Agricoltura urbana: un ponte tra società, città e ambiente
Dopo quattro anni di ricerca, giunge a termine il progetto europeo EFUA - European Forum for Urban Agriculture, finanziato attraverso il programma Horizon 2020, e di cui partner è il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST che ha avuto un ruolo rilevante grazie al team composto da Enrico Gottero, Giancarlo Cotella, Elena Pede ed Emma Salizzoni, sotto la supervisione scientifica della professoressa Claudia Cassatella.
EFUA nasce nel 2020 con l'obiettivo di esplorare e promuovere il potenziale dell'agricoltura urbana in Europa, un fenomeno globale che vede il diffondersi di tipologie molto eterogenee: dalle coltivazioni integrate negli edifici, agli orti, ai parchi agricoli. I benefici dell’agricoltura urbana e periurbana, amatoriale o professionale, sono notevoli per le città e per la cittadinanza: contribuisce alla sicurezza alimentare, alla conservazione del suolo e del paesaggio, migliora le reti di collaborazione tra i cittadini, promuove stili di vista salutari.
La Conferenza "ACTION", tenutasi a Bruxelles il 25 e 26 settembre, ha segnato l’evento finale di EFUA durante il quale sono state esposte le risultanze del progetto di fronte alla Direzione Generale per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale della Commissione Europea, e nella sessione “European Forum on Urban Agriculture” stakeholders europei hanno preso la parola in merito al ruolo dell'agricoltura urbana e periurbana nella risoluzione di sfide globali come la sicurezza alimentare, la sostenibilità ambientale e la coesione sociale.
Il team del DIST ha contribuito alla dimostrazione dei benefici dell’agricoltura urbana attraverso la creazione del Portfolio dei Benefici dell’Agricoltura Urbana, oltre a sviluppare linee guida per l’integrazione dell’agricoltura urbana e periurbana nelle politiche urbane e nei piani urbanistici.
Durante la conferenza, queste linee guida sono state sperimentate da cinque città pilota, diverse per caratteristiche e obiettivi, selezionate su un ventaglio di dodici candidature: Almada (Portogallo), Cracovia (Polonia), Padova (Italia), Sofia (Bulgaria) e Vilnius (Lituania).
Il workshop, intitolato “Defining an Action Plan for Urban and Peri-urban Agriculture (UPA)” (condotto proprio da Claudia Cassatella, Enrico Gottero ed Elena Pede) ha fornito ai funzionari delle città strumenti concreti, su misura, per promuovere diverse forme di agricoltura urbana e periurbana e per rimuovere gli ostacoli esistenti. Il piano d'azione risultante rappresenta uno dei lasciti del progetto EFUA, lasciando un'impronta duratura nelle città coinvolte.
Basato su un approccio collaborativo noto come "quadrupla elica" che coinvolge università, imprese, amministrazioni pubbliche e cittadini, EFUA è culminato nella co-creazione di una visione condivisa e nel lancio del Manifesto per l'Agricoltura Urbana intitolato "Let’s Grow Together" disponibile in sette lingue.
Già nel febbraio 2023, il team del Politecnico aveva organizzato l'evento "PIANIFICARE PER E CON L’AGRICOLTURA URBANA", un focus group dedicato alla discussione con gli stakeholders locali dei risultati preliminari del progetto EFUA. L’evento, accolto nel Castello del Valentino, aveva visto la partecipazione di numerosi soggetti interessati, tra cui rappresentanti della Città di Torino (la Divisione Urbanistica e Qualità dell’Ambiente Costruito e la Divisione Verde e Parchi), di Coldiretti, di Confagricoltura Piemonte, del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA), e di altre pubbliche amministrazioni dell'agricoltura professionale e dell’orticoltura amatoriale.
Torino rappresenta, infatti, un caso studio interessante grazie ai numerosi spazi verdi cittadini per la coltivazione agricola collettiva e alle iniziative avviate per alimentare, sensibilizzare e incentivare questa declinazione di “patrimonio comune”.
“In tutto il mondo le città stanno scoprendo e promuovendo i benefici dell’agricoltura urbana e periurbana, da New York a Tokyo, passando per l’Europa e le metropoli del Sud Globale. – afferma la professoressa Claudia Cassatella insieme al team del DIST – Siamo lieti di poter fornire una guida alle amministrazioni che vogliono adottare una politica attiva in risposta alla crescente domanda da parte dei cittadini. All’interno del partenariato, la nostra competenza urbanistica ha rappresentato una novità e un valore aggiunto in questo campo. Infatti, alle tante iniziative puntuali o dal basso si può ora rispondere con politiche urbane integrate.”