
Dare una seconda vita all'ex ospedale psichiatrico di Vercelli

Nel corso dell’Atelier Restoration and integrated conservation B, gli e le studenti della Laurea Magistrale in Architettura per la Sostenibilità si confronteranno con il tema del recupero di un grande complesso in stato di abbandono: l’ex Ospedale psichiatrico Nazionale (OpN) di Vercelli.
La scelta del caso studio nasce grazie ad un protocollo d'intesa che il Dipartimento di Architettura e Design (DAD) del Politecnico di Torino e l'A.S.L. VC hanno stipulato per collaborare in attività di formazione e ricerca di interesse comune. Questo accordo, che mira a integrare le attività del Politecnico con quelle dell'A.S.L. VC attraverso risorse qualificate e strumenti adeguati, ha costituito la premessa per coinvolgere gli studenti in un’esperienza didattica di tipo progettuale.
Avviato nell’ambito delle attività di ricerca del Dipartimento di Architettura e Design-DAD, l’iniziativa vede il coinvolgimento anche del Centro di Ricerca interateneo RHeA che indaga sugli spazi dell’eterotopia, cioè quei luoghi confinati, in genere isolati rispetto alla città, testimoni di esperienze di vite reali, ma “altre” (come i complessi carcerari, gli ospedali psichiatrici, gli orfanotrofi).
Con l’obiettivo di dare una seconda vita agli spazi oggi in disuso, rendendoli nuovamente fruibili alla collettività, dal mese di marzo l’ex Ospedale Psichiatrico ospiterà gli e le studenti del Politecnico per una serie di giornate di studi sul campo. Esempio del modello di didattica esperienziale in cui crede l’Ateneo, questa attività sarà un’ottima occasione per mettere in pratica le conoscenze acquisite a lezione, in particolare delle discipline di Restauro, Geomatica e Ingegneria strutturale. Il gruppo di studenti effettuerà rilievi strumentali all’interno del sito, per poi produrre restituzioni grafiche e proposte di riuso compatibile. L’attività di analisi e di progettazione sarà condotta in accordo con l’ASL di Vercelli e con altri stake-holders locali, per giungere ad ipotesi di valorizzazione condivise.
A effettuare il sopralluogo sul territorio e programmare una serie di iniziative per valorizzare l’ampio patrimonio dell’ASL Vercelli sono stati la professoressa Carla Bartolozzi e il professor Marco Roggero del DAD, con il professor Emanuele Romeo per RHeA, e il professor Alessandro Fantilli del Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica-DISEG, insieme al direttore generale dell’ASL Vercelli Marco Ricci, la responsabile della Struttura semplice Patrimoniale, l’architetto Laura Gili, il geometra Antimo Pedata e l’architetto Aldo Ferraris di Consulta 1219.
Il complesso ospedaliero, costruito negli anni ’30 del secolo scorso, era uno dei quattro manicomi pubblici del Piemonte, composto da 20 padiglioni ed esteso su una superficie di 28 ettari, comprensivi della colonia agricola annessa. L'ospedale rimase attivo fino al 1978, quando entrò in vigore la legge Basaglia che portò alla chiusura degli ospedali psichiatrici. Restò comunque in parte utilizzato fino al 1991, per poi essere definitivamente abbandonato. L’ex ospedale è, di fatto, una “città nella città” con una collocazione strategica, alle porte di Vercelli. Nonostante il degrado in cui versano gli edifici, vanta al suo interno un patrimonio verde di valore naturalistico e ha un elevato potenziale grazie al quale ben si presta a progetti di rigenerazione.