Formazione, responsabilità, consapevolezza: antidoti alla violenza di genere
Pensare, parlare, agire: in un’epoca in cui ogni 10 minuti una donna viene uccisa dal partner o da un familiare – secondo l'ultimo rapporto di UN Women sui femminicidi – è urgente dare vita a nuovi pensieri, parole e azioni per mobilitare il cambiamento e il Politecnico, centro di formazione d’eccellenza, sostiene la lotta contro la cultura della violenza promuovendo ogni giorno iniziative di sensibilizzazione, responsabilità e consapevolezza.
In occasione della settimana in cui ricorre la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, 25 novembre, l’Ateneo esprime la piena adesione alla campagna delle Nazioni Unite “Orange the World” illuminando la facciata della sede centrale con il logo nel colore emblema di speranza e nuova umanità: arancione.
Tra gli eventi più incisivi della settimana, il convegno del 27 novembre dal titolo “Formare per cambiare: Educare alla non violenza” organizzato dal Comitato Unico di Garanzia (CUG), con Presidente la docente Alessandra Colombelli che ha moderato l’evento, e il Centro Studi di Genere diretto dalla professoressa Arianna Montorsi, in collaborazione con il CUG e il CIRSDe dell'Università di Torino: un dibattito che attraverso gli interventi di esperti, docenti e studenti ha visto il coinvolgimento di un ampio pubblico nella critica costruttiva di paradigmi e modelli culturali e nell’interrogativo di come un’istituzione universitaria possa contribuire alla costruzione di individui, comunità e società più consapevoli, inclusive e rispettose.
“Grazie ai CUG – ha dichiarato il Rettore Stefano Corgnati aprendo il convegno – oggi vediamo ancora di più quanto la collaborazione tra i comitati sia preziosa. Questo è un tema forte e di tragica attualità e l’università ha un ruolo cruciale: formare. Educare le nostre comunità è un percorso quotidiano, un cammino che per ognuno di noi viaggia su strade diverse ma tutte vanno nella stessa direzione: acquisire consapevolezza e sensibilità.”
Per i saluti istituzionali è intervenuta Claudia De Giorgi, Vicerettrice per le Pari Opportunità, l’Inclusività e la Qualità della Vita: “Grazie a tutte e tutti per essere qui. L’educazione alla parità di genere è essenziale, e a a gennaio vedrà la luce il nostro nuovo Gender Equality Plan. Stiamo lavorando a questo progetto per creare un Politecnico esemplare su questi temi” ricordando che nel pomeriggio sarebbe stato inaugurato un presidio fondamentale, lo sportello antiviolenza EMMA, ulteriore testimonianza dell’impegno del Politecnico nel garantire un ambiente sicuro.
A seguire il Direttore Generale Vincenzo Tedesco ha sottolineato l’importanza di rendere la tematica della violenza quotidiana e parte integrante della formazione: “Non possiamo continuare a nascondere la polvere sotto il tappeto. La violenza di genere non deve essere più un tabù, deve diventare un tema affrontato in modo sistematico e quotidiano”.
A concludere, l’Assessore al Welfare della Città di Torino, Jacopo Rosatelli, che ha ribadito che l’educazione è una priorità politica assoluta in quanto la cultura patriarcale è una matrice radicata e inconscia e occorre intervenire su tutto il sistema, non solo su comportamenti individuali.
Un momento significativo è stata la presentazione della tesi di laurea “Meglio sole che mal accompagnate” di Roxana Nicoleta Berliger, laureanda in Ingegneria Gestionale, che ha analizzato le chiamate al numero verde 1522 evidenziando un incremento significativo delle richieste di aiuto soprattutto durante la pandemia: se le chiamate per informazioni sono aumentate del 23,7%, quelle dirette da parte delle vittime sono cresciute del 59,5%. Numeri che fanno riflettere: la fascia di età 14-17 anni ha registrato un incremento del 305% nelle chiamate, mettendo in evidenza una vulnerabilità estrema tra i più giovani.
Con l’intervento “L’educazione di genere come antidoto alla violenza” la parola è passata alla docente di Pedagogia di Genere all'Università di Firenze Irene Biemmi che ha parlato del fatto che la scuola deve diventare il primo luogo in cui si costruisce una cultura di parità, e di libri scolastici, che perpetuano una visione antiquata e patriarcale del mondo. Per questo è essenziale che la didattica venga riformata e che i formatori stessi vengano educati a una cultura inclusiva e paritaria.
Al cuore del convegno, la tavola rotonda moderata dalla professoressa Tatiana Mazali, docente di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi del Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST, a cui hanno partecipato Arianna Montorsi, Direttrice del Centro Studi di Genere dell’Ateneo, Norma De Piccoli, Presidente del CIRSDe dell'Università di Torino, Stefania Doglioli, Responsabile della divisione DE&I di Upperdeck, e Domenico Matarozzo, rappresentante di Maschile Plurale.
Il dibattito ha portato in luce la necessità di un impegno collettivo contro la violenza di genere, con un coinvolgimento attivo delle università e di tutte le componenti della società. Educazione, sensibilizzazione e supporto sono i cardini per affrontare una situazione globale drammatica, e che il linguaggio – tra cui un mettere fine al silenzio con “Fare rumore” com’è stato affermato in questa occasione e come, l’anno scorso, è stato fatto nel cortile dell’Ateneo per ricordare Giulia Cecchettin e tutte le vittime di violenza – riveste un ruolo cruciale. Il dibattito ha infine ribadito l'urgenza di responsabilizzare tutte e tutti e promuovere una formazione continua.
A evidenziare l’urgenza di responsabilizzazione e formazione su tutti i livelli anche i contributi di Nicoletta Parvis, Consigliera di Fiducia del Politecnico, e Federica Riccò, Consigliera di Fiducia dell’Università di Torino.
A coronamento di una giornata di sensibilizzazione e impegno, dal convegno si è passati alla pratica con l’inaugurazione dello Sportello Antiviolenza nel cortile della Sede Centrale del Politecnico. Realizzato in collaborazione con il Centro Antiviolenza E.M.M.A. Onlus, lo Sportello, attivo dal giugno 2024, rappresenta un servizio fondamentale per le vittime di violenza, rivolgendosi non solo all’intera comunità politecnica, ma anche a tutta la cittadinanza.
Ma le iniziative di sensibilizzazione continuano
Tra le attività avviate dal Politecnico si annoverano le seguenti:
- “Non far finta di non sentire”: una campagna di sensibilizzazione negli spazi dell’Ateneo che verrà svelata il 25 novembre per sensibilizzare la comunità politecnica sulla violenza verbale e i messaggi discriminatori nascosti nel linguaggio quotidiano.
- “Videopillole della Consigliera”: brevi reel sulle tematiche della parità di genere, della violenza e delle risorse di supporto disponibili accessibili sui canali social dell’Ateneo ai seguenti link: videopillola 1, videopillola 2, videopillola 3.
- “Dieci domande per la Consigliera”: il documento in cui la Consigliera di Fiducia risponde alle domande della comunità politecnica sarà restituito negli eventi del 27 novembre. Potete trovarlo sul Portale del CUG.
- Puntata di CUG in Podcast “Crescere senza stereotipi: l’educazione come strumento di contrasto alla violenza di genere”: un’intervista alla docente di Pedagogia di Genere Irene Biemmi, disponibile su Spotify CUG in Podcast | Podcast on Spotify .