Aula della Scuola Master al Lingotto
30/08/2023
In Ateneo

I “sarti” della formazione per le imprese sono al Politecnico

Immagine
Foto in primo piano di Paolo Neirotti
Il professor Paolo Neirotti, Direttore della Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico

"Noi siamo un po’ come i sarti: confezioniamo la formazione su misura per le imprese. Capi unici in alcuni casi, a catalogo ma sempre di alto livello in altri. Detto in altro modo, le imprese che si rivolgono a noi possono contare su una specifica attenzione dedicata a soddisfare il loro bisogno di professionalità preparate ad altissimi livelli". Paolo Neirotti - Direttore della Scuola Master e Formazione Permanente del Politecnico – sintetizza così il ruolo della struttura che dirige e aggiunge subito: "La nostra identità è indissolubilmente legata al Politecnico di Torino e ha il cuore nella sua grande capacità didattica e di ricerca che viene utilizzata nella formazione permanente dopo la laurea".

Quando avete iniziato a lavorare?

Attorno al 2012, partendo dalla necessità di accentrare e razionalizzare tutte le competenze dedicate alla progettazione e gestione didattica di iniziative di formazione di questo genere, ma che fino ad allora erano sparse in tutto l’Ateneo.

Qual è in sintesi il vostro ruolo?

Agiamo come un intermediario tra imprese e individui. Il nostro principale terreno di confronto con le aziende si crea subito dopo la laurea degli studenti ed è orientato a specializzarne ulteriormente le competenze.

Studiare ancora dopo almeno cinque anni di Politecnico. Perché?

Il Politecnico fornisce una preparazione di base tra le migliori che vi siano, ma ci si deve rendere conto che in numerose aree produttive la velocità di cambiamento delle tecnologie impone un costante aggiornamento oltre che una verticalizzazione delle conoscenze in precisi ambiti specialistici. Si tratta di una condizione che le imprese hanno ben presente. Per questo i nostri master sono co-progettati con le imprese e mirano a preparare persone estremamente qualificate che devono fruire strumenti formativi diversi da quella tradizionali.

In che senso?

La formazione che la Scuola offre, oltre ad essere condotta dal meglio della didattica del Politecnico, beneficia del confronto tra tecnici che vivono esperienze di lavoro simili: dalla condivisione dei vissuti aziendali dei partecipanti nasce una sorta di formazione aumentata impossibile da ottenere in altro modo.

Concretamente come funziona la collaborazione tra impresa e Scuola?

L’impresa co-progetta con noi il Master ma anche altre modalità di aggiornamento. Agiamo naturalmente a livello nazionale per attrarre capitale umano di alto livello. Il neolaureato viene selezionato dall’azienda insieme al Politecnico. In genere il costo del periodo formativo viene sostenuto dall’azienda e ha una durata di circa 600 ore. La classe è in genere di circa 15 persone. La formula che adottiamo è spesso quella del "Master in Alto Apprendistato".

Sembrerebbe una formazione per pochi. E le imprese medio-piccole?

La Scuola si rivolge a tutte le imprese, anche dei settori tecnologicamente più maturi. Per una azienda medio-piccola è certamente più difficile sostenere gli impegni di un master, per questo siamo impegnati con le associazioni datoriali per definire interventi ai quali possono partecipare più imprese. Ci sono poi almeno altri due strumenti formativi che la Scuola è in grado di offrire.

Quali?

Progettiamo e realizziamo interventi di aggiornamento professionale dedicati a chi magari si è laureato 10 anni fa. Si tratta di progetti che realizziamo sempre sulla base delle esigenze espresse dalle imprese ma anche dalle pubbliche amministrazioni. Possono essere anche azioni di qualche decina di ore ma mirate ad un aggiornamento molto specifico e puntuale.

Poi?

Il terzo strumento formativo è quello che sinteticamente viene indicato come formazione executive che punta ad aggiungere alla formazione tecnica anche una formazione manageriale.  Sempre di più il tecnico oltre un certo livello diventa anche manager. Soprattutto in questo caso, come nel precedente, la formazione avviene anche attraverso il confronto con altri colleghi che vivono gli stessi problemi. Esiste poi un catalogo di offerta formativa, ma il nostro lavoro è fondamentalmente più orientato a soddisfare le richieste specifiche delle imprese.

Qualche esempio di attività in catalogo?

Per capirci, offriamo alta formazione in industria 4.0, trasformazione digitale dell’impresa, architettura sostenibile, nuove forme di mobilità, aerospazio, transizione energetica, design e digitalizzazione delle costruzioni. Con il nuovo anno accademico, infine, avviamo un programma costruito sulla struttura di un MBA (cioè un Master in Business Administration), che abbiamo voluto caratterizzare fortemente sull’innovazione tecnologica. Per cercare di delinearne bene i contorni, il progetto è stato chiamato Executive MBT. Riteniamo infatti che il connubio "business and technology" sia sempre più centrale nella formazione di figure tecniche chiamate a diventare manager o imprenditori.

Le risorse finanziarie?

Come ho detto, i Master sono in larga parte sostenuti dalle imprese, ma le possibilità finanziarie offerte dal PNRR, oltre a quelle fornite tradizionalmente da altre dotazioni pubbliche come il Fondo Sociale Europeo, forniscono ulteriori spazi di collaborazione.

Un bilancio dopo oltre dieci anni di attività?

Siamo in forte crescita. Negli ultimi tre anni siamo arrivati a formare 750 persone all’anno. Proponiamo più di 30 iniziative che coinvolgono direttamente almeno 20 imprese.