Inaugurata a Palazzo Madama la mostra “Change! Ieri, oggi, domani. Il Po”
La crisi climatica rappresentata visivamente dai cambiamenti che hanno interessato nei millenni il corso del fiume Po. È questo l’oggetto della mostra “Change! Ieri, oggi, domani. Il Po” inaugurata il 26 giugno scorso a Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Un modo per sensibilizzare la cittadinanza, attraverso l’analisi del corso d’acqua che lambisce Torino, sulla situazione climatica che sta preoccupando il mondo intero.
Il progetto nasce in dialogo con l’Assessorato alla Cura della Città, Verde Pubblico e sponde fluviali della Città di Torino e dalla collaborazione tra Palazzo Madama e fondamentali partner nazionali, da sempre impegnati sui temi della conservazione e tutela ambientale, in primis l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po-ABDPO e l’Agenzia Interregionale per il fiume Po-A.I.Po insieme alle Riserve della Biosfera del Po, oggi unite nella Riserva MaB UNESCO Po Grande.
Presente nel Comitato scientifico il Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI del Politecnico, che ha contribuito in particolare alla sezione dedicata all’Antropocene curando alcuni contenuti ed elaborando un’installazione video che illustra le attività GlacierLab sul ghiacciaio del Rutor, e che vede alcune delle proprie ricerche rappresentate all’interno dell’installazione curata da Adaptation.it, webdoc sull’adattamento al cambiamento climatico.
La sezione Antropocene chiude il percorso espositivo della mostra basata su un racconto visivo che si sviluppa nell’interazione tra grande pittura e fotografia, illustrazione e infografica, per narrare al pubblico il paesaggio italiano in tutta la sua complessità e articolazione, dalle Alpi al mare. Ad aprire l’esperienza visiva offerta agli spettatori un’installazione relativa al paesaggio di dieci milioni di anni fa del Bacino Padano del Po, con cartografie storiche, infografiche e illustrazioni realizzate da Jacopo Rosati, materiali originali che ricostruiscono la storia del fiume dalla sua nascita ad oggi. A seguire, la sezione della mostra che illustra la vita naturale e il lavoro umano nell’area del bacino del Po attraverso fotografie e dipinti di grandi artisti provenienti in parte dalle collezioni dei Musei Civici di Torino.
L’esposizione si inserisce in un più ampio progetto che Palazzo Madama dedica per tutto il 2024 ai temi dei diritti dei popoli e dell’autodeterminazione, del clima e dell’Europa, e che comprenderà un ricco programma di attività, workshop, laboratori e giornate a tariffa ridotta per coinvolgere la cittadinanza nella riscoperta e protezione della grande arteria d’acqua.
La mostra, curata da Tiziana Caserta, Anna La Ferla e Giovanni C.F. Villa, è accompagnata da un catalogo, edito da Silvana Editoriale, con contributi – fra gli altri – di ricercatori del Politecnico, dell’Università degli Studi di Torino, dell’Università degli Studi di Bergamo, del Politecnico di Milano, dell’ENEA, di Slow Food, di Adaptation.it e di Mondoserie.it.
Il percorso espositivo rimarrà aperto al pubblico fino al 13 gennaio 2025.