Foto degli spazi di Ateneo con biciclette e fiori in primo piano
29/03/2024
Campus Sostenibile

"Climate adaptation@PoliTO": idee per un Politecnico più sostenibile

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Oltre alle tante azioni di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico già intraprese nell’ambito del proprio percorso di decarbonizzazione, il Politecnico considera cruciale individuare e adottare quanto prima misure di adattamento al clima che cambia da applicare al Campus. Gli effetti del cambiamento climatico sono già visibili ed è importante prevedere azioni che migliorino e rafforzino la resilienza e la capacità di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali, come richiamato dal target 13.1 dell’Agenda 2030.

Per coinvolgere la comunità politecnica nella ricerca di soluzioni innovative di sostenibilità, a fine 2023 è stata lanciata la Call for Ideas "Climate adaptation@PoliTO", rivolta a docenti, studenti e personale tecnico, amministrativo e bibliotecario per pensare a modi innovativi, creativi e anche originali per contrastare gli effetti del cambiamento climatico proprio a partire da azioni applicabili nei Campus e negli spazi di Ateneo.

Complessivamente, sono pervenute 37 proposte di strategie, pratiche e tecnologie per affrontare fenomeni gravi come siccità, allagamenti, estremi di precipitazione, ondate di calore e il peggioramento del comfort ambientale, sia individuali che di team, di docenti, ricercatori, personale tecnico amministrativo, studenti, dottorandi, assegnisti e borsisti.

Al termine del processo di selezione, martedì 26 marzo nel corso della riunione plenaria del Green Team di Ateneo, sono state premiate le cinque migliori proposte, premiate con un buono da 200 euro, da spendere in una libreria di Torino.

Francesca Matrone, ricercatrice del Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI ha proposto È acqua passata”, con l’obiettivo di sensibilizzare studenti e personale sull'uso consapevole dell'acqua. Concretamente, quindi, la proposta è di chiudere o limitare l'accesso all'acqua nelle strutture dell’Ateneo per una giornata, incluso mensa, bar e servizi igienici – presumibilmente durante la Giornata Mondiale dell'Acqua del prossimo anno, che si celebrerà il 22 marzo.

Giovanni Ciceri, tirocinante presso l’area amministrativa CALOS, ha avanzato la proposta dal nome “Ecoforum @PoliTO - Forum informativi e di supporto contro l’ecoansia”, che suggerisce la creazione di uno spazio sicuro per affrontare insieme l'ecoansia, dove fare terapia collettiva e dove informarsi criticamente sui temi rilevanti con incontri mensili guidati da esperti in psicoterapia e crisi climatica.

Premiata anche “ECOperti” di Daniela Suriano, studentessa magistrale in Ingegneria Energetica e Nucleare, che pone tre obiettivi: miglioramento della qualità dell'aria, riduzione dei costi di raffreddamento durante le estati e gestione sostenibile delle risorse energetiche e idriche. Come? Con l’implementazione di tetti e muri verdi per isolamento termico, riduzione dei costi energetici e assorbimento di CO2 in quanto queste strutture agirebbero anche come drenaggio naturale per le acque piovane, abbassando il rischio di allagamenti e contribuendo alla gestione sostenibile delle risorse idriche.

Nella lista delle proposte selezionate anche “GREC2A - GREen Canopy per ridurre le isole di calore e incrementare benessere e Comfort in Ateneo”, una proposta di gruppo con referente Roberta Ingaramo, professoressa del Dipartimento di Architettura e Design-DAD, che ha lavorato con Maicol Negrello, Giuseppina Emma Puglisi, Riccardo Pollo, Matteo Trane, Anja Pejovic ed Elisa Biolchini. La proposta ha l’ambizione di ridurre il surriscaldamento locale e aumentare la biodiversità mediante l'introduzione di misure di progettazione che favoriscano una migliore gestione delle acque piovane e l'installazione di elementi verdi tridimensionali, noti come "green canopy".

Infine, è stata premiata anche “Green&Cool@PoliTO”, proposta da un gruppo con referente Sofia Fellini, ricercatrice del Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI, che ci ha lavorato insieme ad Andrea Cagninei, Roberto Bosio e Davide Poggi: l’idea è quella di implementare coperture innovative – i green roofs (tetti vegetati) e cool roofs (tetti riflettenti) sui tetti dell'istituto – per ridurre il consumo energetico necessario per climatizzare gli edifici del Politecnico e migliorare il comfort termico delle persone che frequentano il campus.

“Siamo particolarmente soddisfatti della qualità delle proposte pervenute, incentrate sull’adattamento alla crisi climatica, e soprattutto della risposta che ci è giunta dalla comunità dell’Ateneo – sottolinea la professoressa Patrizia Lombardi, Vice-Rettrice al campus sostenibile e living lab del Politecnico - La partecipazione di tutta la comunità è stata fondamentale perché ha dimostrato la volontà e la responsabilità collettiva di prendere parte nel percorso di decarbonizzazione e attuare misure concrete di adattamento al cambiamento climatico, un cambiamento che senza sconti riguarda tutti”.