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01/08/2025
Ricerca e innovazione

Combattere le alte temperature con la partecipazione della cittadinanza

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Coinvolgere la cittadinanza nei programmi di adattamento alle sfide del clima

Effettuare misurazioni della temperatura dell'aria con la partecipazione dei cittadini e delle cittadine, per innovare la gestione dei territori e per accrescere il coinvolgimento di chi vi abita nei programmi di adattamento alle sfide del clima. È questo l’obiettivo del progetto Interreg Alpine Space COMMONAIR (COMmon Measurements ONsite in the AlpIne Region), che ha nel Politecnico il partner capofila, affiancato da altri tre partner europei. 

“COMMONAIR è nato dall’osservazione dalle condizioni climatiche dell’area alpina: una delle regioni in Europa più colpite dall'aumento delle temperature. Le città circondate dalle montagne affrontano rischi crescenti come ondate di calore, scarsa qualità dell'aria e sfide per la salute pubblica. La consapevolezza pubblica delle azioni necessarie in termini di politiche e di comportamenti dei cittadini rimane però bassa: per questo abbiamo ideato il progetto”, spiega Riccardo Pollo, Responsabile scientifico del progetto e docente presso il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST, che aggiunge: “COMMONAIR partendo dalla rilevazione partecipata delle temperature dell’aria ha l’obiettivo di promuovere discussioni informate, politiche più attente e un maggiore adattamento alle sfide climatiche. Attraverso la collaborazione tra regioni e paesi, COMMONAIR cerca anche di facilitare lo scambio di buone pratiche, per migliorare la resilienza climatica nelle Alpi”.

Il progetto si svolge nell’arco di due anni ed è iniziato nel gennaio 2025. Per quanto riguarda Torino, è già stata effettuata una campagna di rilevazione della temperatura tra maggio e giugno scorsi, un’altra è stata effettuata a luglio. Le aree della Città nella quale si sono svolte le rilevazioni sono state Barriera di Milano e Regio Parco, nella zona nord della città. Due i metodi di rilevazione: stazioni meteorologiche fisse, e sensori portatili di misurazione della temperatura affidati a cittadine e cittadini volontari e utilizzati durante la normale giornata di vita e lavoro. 

Ad essere coinvolti, anche gli allievi e le allieve delle Scuole Tecniche San Carlo di Torino e del Liceo valdese di Torre Pellice (comune della Città Metropolitana). Da adesso in avanti, oltre a proseguire le misurazioni, il progetto cercherà di realizzare momenti di informazione e di maggiore collaborazione tra cittadini e cittadine e amministrazione comunale. “Il nostro obiettivo è anche quello di organizzare eventi pubblici con il Comune che partecipa al progetto dal suo inizio e con la collaborazione dell’impresa sociale LAQUP che lavora in particolare sul tema della mobilità sostenibile. È coinvolta nell’attività anche l’ARPA regionale”, spiega il professor Pollo, che specifica come l’iniziativa sia anche seguita da Daniela Ciaffi, docente presso il DIST, per gli aspetti sociologici, e dall’assegnista di ricerca ChiaraAriagno e della dottoranda Anja Pejovic, entrambe del DIST. In previsione c’è anche la realizzazione di una serie di mappe delle aree in cui si è svolta la misurazione: una cartografia che terrà conto sia dei dati rilevati che delle percezioni di chi li ha rilevati, e che cercherà di indicare anche possibili azioni di miglioramento. 

COMMONAIR è un progetto che si inserisce perfettamente nelle attività dell’area di progettazione tecnologica e ambientale del DIST che studia le tecnologie e i processi che si possono attivare su scala territoriale, anche locale, per il miglioramento dell’ambiente. Caratteristica specifica di COMMONAIR, inoltre, è la grande multidisciplinarietà dell’attività tra aspetti tecnici e sociologici, oltre che il forte coinvolgimento (da subito) dei cittadini e delle cittadine oltre che delle istituzioni.

Nell’ambito del progetto, quanto condotto da Torino e dal Politecnico si affianca alle attività degli altri partner: la Technische Universität Wien, lo ZHAW Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften a Zurigo e la Ville de Grenoble in Francia; partecipano all’iniziativa, oltre alla Città Metropolitana di Torino e alla Regione Piemonte, anche Vienna e Basilea. Mentre a Torino ci si è indirizzati prevalentemente sullo studio delle ondate di calore nelle zone nord della Città, un’attività analoga è stata condotta a Vienna e a Zurigo – in questo caso con l’uso di droni – mentre a Grenoble sono state interessate delle aree scolastiche. 

Ogni gruppo di ricerca, in definitiva, ha adottato metodi di indagine sul campo particolari in relazione agli obiettivi specifici sulla base anche alle condizioni locali. Il valore di Interreg si è espresso nella condivisione delle azioni di ricerca e di intervento per raggiungere l’obiettivo unico di migliorare consapevolezza e politiche per la gestione del territorio.