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06/06/2024
In Ateneo

Inaugurato il GeMM, il primo Museo Geo-Mineralogico del Politecnico

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Il Rettore Stefano Corgnati e il Direttore del DIATI Francesco Laio inaugurano il Museo

In occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, che si celebra ogni anno il 5 giugno, il Politecnico ha inaugurato il GeMM | Museo Geo-Mineralogico del Politecnico di Torino, primo esempio di attività espositiva permanente all’interno dell’Ateneo e una delle grandi collezioni storiche universitarie visitabili a Torino.

Il museo è allestito negli spazi del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture DIATI - riconosciuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca come Dipartimento di Eccellenza sui cambiamenti climatici - che negli anni ha conservato e svolto un prezioso lavoro di recupero delle collezioni e che oggi comprende nella sua offerta didattica un corso di laurea magistrale internazionale in Georesources and Geoenergy Engineering, con un indirizzo “Sustainable Mining”.

Il progetto espositivo, curato da Margherita Bongiovanni e Lorenzo Mariano Gallo, narra circa 170 anni di storia della tecnologia attraverso l’esposizione di materiali di grandissimo valore che hanno segnato la storia dell’Ateneo e il progresso della scienza e che sono stati raccolti a partire dal 1859, anno di fondazione della Scuola d’Applicazione per gli ingegneri (dal 1906 diventato Politecnico di Torino).

Ad oggi il Politecnico custodisce più di 8.000 pezzi tra campioni di minerali, meteoriti, rocce illustranti litotipi e particolarità tettoniche e geomorfologiche; modelli di arte mineraria, di tecnologia di miniera e di trattamento dei minerali, nonché strumenti utilizzati per la misurazione delle terre di particolare rilevanza tecnico-scientifica.

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Dettaglio dell'esposizione

Una parte di questo patrimonio, frutto di anni di lavoro di recupero e conservazione, è ora esposto: il visitatore potrà ammirare più di 600 tra campioni di minerali e di rocce, circa 20 esemplari di meteoriti, oltre a una ventina tra modelli e macchine. Tra queste spiccano l’elettrocernitrice magnetica per la separazione della magnetite dai minerali di rame, progettata da Quintino Sella nel 1854, che fu subito brevettata e impiegata nella miniera di Traversella (TO) e il primo modello della macchina perforatrice Sommeiller (1861), utilizzata nello scavo della galleria ferroviaria del Frejus.

Il percorso termina con importanti suggestioni alle sfide attuali e future della ricerca scientifica e tecnologica connessa alle materie prime e al loro essenziale ruolo nell’ambito della transizione energetica e climatica.

Il Museo si pone l’obiettivo di far conoscere ad un pubblico ampio e trasversale un patrimonio documentaristico, storico e scientifico di valore inestimabile, suscitando interesse e curiosità verso la storia della scienza e della tecnologia per comprendere il presente e immaginare un futuro più sostenibile.

“Con l’inaugurazione del Museo GeMM apriamo la strada ad una linea di comunicazione dei nostri Dipartimenti che vogliamo percorrere nei prossimi anni per promuovere le eccellenze dell'Ateneo – ha commentato il Rettore Stefano Corgnati In particolare GeMM è anche un primo e tangibile esempio di come possiamo aprire il Politecnico di Torino alla comunità e alla cittadinanza valorizzando il prezioso patrimonio che abbiamo raccolto e conservato nel tempo e che ci aiuta a raccontare la nostra storia, sperimentazioni e innovazioni”.

"Abbiamo voluto terminare il percorso con dei rimandi alle sfide attuali e future della ricerca scientifica e tecnologica connessa alle materie prime e al loro essenziale ruolo nell’ambito della transizione energetica e climatica – ha spiegato il Direttore del DIATI Francesco LaioAnche grazie all'impiego di installazioni multimediali sono introdotte alcune attività di ricerca che i nostri ricercatori e le nostre ricercatrici stanno portando avanti su queste tematiche, con un particolare accento sugli aspetti di sostenibilità ambientale".

Il Museo sarà visitabile su prenotazione per scolaresche, studenti universitari, appassionati della materia, e verranno organizzate periodicamente visite guidate aperte al pubblico.