Foto che rappresenta un impianto eolico di ultima generazione
22/04/2024
Studenti@PoliTO

Energia dal vento con il Team EoliTo

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Nella foto viene mostrato il rotore in camera di prova della galleria del vento accoppiato al generatore elettrico pronto per la caratterizzazione della sua efficienza energetica
Nella foto viene mostrato il rotore in camera di prova della galleria del vento accoppiato al generatore elettrico pronto per la caratterizzazione della sua efficienza energetica

Sfruttare in modo efficace e semplice il vento per produrre energia. È l’idea attorno alla quale è nato, nel 2017, al Politecnico di Torino il team studentesco EoliTo. Energia eolica, dunque, ma a portata di mano e pressoché di tutti. L’innovazione sta proprio qui: riuscire a costruire turbine eoliche verticali facili da realizzare, di basso costo e con una efficienza molto competitiva rispetto a quella di rotori già in commercio. È una strada per rendere disponibile un contributo accademico attraverso il lavoro di un team studentesco che potrebbe aprire nuovi orizzonti incentrati su soluzioni innovative di turbine eoliche.

Eolito è nato per volontà di Gaetano Iuso – docente di Fluidodinamica al Politecnico di Torino – che spiega: “Le attività didattiche svolte all’interno dei team studenteschi sono una occasione unica per studentesse e studenti di cimentarsi con problemi reali che vengono affrontati e risolti prima ancora del lavoro di tesi. È la didattica innovativa che il Politecnico di Torino ha messo in campo da tempo e che vede un elevato indice di gradimento da parte degli studenti. Nel caso del team EoliTo la sfida è di grande attualità considerata la necessità di disporre di energia in quantità sempre più crescenti e soprattutto di energia pulita. Il rotore eolico è una macchina apparentemente semplice, ma in pratica alquanto complessa perché vede coinvolte discipline pertinenti a svariati settori dell’ingegneria. Infatti, un rotore eolico vede implicata l’aerodinamica per il progetto delle pale, il calcolo strutturale, il dimensionamento del generatore elettrico e del sistema di accumulo di energia. A questo si aggiunge anche la gestione dell’immagine del team verso l’esterno e il management del team stesso."

“Il cuore del nostro lavoro – dice invece Edoardo Iacobazzi, attuale team leader – è riuscire a produrre rotori eolici ad asse verticale capaci di prestazioni portate fino al più alto limite possibile, utilizzando componenti che rispettino l’ambiente e che siano facilmente montabili e smontabili”. Due per ora i prototipi realizzati e un terzo in fase di costruzione. Il campo applicativo di questi rotori – viene spiegato – è quello consumer cittadino, cioè il cosiddetto micro-eolico con potenze sotto il kilowatt. I due prototipi sono stati pensati per l’installazione su balconi, tetti, giardini ma possono anche essere usati per piccole produzioni di energia in aziende. Non meno importante è la collocazione di un rotore in zone isolate non servite dalla rete elettrica convenzionale. Quanto realizzato fino ad oggi è ancora in fase di ottimizzazione e riesce a generare 250 watt; con un accumulatore si arriva comunque ad alimentare le piccole utenze domestiche. Inoltre, è in fase avanzata di progetto il sistema di accumulo che consiste in un pacco di batterie tale da rendere disponibile all’occorrenza l’energia estratta quando il vento è assente. “Il pregio – sottolineano i componenti del team - è che il nostro rotore riesce a produrre energia già a bassissime velocità ed è omnidirezionale. In questo modo permette una produzione quasi continua di elettricità”.

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Foto di gruppo per i membri del team a una fiera

I componenti di EoliTo – attualmente circa 40 – rappresentano vari ambiti di studio e di ricerca che spaziano dalla meccanica alla elettronica, dalla aerodinamica all’ingegneria gestionale. Si tratta di giovani che riescono a progettare e produrre tutto ciò che serve per la realizzazione del rotore e delle sue componenti.

Sostenibilità ed efficienza, dunque, che dalla collaborazione con le imprese potrebbero trarre ulteriori spunti di sviluppo. “Abbiamo in mente tre target di aziende da poter coinvolgere”, spiega Iacobazzi che precisa: “Prima di tutto quelle attive nelle lavorazioni meccaniche; poi le aziende informatiche e in particolare quelle specializzate in simulazioni delle prestazioni. Infine, ci sarebbe molto utile collaborare con aziende di sensoristica elettronica”.

Ancora Gaetano Iuso interviene: Il team EoliTo ha la peculiarità di essere fortemente interdisciplinare e vede la significativa convergenza di studentesse e studenti provenienti da diversi Corsi di Studi del nostro Politecnico.”.  

E le prospettive? Iacobazzi sottolinea: “Il prototipo a cui stiamo lavorando dovrebbe essere quello definitivo almeno per quanto riguarda il rotore. Quello che ci aspetta è però un lavoro di affinamento della catena di conversione dell’energia, con attenzione alla limitazione delle perdite che si hanno nel passaggio da corrente alternata a continua”. Anche da questo punto di vista l’apporto delle aziende potrebbe essere molto utile.