Foto della sala riunioni di Environment Park
21/12/2023
Campus Sostenibile

Il patto per l’ambiente di EnviPark

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La tavola rotonda sulla Cop28 a Envi Park
La tavola rotonda sulla Cop28 a Envi Park

Cosa può fare Torino dopo la Cop28? Quali iniziative dovrebbero essere avviate per raggiungere gli obiettivi imposti dall’accordo sottoscritto a Dubai? Ne hanno parlato Politecnico e Università di Torino questa mattina nel corso della tavola rotonda organizzata da Environment Park, per discutere e riflettere sui risultati della conferenza delle parti sul clima, organizzata ogni anno dalle Nazioni Unite.

I colloqui sul clima di Dubai si sono conclusi con quello che è stato definito da più parti un “accordo storico”, che ha visto per la prima volta i paesi che l’hanno sottoscritto prendere l’impegno a ridurre tutti i combustibili fossili entro il 2050. L’accordo chiede ai paesi di allontanare rapidamente i sistemi energetici dai combustibili fossili in modo “giusto e ordinato”. Relatori e relatrici presenti al tavolo a EnviPark hanno dibattuto su risultati e obiettivi inseriti nell’accordo approvato dalla Cop28, che ribadito l’obiettivo fissato dagli Accordi di Parigi del 2015 per limitare l’incremento della temperatura globale entro 1,5 °C.

“La COP28 ha dato un segnale forte, dopo giorni di negoziazione serrata, sulla direzione che deve prendere l’umanità per evitare la catastrofe. – ha spiegato Guido Saracco, Rettore del Politecnico - Un accordo storico sulla transizione in uscita dai combustibili fossili che rappresenta certamente un compromesso ma anche una grande speranza. Ora il documento della COP deve essere realizzato nella pratica di tutti i giorni e nella ricerca di soluzioni alternative per mantenere gli attuali standard di sviluppo globali, riducendo l’impatto sul pianeta. Anche per l’Italia le sfide della transizione si prospettano numerose e impegnative. L’Università in questo può dare una grossa mano per trovare soluzioni a breve, medio e lungo termine, lavorando insieme alle istituzioni e alle imprese”.

“Le università giocano un ruolo fondamentale in questo campo - ha affermato Patrizia Lombardi, Vice Rettrice per il campus e le comunità sostenibili del Politecnico -  non solo in quanto istituzioni di ricerca scientifica e di alta educazione in grado di fornire gli strumenti scientifici, le tecnologie innovative, i dati di riferimento e le competenze necessarie per la transizione ecologica, ma anche perché attraverso la collaborazione e cooperazione con gli altri stakeholders, rappresentano veri e propri agenti di cambiamento per i territori e le comunità, ai diversi livelli, locale, nazionale e internazionale".

 

Immagine di copertina: sito internet di Environment Park