Foto di persone che lavorano al computer
22/01/2024
Ricerca e innovazione

I Centri Interdipartimentali al servizio delle imprese

Le imprese possono trovare nei Centri Interdipartimentali del Politecnico di Torino i partner ideali per diventare più competitive, risolvendo in modo adeguato i loro problemi tecnologici e produttivi, creando nuovi prodotti, rendendo più efficienti i processi di produzione. Tutto con la sicurezza di avere a disposizione una squadra su misura di ricercatori specializzati su temi specifici, capaci di lavorare insieme all’azienda, nei tempi giusti e con la modalità più consone alle esigenze da soddisfare. È questo il senso dei 13 Centri Interdipartimentali che l’Ateneo ha iniziato a creare nel 2017 e che adesso sono una realtà consolidata al servizio del mondo della produzione.

“I Centri – spiega Matteo Sonza Reorda, Vice Rettore per la Ricerca -, sono nati con due obiettivi. Prima di tutto convogliare fondi per rinnovare le infrastrutture di laboratorio e di ricerca del Politecnico e dedicarle anche ai servizi esterni. In secondo luogo, i Centri sono stati pensati per creare altrettanti entry point tematici dedicate alle imprese. Si è trattato di uno sforzo importante sia organizzativo che economico”. Dal 2017 ad 2020 sono stati investiti 46 milioni di euro di cui 36 derivanti dai fondi propri del Politecnico e il resto dai bandi regionali INFRA-P dedicati a progetti per la realizzazione, il rafforzamento e l’ampliamento delle infrastrutture di ricerca pubbliche.

A spiegare contenuti e meccanismo di funzionamento dei centri è Gianmario Pellegrino - Referente del Rettore per la realizzazione dei Centri Interdipartimentali – che precisa subito: “Si tratta sostanzialmente di piattaforme organizzative e fisiche in cui i ricercatori di diversi dipartimenti interagiscono per mettere in comune conoscenze, collaborare su progetti di lavoro specifici, mettersi a disposizione delle aziende e del mondo esterno con efficacia su alcuni grandi temi di attività inerenti argomenti di frontiera oppure del territorio”. Tredici, come si è detto, i centri attuali (elenco e descrizioni sono reperibili nell’area dedicata nel sito del Politecnico). I primi cinque sono nati su indicazione diretta dell’Ateneo su mobilità sostenibile, energia, advanced manufacturing, salute e infine data science. Gli altri sono nati dal basso, su proposta dei ricercatori, e sono quelli dedicati a risorse idriche, urbanistica, tecnologie di saldatura, elettronica di potenza, fotonica, robotica di servizio, resilienza urbana, sicurezza delle infrastrutture civili.

Nell’ambito dell’attività dei Centri, è anche attivo un servizio di validazione sperimentale di prototipi e di processi fondato sulle strutture di ricerca del Politecnico.

Ma come si entra in contatto con queste strutture?

Il primo passo è semplice: basta inviare un messaggio, attraverso il sito di cui ogni Centro è dotato, con cui indicare il motivo dell’interesse. Pellegrino quindi precisa: “Il primo contatto è in carico al Coordinatore del Centro interdipartimentale al quale si è scritto: è lui a esaminare la richiesta e smistarla ai colleghi dei Dipartimenti ritenuti più adatti. L’obiettivo è di creare un gruppo di ricercatori costruito sulla base delle esigenze espresse dall’azienda, alla quale vengono presentate le diverse possibilità di lavoro che il Centro può offrire. Chi fa parte del gruppo ha una caratteristica fondamentale: forte preparazione specifica e un grande spirito di collaborazione, che sono le premesse fondamentali per far colloquiare bene ricerca e impresa”. Una volta messo a punto l’oggetto della collaborazione, all’azienda vengono illustrate le possibilità di ingaggio che possono essere diverse: dai contratti di consulenza e ricerca ai progetti più complessi finanziati da fondi istituzionali nazionali oppure europei, fino ad arrivare all’accensione di dottorati di ricerca triennali anche industriali, e ancora ad accordi di partnership che possono arrivare anche all’insediamento fisico negli spazi del Politecnico, come spiegato qui. “Grande attenzione – precisa Pellegrino – viene riservata ad aspetti di particolare importanza come quelli della creazione di proprietà intellettuale e della possibilità di reclutare neolaureati di talento”.

Se questo è il percorso, più di tutto conta la possibilità che viene data ad ogni impresa: acquisire strumenti di comprensione del problema da risolvere ma anche di competitività; tutto sulla base della possibilità di avere a disposizione un gruppo di ricerca multidisciplinare organizzato e fatto su misura per la singola impresa.

21 febbraio 2024 - ore 16.00

Aula Magna "Giovanni Agnelli" - Politecnico di Torino, Corso Duca degli Abruzzi 24

Innovazione interdisciplinare: i Centri Interdipartimentali del Politecnico

L'Ateneo organizza un evento per conoscere la storia, le attività e le proposte dei 13 Centri Interdipartimentali e per entrare direttamente in contatto con i team di ricerca coinvolti.

L’evento avrà inizio con una presentazione presso l'Aula Magna della sede centrale, a cui seguirà un momento di networking cocktail.