente. Si tratta di due importanti riconoscimenti, che attestano il valore innovativo del progetto ideato dal Dipartimento di Architettura e Design-DAD del Politecnico il professor Antonio De Rossi e gli architetti Laura Mascino e Matteo Tempestini in collaborazione con lo studio Coutan Architetti Edoardo Schiari e Maicol Guiguet come modello virtuoso nella cura e rigenerazione del patrimonio montano, particolarmente attento allo sviluppo delle comunità locali e alla sostenibilità del territorio.

Il Premio internazionale Architettura minima nelle Alpi si rivolge ai progetti che guardano alla montagna, e ai suoi abitanti, immaginando modi alternativi di concepire l’architettura come supporto ai bisogni della comunità locale e alle esigenze del territorio. Un’iniziativa, quella nata all’interno del laboratorio sperimentale di matrice pubblica Vionelab, con sede in Valle Camonica, che intende valorizzare le proposte dei piccoli paesi compresi nel perimetro della Convenzione delle Alpi, proposte legate alla cura e rigenerazione del patrimonio storico diffuso.

Due le sezioni in cui si è articolato il Premio: la sezione dell’Architettura minima per le comunità, riservata a interventi promossi o sostenuti da enti pubblici e portatori di finalità e valori destinati alle comunità, e quella dell’Architettura minima per la persona, che ha raccolto invece esperienze di iniziativa privata, riguardanti residenzialità o imprenditorialità. Il progetto di riqualificazione delle Casermette di Moncenisio che ha coinvolto, oltre al Politecnico e lo studio Coutan, il Comune di Moncenisio, il GAL Escartons e le Valli Valdesi, è stato premiato nella categoria Architettura minima per le comunità per la sua capacità di concepire, in chiave di rigenerazione sociale e di apertura di nuovi scenari fruitivi, un presidio di incontro e dialogo tra artisti e abitanti del luogo.

Immagine
Casermette-Moncenisio-esterno.jpg
Veduta delle Casermette di Moncenisio a seguito del progetto di riqualificazione

Il report annuale di Legambiente Bandiere Verdi si rivolge quindi ai progetti capaci di interpretare i bisogni della montagna, e soprattutto di anticipare i tempi del cambiamento che interesserà, nel prossimo futuro, il territorio alpino del nostro Paese. Quest’anno le iniziative premiate hanno proposto, come principali temi di indagine, l’agricoltura, il turismo consapevole e la convivenza uomo-natura. 23 le bandiere verdi assegnate, 5 al solo Piemonte: tra quest’ultime figura anche quella attribuita al progetto delle Casermette di Moncenisio, selezionata nel filone “turismo consapevole” come riuscito esempio di processo di rinascita per il territorio.

Un progetto, quello ideato dal gruppo di docenti e ricercatori del DAD, che non solo si propone di trasformare fisicamente gli edifici esistenti, ma, integrando elementi di passato e presente, tecnologia e sostenibilità, rappresenta anche una risposta innovativa e adattabile alle sfide di sviluppo locale, offrendo un esempio ispiratore per comunità simili che cercano di reinventarsi in modo sostenibile.